Quando parliamo di Medicina, sia quella di oggi che quella del futuro, dobbiamo ricordare che essa è formata da due componenti principali. Da una parte, lo human touch, ovvero il “tocco umano” di infermiere, personale vario e soprattutto medici. Dall’altra, la tecnologia, che sta prendendo sempre più piede, andando a facilitare la vita sia dei medici e sia dei pazienti. Una delle sfide più grandi del futuro dell’Healthcare sarà trovare un equilibrio tra questi due componenti, così imprescindibili.
Sensori Portatili. L’utilizzo sempre più frequente di sensori o dispositivi portatili, spesso gestiti tramite smartphone, permettono ai pazienti di effettuare misure o ricavare informazioni anche da casa e di migliorare la gestione della loro salute. L’uso degli smartphone produce due grandi conseguenze. La prima è la gamification, di cui abbiamo parlato in questo articolo. La seconda conseguenza, riguarda il modo di comunicare con il medico. Sempre più spesso, infatti, il medico si rende disponibile a leggere i risultati di determinate analisi anche per email, decidendo solo dopo averle visionate se sia il caso di una nuova visita. Ciò smaltisce le code e fa risparmiare al paziente tempo e denaro.
Intelligenza Artificiale per la Decision Making. Per quanto un medico sia bravo e capace, non avrà mai la stessa capacità di calcolo di una IA. Questa tecnologia ha la capacità di “leggere” , ad esempio, tutti i paper scientifici riguardanti una certa patologia e di effettuare una correlazione tra i sintomi. Questo potrebbe rappresentare un aiuto per il medico, per avere il maggior numero di dati possibili al fine di prendere la migliore decisione.
Modello fisiologico umano virtuale. Per la sperimentazione dei farmaci, è previsto ancora oggi uno step in cui si sperimenta su degli esseri umani (la fase del doppio cieco, che vuole garantire l’efficacia del farmaco). Molti ricercatori stanno attualmente cercando di sviluppare un modello fisiologico umano virtuale, che si propone di sostituirsi alla sperimentazione sugli uomini. Essendo ogni essere umano diverso dall’altro, l’efficacia dei farmaci è paziente-dipendente. Il futuro della medicina è quindi sempre più rivolto alla Medicina Personalizzata, quindi si potrebbe sviluppare un modello per ogni persona esistente e testare in modo più avanzato l’efficacia dei farmaci.
Realtà Aumentata. Rafael Grossman si definisce il primo “Google glass surgeon“. E’ un chirurgo futurista e utilizza i Google glass per trasmettere in diretta le operazioni che effettua agli studenti dei suoi corsi. Ciò permette loro di imparare in modo più immersivo. La Realtà Aumentata è utilizzata molto anche per studiare meglio un caso prima di entrare in sala operatoria, ricreando una scansione della zona da operare.
Social Media. Questa tecnologia farà forse storcere il naso a qualcuno, ma i social media stanno cambiando il modo in cui i pazienti si rapportano alla loro salute. Il come è ancora tutto da definire.
Biotecnologia Fai-da-Te. Negli ultimi anni sono aumentati gli articoli scientifici che hanno accesso e sono nati molti laboratori aperti al pubblico dove chiunque può svolgere i propri esperimenti. Questo permetterà potenzialmente a chiunque di accedere alla conoscenza scientifica e, magari, anche di arrivare a nuove scoperte. Questo è il caso di Jack Andraka, classe 1997, divenuto famoso per aver vinto il premio ISEF (di Intel) per la scoperta di un nuovo metodo che rileverebbe l’aumento di una proteina che indica la presenza del cancro al pancreas.
Genomica direttamente al consumatore. Ad oggi tutti hanno accesso alla propria sequenza genomica. Infatti, mentre fino a circa dieci anni fa questa analisi costava 3 miliardi di dollari, oggi il prezzo è sceso a 1-2mila dollari. Certo, la cifra resta alta per la maggior parte delle persone, ma questa drastica diminuzione del prezzo ci fa ben sperare che in futuro chiunque potrà analizzare il proprio genoma. Questo ci permetterà prendere decisioni mediche migliori.
Robotica in ambito chirurgico. Attualmente ci sono circa un centinaio di robot DaVinci in giro per il mondo (uno è al San Raffaele di Milano) e ormai ai futuri chirurghi viene insegnato come si controllano e si gestiscono questi robot, oltre a come si effettuano le operazioni tradizionali. I robot chirurgici permettono di effettuare operazioni con una precisione maggiore e una minor vibrazione (rispetto alle mani umane). Inoltre, permettono di effettuare le operazioni anche da remoto.
Tecnologie per aumentare le caratteristiche umane. E’ sempre più comune vedere dispositivi che ristabiliscono delle funzionalità perse o parzialmente danneggiate o tessuti malati. Questo è il caso di protesi ed esoscheletri. Già si è accesa una discussione etica per quanto riguarda l’aumento di funzionalità normali.
Nanorobot. Mentre le altre tecnologie sono già entrate a far parte della quotidianità della Medicina, quest’ultima tecnologia è ancora sull’uscio d’entrata. Si tratta di inserire nanorobot nel nostro flusso sanguigno, per aiutarci con la gestione e prevenzione delle malattie, avvisandoci quando qualche parametro va fuori scala.