L’abbiocco post pranzo: a cosa è dovuto e come si può prevenire
“Abbiocco post pranzo” è l’espressione comunemente utilizzata per indicare la sonnolenza post prandiale. Il bisogno di schiacciare un pisolino dopo aver pranzato è molto comune: diversi studi parlano di “coma alimentare”, descritto anche in animali come insetti, serpenti e ratti. Dopo pranzo ci sentiamo sommersi dal sonno, avvertiamo stanchezza e sonnolenza, le palpebre iniziano a chiudersi. Chi non ha mai avvertito questa spiacevole sensazione? Soprattutto dopo un pranzo abbondante, grasso o ricco di carboidrati, l’effetto è ancora più accentuato.
Cause dell’abbiocco post pranzo
Ci sono diverse ipotesi che spiegherebbero il motivo della sonnolenza post prandiale. Una delle più recenti si baserebbe sulle esorfine, dei peptidi oppioidi, come gliadorfina e gluteomorfina, che si formano durante la digestione del glutine. Tali peptidi, analoghi alle famose endorfine, si legherebbero ai recettori oppioidi del cervello causando sonnolenza. Si tratta comunque di una ipotesi recente che necessita di essere confermata da ulteriori studi scientifici.
L’ipotesi più accreditata e più conosciuta è quella della congestione gastrointestinale: dopo un pasto abbondante, l’intestino necessita di una maggiore quantità di ossigeno per svolgere il suo lavoro. Questo comporta una riduzione di afflusso di sangue negli altri distretti e un maggiore apporto a livello gastrointestinale. La stanchezza e la sonnolenza sarebbero associati ad un minore apporto di sangue al cervello; tuttavia diversi studi dimostrano che l’afflusso di sangue al cervello è strettamente regolato e non diminuisce significativamente durante la digestione post pranzo.
Un’altra ipotesi piuttosto comune si basa sull’ipoglicemia. Dopo un pasto, soprattutto se abbondante, aumenta notevolmente il livello di glucosio in circolo (glicemia); il pancreas risponde a questo segnale rilasciando insulina (l’ormone ipoglicemizzante per eccellenza). Dal rilascio di una elevata quantità di insulina, si potrebbe avere una diminuzione eccessiva di glucosio presente nel sangue, tanto da dare un effetto opposto, simile all’ipoglicemia. Da qui deriverebbe la sonnolenza. Inoltre l’insulina favorisce un maggiore ingresso di potassio nelle cellule, causando ipokaliemia (basso contenuto di potassio nel sangue). Questo sarebbe la causa della stanchezza e debolezza muscolare che si avverte dopo il pranzo.
Infine, stanchezza e sonnolenza, potrebbero dipendere anche dal ridotto tono del sistema nervoso simpatico a favore del parasimpatico. Il primo è attivo in condizioni di digiuno, paura e pericolo; il secondo invece prevale in situazioni di benessere (digestione, recupero fisico, riposo). A conferma di ciò, alcuni esperti ipotizzano che l’uomo e altri animali possiedono dei segnali di vigilanza che li mantengono svegli e vigili quando sono affamati. Dopo aver mangiato molto, questi segnali iniziano a dissiparsi e vengono sostituiti da segnali di stanchezza.
Il pisolino pomeridiano fa bene?
Come accennato prima, dopo un pranzo abbondante, il nostro intestino svolge un grande lavoro per digerirlo. Sicuramente il pisolino dopo pranzo non garantisce la condizione ideale per favorire la digestione, che, al contrario, potrebbe essere agevolata da una breve passeggiata, per esempio. Tuttavia sono ben noti altri effetti positivi del pisolino post pranzo come: miglioramento della memoria, maggiore creatività, aumento della concentrazione. Bastano anche solo 10 minuti per recuperare forze ed energie. Al contrario, una riposino di più di 30 minuti potrebbe avere un effetto opposto, causando un’inerzia che rende difficile il risveglio e un senso di stordimento che può durare per tutta la giornata.
Come prevenire l’abbiocco post pranzo
L’abbiocco post pranzo può comunque derivare da una serie di effetti combinati: pranzo particolarmente ricco, una mattinata molto stressante, una bassa qualità di sonno notturno. Il pranzo abbondante di solito è la causa predominante, ma non l’unica. In più, in estate, si aggiungono le alte temperature, il caldo e il senso di spossatezza che ne deriva. In ogni caso, alcuni piccoli consigli potrebbero aiutare a combattere la sonnolenza post prandiale:
- Movimento: fare una passeggiata, anche breve, dopo pranzo. Questo favorisce la circolazione e aiuta la digestione.
- Caffè: insostituibile per molti. Il caffè spesso rappresenta la soluzione migliore, ma non bisogna esagerare con le dosi. Ricordiamo che l’effetto del caffè non è comunque immediato.
- Svago: svolgere una piacevole attività dopo pranzo potrebbe aiutare a mantenere il nostro cervello sveglio e vispo (chiaramente non scegliete un’attività rilassante).
- Pranzo leggero: non esagerare con le dosi di carboidrati, non optare per pranzi troppo grassi e non eccedere nel consumo di proteine. Abbondare, piuttosto, nel consumo di frutta e verdura, ricche di vitamine e fibre.
In definitiva, uno stile di vita sano è sempre la soluzione migliore. Sicuramente aiuta a migliorare la qualità del sonno notturno (evitando il bisogno di dormire nel primo pomeriggio); seguendo un’alimentazione corretta ed equilibrata diminuisce la sensazione di abbiocco post pranzo. Infine, l’esercizio fisico e altre attività di svago/hobby ci aiutano a mantenere il cervello attivo e ad avere la giusta dose di energia per affrontare l’intera giornata.