Altro che grandi marchi: per l’esperto sono solo una truffa | Meglio spendere pochi euro per la pelle
Scopri perché spendere di più per i prodotti per la pelle potrebbe non fare la differenza, secondo un esperto di salute pubblica.
Quando si parla di cura della pelle e igiene personale, il pensiero corre subito ai numerosi prodotti disponibili sul mercato. Shampoo, bagnoschiuma, balsami e lozioni promettono risultati miracolosi, dalle proprietà anti-invecchiamento alla rigenerazione cellulare, spesso a prezzi elevati. Ma ci siamo mai chiesti quanto di tutto questo sia davvero necessario?
In un mondo dove il marketing gioca un ruolo fondamentale, molte abitudini legate all’igiene quotidiana potrebbero essere influenzate più dalla pubblicità che da reali esigenze mediche. L’industria della cosmetica e dei prodotti per il corpo è una delle più redditizie, alimentata dal desiderio di una pelle perfetta e di una pulizia impeccabile. Tuttavia, ciò che sembra essenziale potrebbe non esserlo affatto.
Negli ultimi anni, il concetto di igiene personale è stato oggetto di revisione da parte di numerosi esperti. Alcuni di loro hanno iniziato a mettere in discussione l’efficacia e la necessità di prodotti che, pur essendo pubblicizzati come indispensabili, potrebbero non avere un reale impatto positivo sulla salute della pelle. Questo ha aperto un dibattito su quanto la nostra routine quotidiana sia dettata da reali necessità o semplicemente da abitudini consolidate.
In effetti, la percezione di pulizia e freschezza varia notevolmente da cultura a cultura e da persona a persona. Ma cosa succederebbe se riducessimo l’uso di questi prodotti o cambiassimo radicalmente il nostro approccio all’igiene? Alcuni esperimenti sorprendenti sembrano fornire risposte inaspettate.
La rivoluzione dell’igiene personale secondo un esperto
Il dottor James Hamblin, docente alla Yale School of Public Health, ha deciso di approfondire questa tematica in modo estremo. Nel podcast Chasing Life della CNN, Hamblin ha raccontato il suo esperimento: ha smesso di fare la doccia regolarmente per cinque anni. Tuttavia, non si tratta di una completa rinuncia all’igiene, ma di un approccio diverso che mette in discussione l’uso eccessivo di prodotti commerciali.
Nel suo libro Clean, The New Science of Skin, Hamblin spiega come l’igiene personale moderna sia fortemente influenzata da falsi miti e strategie di marketing. Il sapone, ad esempio, è utile per rimuovere sostanze oleose o appiccicose, ma spesso è l’azione meccanica dello sfregamento a garantire una pulizia efficace, più che l’effetto chimico del prodotto. Hamblin ha sottolineato anche come docce troppo calde possano danneggiare il microbioma cutaneo, una comunità di batteri buoni e cattivi che vivono sulla nostra pelle. Ma c’è di più.
Prodotti costosi o soluzioni semplici?
Secondo Hamblin, la maggior parte dei prodotti per la pelle ha poche differenze chimiche sostanziali, indipendentemente dal prezzo o dal marchio. L’esperto consiglia di optare per soluzioni più economiche, poiché l’efficacia di molti prodotti costosi non giustifica il loro prezzo elevato.
L’esperimento ha rivelato che, riducendo l’uso di detergenti aggressivi e lasciando che il microbioma della pelle si riequilibri naturalmente, si possono ottenere benefici inaspettati. Non solo la pelle risulta meno secca, ma anche problemi come l’eczema o l’acne possono migliorare. Hamblin conclude sottolineando che l’igiene e la pulizia non devono necessariamente coincidere con l’uso continuo di prodotti costosi, ma piuttosto con una maggiore consapevolezza delle reali esigenze della nostra pelle.