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“Mi ha fatto venire il cancro”: allarme ricette mediche pericolose | Con questo esame stanno facendo una strage silenziosa

Malata di cancro (Depositphotos foto)

Malata di cancro (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Uno studio internazionale lancia l’allarme su un esame diagnostico usato ogni giorno da milioni di persone.

Negli ultimi anni, la fiducia negli strumenti diagnostici è diventata quasi cieca. Sempre più persone si affidano alla medicina per avere risposte rapide, e lo fanno attraverso esami che sembrano risolutivi, precisi, quasi infallibili. In un certo senso è rassicurante: basta prenotare, sottoporsi al controllo e aspettare il referto. Tutto semplice, apparentemente.

Quello che però si tende a dimenticare è che ogni procedura medica ha un costo – e non solo economico. C’è un impatto fisico, un’interazione con il nostro organismo che può lasciare tracce invisibili, magari silenziose, ma presenti. E in una medicina che corre sempre più veloce, questi effetti secondari rischiano di passare inosservati.

C’è anche un’altra questione, meno discussa: la quantità. Quando un esame diventa routine, quando viene prescritto con leggerezza o richiesto con insistenza, si crea un fenomeno difficile da controllare. Un eccesso di fiducia, forse, o un’abitudine consolidata, ma anche un potenziale problema. Perché il “meglio un controllo in più che in meno” può trasformarsi in un boomerang.

A questo si aggiunge un elemento di cui si parla poco: le differenze da paziente a paziente. Non tutti rispondono allo stesso modo, non tutti sono esposti allo stesso rischio. E ci sono fasce della popolazione per cui ciò che appare sicuro per molti potrebbe diventare, nel tempo, qualcosa di dannoso. Ma spesso non lo si sa. O non lo si dice.

Un numero crescente di diagnosi legato all’uso poco attento

Secondo un nuovo studio, oltre 100.000 nuovi casi di cancro ogni anno negli Stati Uniti potrebbero essere associati proprio a questo esame. Le zone più colpite sono addome, pelvi e torace, e tra i tumori più frequenti ci sono quelli al polmone, colon, vescica, seno e sangue. L’impatto è particolarmente forte nei soggetti giovani, con una probabilità dieci volte più alta di sviluppare un tumore rispetto agli adulti.

“Salva vite, ma va usata con criterio”, ha dichiarato Smith-Bindman, ricercatrice dello studio. I suoi effetti collaterali sono sottovalutati, e se continuiamo con le pratiche attuali rischiamo di peggiorare la situazione”. Molti degli esami esaminati erano stati prescritti per sintomi minimi, come mal di testa o infezioni lievi. Ridurre il numero e standardizzare le dosi potrebbe evitare migliaia di casi ogni anno.

Cancro in aumento (Pixabay foto)
Cancro in aumento (Pixabay foto) – www.biomedicalcue.it

Uno studio mette sotto accusa un esame diffusissimo

Un gruppo di ricercatori internazionali, guidato dalla professoressa Rebecca Smith-Bindman dell’Università della California di San Francisco, ha pubblicato uno studio su JAMA che punta i riflettori su un esame molto comune: la Tomografia Assiale Computerizzata, meglio nota come TAC. Secondo i dati analizzati e riportati anche da Fanpage – quasi 93 milioni di esami su 61 milioni di persone – fino al 5% dei nuovi casi di tumore potrebbe essere collegato a questa procedura.

Il problema non è tanto l’esame in sé, che resta fondamentale in situazioni critiche, ma il modo in cui viene utilizzato. In particolare, i ricercatori segnalano due criticità: un impiego eccessivo, anche in assenza di motivazioni cliniche rilevanti, e dosi di radiazioni non sempre controllate. In alcune fasce di età, come i bambini o gli adulti sottoposti a molteplici esami, il rischio di sviluppare un tumore aumenterebbe sensibilmente. Ovviamente non bisogna in alcun modo condannare questo importante esame, ma solo comprendere che utilizzato in maniera errata può provocare dei rischi.