Allerta farmaci: queste medicine aumentano del 45% le crisi epilettiche nei bambini | Gli esperti lanciano l’allarme
Aumentano del 45% le crisi epilettiche infantili: alcuni farmaci comuni sotto accusa, gli esperti avvertono sui rischi.
Tenere i bambini al sicuro è una delle prime preoccupazioni di ogni genitore, ma a volte si sottovalutano i pericoli nascosti in casa. I farmaci, ad esempio, che spesso teniamo a portata di mano per comodità, possono rappresentare un rischio enorme. Basta davvero poco, un attimo di distrazione, e un bambino curioso potrebbe trovarli e scambiarli per caramelle. È incredibile quanto siano attratti da tutto ciò che è nuovo o colorato, e le pillole sembrano fatte apposta per stimolare la loro curiosità. Insomma, anche se sono oggetti “di tutti i giorni”, sottovalutarli è un errore comune.
Poi ci sono i farmaci che usiamo spesso. Roba che, per noi adulti, è praticamente innocua e che, se tenuta sotto controllo, non crea problemi. Ma per i bambini le cose sono diverse: una compressa che per un adulto non significa nulla, per loro può essere pericolosa. È chiaro che un uso sbagliato o un dosaggio elevato, anche per errore, può causare reazioni importanti. Eppure molti farmaci si trovano in confezioni facilissime da aprire, e raramente pensate per proteggere i più piccoli. Insomma, un mix di leggerezza e abitudine, che però non dovrebbe farci dimenticare i rischi.
E non parliamo solo dei soliti farmaci. Le crisi epilettiche, ad esempio, possono essere provocate da sostanze che magari nemmeno consideriamo pericolose. Sembra incredibile, ma anche un medicinale comune, preso nella dose sbagliata, può scatenare convulsioni in un bambino. Un episodio che può spaventare tanto, soprattutto se accade senza preavviso. Chiunque sia stato vicino a un bambino durante una crisi sa quanto possa essere scioccante e difficile da gestire, anche solo emotivamente. E la cosa diventa ancora più complessa se si pensa che certe conseguenze potrebbero essere evitate con qualche piccola attenzione in più.
Negli ultimi anni, poi, si parla sempre più spesso di medicinali che finiscono nelle mani sbagliate. E con l’aumento delle vendite online, avere ogni tipo di medicinale in casa è diventato più facile, e di conseguenza anche i rischi sono aumentati. Insomma, l’accesso non è mai stato così semplice, eppure spesso ci si dimentica di tenere questi prodotti lontani da chi è più vulnerabile.
Pericoli nascosti nelle confezioni “innocue”
Alcuni farmaci che usiamo tutti i giorni, se ingeriti per sbaglio dai bambini, possono causare danni gravi, persino convulsioni. Sono medicine che per noi sembrano innocue, come antidolorifici e antistaminici, ma per i piccoli possono diventare un problema serio. Eppure, le confezioni non sono sempre pensate per evitare che i bambini ci mettano le mani sopra. I consigli per tenerli in posti sicuri ci sono, ma la pratica spesso è diversa. Quante volte, per comodità, si lasciano scatole di farmaci in giro? È una leggerezza che, purtroppo, può avere conseguenze pesanti.
Purtroppo, il rischio non viene sempre percepito come reale. Le scatole dei medicinali non sono sempre a prova di bambino, e basta una disattenzione per lasciare una confezione a portata di mano. Per un bambino, aprire quella scatola può sembrare un gioco da ragazzi, ma dietro a quella curiosità ci sono pericoli ben nascosti. E quando si parla di farmaci, le conseguenze non sono mai banali.
Un rischio sottovalutato tra pillole e sciroppi
Anche i farmaci più comuni possono provocare effetti collaterali seri se ingeriti per errore dai più piccoli. Parliamo di medicinali potenti, come il tramadolo o certi antidepressivi, che in dosi non adatte ai bambini possono causare reazioni preoccupanti. Alcune sostanze, come i cannabinoidi sintetici, sono ancora più insidiose e si trovano ormai senza difficoltà in molte case, aumentando così i rischi. E in caso di incidenti, spesso è necessario ricorrere a cure d’urgenza.
Il punto, quindi, non è solo tenerli lontani, ma anche evitare che i bambini abbiano alcun contatto con farmaci e sostanze non adatte a loro. Alcuni esperti chiedono alle aziende di studiare confezioni più sicure, difficili da aprire per i più piccoli. Tuttavia, la vera protezione nasce dalla consapevolezza: sapere che quei farmaci possono essere un pericolo è già un primo passo verso la prevenzione.