Prima compaiono solo macchie poi…: occhio a questo sintomo dopo aver mangiato | In poche ore finisci in ospedale

Macchie e prurito (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Una reazione apparentemente banale può nascondere qualcosa di molto più preoccupante di quanto si pensi: fai attenzione.
A volte ci capita di notare qualche segno strano sulla pelle o di sentirci un pò a disagio dopo aver mangiato… niente di preoccupante, no? Magari pensiamo sia colpa di qualcosa di andato a male, o semplicemente di aver esagerato con le porzioni. Ma poi quei sintomi tornano. E tornano ancora, allora qualcosa non torna davvero.
Il punto è che non sempre colleghiamo i sintomi a ciò che mangiamo. Un pò per abitudine, un pò per pigrizia, spesso ci limitiamo a tamponare i fastidi senza domandarci da dove arrivino davvero. Sembrano piccole cose, ma potrebbero avere una spiegazione più precisa.
Ci sono anche segnali meno ovvi. Tipo quelle macchioline sulla pelle o un senso di stanchezza dopo i pasti che proprio non riusciamo a spiegarci. Forse non è colpa dello stress, come pensiamo ogni volta che succede.
Il nostro corpo ha un modo tutto suo di comunicarci che qualcosa non va. E spesso, i segnali arrivano da dentro, anche se si manifestano fuori. Ecco perché è importante iniziare a leggere meglio quei sintomi che consideriamo “normali”, ma che magari tanto normali non sono.
La diagnosi giusta cambia tutto (pure come fai la spesa)
Per sapere se davvero questo il problema, basta fare un breath test. Se i livelli sono alti, vuol dire che il tuo corpo non lo sta digerendo bene. Oppure, se vuoi andare a fondo, c’è anche il test genetico. Una volta scoperto è possibile gestirlo, ma va appunto individuato.
Basta limitare (o togliere del tutto) i prodotti che lo contengono e magari aiutarsi con enzimi prima dei pasti. Ah, e occhio: questa sostanza particolare si nasconde anche in affettati, sughi pronti e perfino nei medicinali.
Quando il corpo manda segnali chiari (ma li ignoriamo)
Le eruzioni cutanee possono essere uno dei sintomi dell’intolleranza al lattosio. In Italia si stima che coinvolga circa il 50% delle persone, quindi non proprio una rarità. In pratica, chi ne soffre non riesce a digerire lo zucchero contenuto nel latte – il lattosio, appunto – perché l’enzima che dovrebbe “smontarlo”, la lattasi, è poco o per niente presente.
Il problema può nascere già da piccoli o comparire più avanti, magari dopo una malattia intestinale o, semplicemente, con l’età. I sintomi non sono sempre gli stessi: crampi, meteorismo, diarrea o al contrario stitichezza. Ma ci possono essere anche sfoghi cutanei appunto, tipo macchie rosse o pruriti, che sembrano c’entrare poco… ma invece c’entrano eccome. È sempre importante non ignorare questi segnali e rivolgersi ad un medico nel caso in cui la situazione peggiori.