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Allarme Cina: mappato il genoma del misterioso virus

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PUBBLICATO IL: 20 Gennaio 2020

Covid-19 / Diagnostica

Cresce l’allarme in Asia legato al nuovo misterioso virus, responsabile del focolaio di polmonite virale che si è scatenato a dicembre in un mercato del pesce di Wuhan, la più popolosa città della Cina orientale.

Una rapida diffusione: confermata la trasmissione da uomo a uomo


In Cina sono 217 i casi accertati di infezione su 224 segnalati: oltre ai 198 di Wuhan, ce ne sono altri cinque a Pechino, e 14 nella provincia sud-orientale del Guangdong. Gli altri sette casi sospetti in fase di verifica riguardano due persone nella provincia sud-occidentale del Sichuan, una persona nell’estrema provincia meridionale dello Yunnan, due casi a Shanghai, mentre gli ultimi due casi si sono verificati nelle province del Guangxi e dello Shandong, rispettivamente nel sud e nell’est del Paese.
Prescindendo dai dati ufficiali, secondo uno studio pubblicato dall’ Imperial College di Londra, la misteriosa sindrome respiratoria avrebbe in realtà già colpito 1.722. Difatti, tenendo conto di vari dati di popolazione è stato da loro calcolato che le probabilità che una persona con l’infezione si possa imbarcare su un volo internazionale sarebbe di 1 a 574. Poiché sono già tre le persone con l’infezione scese da un volo che le ha portate fuori dalla Cina, il conto totale è presto fatto (574 x 3=1722 infettati).

Una simile rapida diffusione avvalorerebbe la tesi del contagio tra esseri umani, ipotesi confermata dal team di esperti della National Health Commission cinese. Nel sud del Paese si sarebbero infatti verificati due casi di trasmissione uomo-uomo del virus, in particolare nella provincia del Guangdong, secondo quanto comunicato dal capo del panel di studiosi, Zhong Nanshan. Per questo gli Stati Uniti e la maggior parte dei paesi asiatici hanno aumentato i controlli agli aeroporti e l’Oms ha diramato una nota nella quale avverte tutti gli ospedali del mondo di prepararsi all’arrivo di una vera e propria epidemia.

Di che virus si tratta?

Il responsabile è un virus appartenente alla famiglia dei coronavirus, ossia virus a RNA positivo, che devono il loro nome al fatto che, al microscopio elettronico, si presentano come una sorta di bulbo frangiato, che ricorda molto una corona regale o la corona solare. Quella dei coronavirus è una famiglia molto numerosa, alla quale appartengono ceppi in grado di colpire l’uomo e altri che colpiscono gli animali, per esempio cammelli, gatti e pipistrelli.

Gli scienziati cinesi hanno fatto un grosso passo avanti, completando la mappa genetica del nuovo esemplare della famiglia dei coronavirus. I risultati emersi dalle analisi dei frammenti del virus, prelevati da 15 persone affette dalla polmonite misteriosa, e dai quali è stata estratta la sequenza genomica, mostrano che il virus è simile a un ceppo noto veicolato dai pipistrelli, mentre sarebbe diverso dal coronavirus responsabile della Sars, emersa in Cina nel 2002 e responsabile di 8.098 casi con 774 decessi, e della Mers, isolato per la prima volta a Londra nel 2012 in un paziente con una grave sindrome respiratoria proveniente dal Medio Oriente e di cui si segnalano in tutto 2494 casi, con 858 morti. La Commissione Sanitaria Nazionale cinese ha annunciato che, per tutelare la sicurezza della salute a livello globale, condividerà con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) le informazioni sulla sequenza genomica del virus rilevato nei casi di polmonite virale.

I sintomi dell’infezione e le precauzioni da prendere

Fra i sintomi della nuova patologia si segnalano in particolare febbre alta e lesioni polmonari invasive, diagnosticabili con una radiografia del torace, accompagnate da tosse secca, mal di gola e difficoltà respiratorie. Il ministero consiglia di vaccinarsi contro l’influenza almeno due settimane prima di partire per Wuhan, nel caso di viaggi in programma, e di valutare l’opportunità di rimandare viaggi non necessari.

Ulteriori consigli di cui tener conto «all’arrivo» a Wuhan: «Applicate misure igieniche quali: lavate frequentemente le mani con acqua e sapone, coprite la bocca e il naso con un fazzoletto quando starnutite o tossite (non con le mani). Evitate il contatto con persone affette da malattie respiratorie. Evitate luoghi affollati, in particolare mercati del pesce e di animali vivi. Evitate di toccare animali e prodotti di origine animale non cotti. Rivolgetevi a un medico o a una struttura sanitaria qualora compaiano sintomi di infezione respiratoria (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie). Non mettetevi in viaggio se siete malati. Per qualsiasi necessità contattare la vostra Ambasciata o il vostro Consolato».

AUTORE

Cristiana Rizzuto

Laureata in Ingegneria Biomedica presso Alma Mater Studiorum, Università di Bologna. Ingegnere Biomedico di Presidio presso Ospedale Maggiore di Bologna. Da sempre nutro una forte passione per la scrittura, che unita al mio insaziabile interesse per la scienza e la tecnologia in campo medico, mi ha spinto a intraprendere la strada della divulgazione scientifica.

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