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Allerta alimentare, ritirato dal ministero della Salute questo prodotto: ha dato positivo al doping | Tracce di scopolamina, l’allucinogeno della Datura

Nausea (Depositphotos foto)

Nausea (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

State attenti se avete acquistato questo prodotto: è stato ritirato dal mercato, è allerta per le sue componenti dannose.

Ogni tanto, tra gli scaffali dei supermercati o i prodotti biologici di nicchia, possono emergere situazioni inaspettate che richiedono l’attenzione dei consumatori. Nonostante l’accurata selezione delle materie prime e i controlli lungo la filiera produttiva, alcuni prodotti possono comunque presentare dei rischi. Quando si tratta di alimenti biologici, l’aspettativa di salubrità è ancora più alta, e un richiamo legato alla sicurezza alimentare può risultare particolarmente rilevante.

Le aziende produttrici, insieme alle autorità preposte, mettono in atto procedure di sicurezza per individuare eventuali anomalie o contaminazioni. La tempestività nel comunicare un problema è essenziale per garantire la tutela della salute pubblica, minimizzando i rischi associati al consumo di un prodotto potenzialmente pericoloso. Spesso, si tratta di avvisi che seguono rigide regolamentazioni e che sono diramati attraverso i canali ufficiali.

In casi simili, la comunicazione verso il consumatore gioca un ruolo fondamentale. Le informazioni devono essere chiare e accessibili, e devono permettere a chiunque sia in possesso del prodotto interessato di agire tempestivamente. La trasparenza è uno dei pilastri fondamentali su cui si basano i richiami di prodotti alimentari, e spesso gli avvisi sono accompagnati da istruzioni precise su come comportarsi.

Tali richiami possono riguardare svariati tipi di prodotti, dai freschi ai confezionati, e possono essere dovuti a diversi motivi, tra cui problemi microbiologici, chimici o di etichettatura. Quando il rischio è di tipo chimico, come spesso accade con sostanze indesiderate presenti negli alimenti, l’urgenza di intervenire aumenta.

Polenta richiamata per rischio di contaminazione chimica

Di recente, il Ministero della Salute ha diffuso un avviso di richiamo relativo a due lotti di polenta istantanea biologica a marchio IRIS. Il provvedimento è stato preso in via precauzionale a causa della possibile presenza di alcaloidi tropanici, composti chimici che possono risultare dannosi per la salute. I lotti interessati sono il numero 121224, con termine minimo di conservazione al 12 dicembre 2024, e il numero 220325, con TMC al 22 marzo 2025.

Il rischio chimico in questione riguarda la presenza di sostanze come atropina e scopolamina oltre i limiti consentiti. Questi alcaloidi, derivati da alcune specie vegetali, possono causare sintomi anche gravi se ingeriti in quantità eccessive. Il prodotto è venduto in confezioni da 500 grammi, ed è stato distribuito dall’azienda A.S.T.R.A. Bio S.r.l., confezionato da LA GRANDE RUOTA S.R.L. nello stabilimento di Dello, in provincia di Brescia.

Un piatto di polenta (Depositphotos foto)
Un piatto di polenta (Depositphotos foto) – www.biomedicalcue.it

Le azioni da intraprendere

L’avviso invita i consumatori a non consumare il prodotto appartenente ai lotti indicati, ma a restituirlo al punto vendita per ottenere il rimborso. Questo tipo di operazione è volto a evitare qualsiasi rischio per la salute dei consumatori, anche se, al momento, non sono stati segnalati casi di intossicazione legati al consumo della polenta in questione.

Il richiamo si inserisce in una serie di controlli periodici che monitorano costantemente la sicurezza dei prodotti alimentari sul mercato, e segue una serie di avvisi simili già emessi quest’anno. Solo nel 2024, infatti, sono stati segnalati oltre 200 richiami di alimenti, con oltre 550 prodotti coinvolti, dimostrando l’importanza della vigilanza nel settore alimentare. Questi interventi sono fondamentali per mantenere alti standard di sicurezza e per preservare la fiducia dei consumatori verso i prodotti biologici e alimentari in generale.