Come funziona?

Allergia o patologia autoimmune? Gli sbagli del nostro sistema immunitario

Il nostro sistema immunitario svolge una funzione di difesa del nostro organismo da vari tipi di danno traumatico, chimico e infettivo; un vero patriota del corpo umano. Ultimamente tutti ne hanno sentito parlare per il ruolo che svolge contro virus e batteri grazie anche, ma non solo, alla produzione di anticorpi. L’immunità è un sistema complesso formato da tessuti e cellule diverse, in grado di adattarsi ai nuovi patogeni che incontriamo nel corso della vita. Tuttavia, questa intricata rete di meccanismi cellulari può commettere degli errori. In alcuni casi l’immunità riconosce come ostile qualcosa di innocuo.

La causa di questi sbagli non è del tutto conosciuta, sicuramente hanno un impatto considerevole i fattori genetici propri di ogni individuo ed i fattori ambientali ai quali siamo esposti. Di recente stanno studiando come possibile fattore scatenante anche SARS-Cov-2, che a quanto pare vuole superare il virus di Epstein-Barr nella classifica dei patogeni scatenanti, quasi universali, delle patologie umane.

Sia le allergie che le patologie autoimmuni sono causate da una reazione anomala del sistema immunitario che aggredisce qualcosa di non pericoloso. Nonostante siano accomunate entrambe dal malfunzionamento del processo di riconoscimento da parte dell’immunità verso ciò che è dannoso, siamo comunque di fronte a due condizioni patologiche ben differenti.

Cosa sono le allergie?

Quando parliamo di allergia ci riferiamo ad una condizione di ipersensibilità del sistema immunitario verso un agente ambientale, quindi esterno, chiamato allergene, che tipicamente è innocuo. Gli allergeni possono essere quindi un qualsiasi agente estraneo col quale entriamo in contatto. Quelli che hanno maggiormente un effetto sulla popolazione sono: le punture di insetto, sostanze come il nichel o il lattice a contatto con la pelle, molti alimenti (allergia alimentare), gli acari della polvere, le muffe, il polline presente nell’aria. Gli allergeni attivano la risposta immunitaria del corpo con la comparsa della malattia allergica.

I sintomi sono molteplici: coinvolgimento delle vie aeree con le conseguenti problematiche respiratorie e asma allergico; rossore e prurito agli occhi; naso chiuso, che cola, starnuti e rinite allergica; vari sintomi cutanei come gonfiore, pelle arrosata e comparsa di dermatite atopica; reazioni anafilattiche con gonfiore di labbra, ligua, bocca, viso e gola.

Cosa sono le malattie autoimmuni?

Riferendoci invece ad una patologia autoimmune, indichiamo una situazione in cui l’alterazione del sistema immunitario dà origine ad una risposta anomala diretta contro i tessuti sani del nostro organismo, determinando una alterazione anatomico-funzionale del sito colpito con la conseguente comparsa della malattia. Si tratta in pratica del nostro corpo che attacca sé stesso.

Di fatto, queste patologie possono interessare quasi qualsiasi parte dell’organismo, di conseguenza i sintomi variano a seconda del tessuto coinvolto. Ci sono comunque sintomi tendenzialmente comuni che compaiono spesso con discontinuità, tra cui: febbre, sensazione di stanchezza e malessere generalizzato. Molto spesso si è di fronte a disturbi cronici con una comparsa ciclica della sintomatologia, ovvero con un’alternaza di una fase di remissione della patologia seguita da una fase in cui si riacutizza. Tra le varie patologie autoimmuni troviamo il lupus eritematoso sistemico, il diabete di tipo 1, la tiroidite di Hashimoto, l’artrite reumatoide, la malattia di Addison e la sclerosi multipla.

Differenza tra risposta allergica e patologia autoimmune

Attenti a non sbagliare

È interessante soffermarsi un momento sulla celiachia, una patologia autoimmune che comporta l’aggressione delle pareti intestinali con il loro conseguente deterioramento. La malattia è scatenata dal glutine, una proteina contenuta in molti cereali. Quando il glutine raggiunge l’intestino si innesca la risposta immunitaria contro quest’ultimo. La patologia è quindi scatenata da un alimento ma di fatto non è da considerarsi un’allergia alimentare in quanto il bersaglio sono le cellule intestinali, quindi una parte del nostro organismo e non unicamente l’agente estraneo ingerito.

Per quanto riguarda le allergie alimentari, bisogna inoltre porre attenzione per non confonderle nemmeno con altre patologie scatenate da alimenti vari. Le intolleranze alimentari, che causano una reazione avversa ad un alimento, sono di vario genere e molto spesso dipendono da un enzima digestivo mancante e non da una risposta immunitaria anomala. Lo stesso vale per le intossicazioni alimentari, che portano in genere a disturbi gastrointestinali causati da un alimento nocivo.

Coinvolgimento degli anticorpi nella diagnosi

Per la diagnosi sia delle allergie che delle patologie autoimmuni si possono prescrivere esami di diverso tipo. Ci sono test in grado di rilevare la presenza degli anticorpi prodotti, ricercando per esempio gli anticorpi antinucleo (ANA) per quanto riguarda le malattie autoimmuni o il rast test per le allergie, per le quali è possibile verificare direttamente la presenza della risposta immunitaria ad un dato allergene. Gli anticorpi (immunoglobuline) coinvolti in queste malttie appartengono a differenti classi.

Le immunoglobuline di classe E (IgE) sono coinvolte nella reazione allergica e attaccano un dato allergene. Le immunoglobuline di G o di classe M (IgG,M) possono essere definite come autoanticorpi, poiché il loro bersaglio è una sostanza costituente l’organismo stesso.

Ricapitolando, se si tratta di un’allergia si parlerà sicuramente di IgE, se invece si ha a che fare con una malattia autoimmune si parlerà di IgG o IgM, se invece si trova la sigla IGP ci si riferisce ad un alimento; bisogna tuttavia assicurarsi che non sia proprio quello che scateni una risposta avversa.

Articolo a cura di Karim Fiaccadori.

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