“Pur avendo avuto esperienza
in ambito sportivo internazionale, la parte che riguarda il miglioramento
dei pazienti con malattia di Parkinson è decisamente la più gratificante da
un punto di vista umano, perchè riesco a vedere la loro sincera felicità gratitudine e stima.
Con molti di loro si sono creati rapporti di sincera
amicizia e queste sono esperienze che porterò con orgoglio sempre con me.”
Con grande intuizione e amore per la semplicità, l’Ingegnere biomedico Luca Valerio Messa, specializzato in Neuroingegneria all’Università degli studi di Genova, ha messo a punto un prototipo denominato “Angel’s Wings”, per richiamare al movimento delle “ali d’angelo” simulato dal dispositivo.
Esperto di biomeccanica e appassionato sportivo, Luca ha elaborato il sistema come rimedio per la postura di persone sportive e non, che spesso nelle quotidianità risulta essere sbagliata, causando non solo difetti estetici ma anche posturali.
Il prototipo è stato progettato dall’ingegnere e realizzato dentro le mura domestiche nel 2008, con lo scopo di distendere i muscoli cervici-dorsali e delle spalle.
La struttura si contraddistingue da altri sistemi con funzionalità simili per la sua semplicità; infatti, questo era uno degli aspetti a cui lo stesso Luca mirava, semplicità ed efficacia.
“Io fondamentalmente volevo trovare, anche per uso personale, un sistema più semplice e più efficace possibile per tutte le persone (o almeno la maggior parte), per aiutare ripristinare una postura corretta e migliorare tutti i casi di cervicale, cervicalgie, cefalee tensive, parestesie degli arti superiori.”
Racconta l’Ingegnere a Close-Up Engineering e continua:
“Durante i primi studi clinici vedemmo che la muscolatura cervico-dorsale, durante l’uso di questo dispositivo, mostrava questo comportamento particolare, in cui gli stessi muscoli cervico-dorsali lavorano in modo nettamente frazionato.”
Nonostante i benefici posturali siano risultati evidenti e soddisfacenti, non sono gli unici ad essere emersi; sono stati anche riscontrati miglioramenti a livello neurofisiologico, in seguito ad uno studio effettuato insieme al Prof. Claudio Paradiso, che all’epoca dei test era il Direttore della Neurologia di Grosseto, e insieme al Dr. Roberto Arrigucci, Neuroradiologo al Politecnico Le Scotte di Siena.
I risultati di questo primo studio vennero presentati ad un Congresso Internazionale, riscuotendo parecchio successo, in quanto l’esecuzione dell’esercizio fisico a cui il dispositivo sottopone il paziente permette non solo di frazionare i muscoli, grazie ad una distribuzione particolare di vettori di forza, ma anche di ricondizionare il cervello per rieducarlo al corretto uso di tali muscoli.
L’aspetto sorprendente e particolare del sistema dell’Angel’s Wings è proprio il fatto che isola i fasci muscolari del tratto cervico-dorsali, ottenendo una specifica attività localizzata che era già stata ipotizzata da un punto di vista medico, ma catalogata poi come impossibile da realizzare.
Dopo aver ottenuto il brevetto per l’invenzione nel 2013, il successo del dispositivo ha portato Luca ha collaborare con diversi enti sportivi, come ad esempio la Federazione Italiana di Nuoto, ma anche con l’azienda Med-Ex Medical Partner Scuderia Ferrari per il check-up medico previsto per tutti i dipendenti, nel 2014.
Successivamente, nel 2015, il sistema viene utilizzato anche come supporto riabilitativo per i pazienti affetti dal morbo di Parkinson, per poterne contrastare l’atteggiamento posturale e la rigidità del collo e degli arti superiori, con conseguente rischio di coinvolgimento progressivo di tutto il tronco.
Nasce così una collaborazione tra l’Ing. Messa e il Dr. Alessandro Rossi, direttore del reparto di Neurologia di Siena, che insieme ad altri medici del dipartimento porterà alla realizzazione di protocolli specifici dell’Angel’s Wings adattati per ogni paziente malato di Parkinson in grado di poter intraprendere questo tipo di percorso.
Attualmente l’Ing. Messa, come ha spiegato a Close-Up Engineering, insieme ai suoi collaboratori, si sta concentrando maggiormente sui malati di Parkinson, visti gli ottimi risultati ottenuti; non esclude, però, l’applicazione del suo sistema anche per altre malattie neurodegenerative, allo scopo di valutarne nello specifico l’aspetto cognitivo, in quanto, come ci viene spiegato dall’ingegnere stesso:
“la diminuzione del dolore e il miglioramento dei gradi di libertà da un punto di vista motorio del paziente potrebbero giocare un ruolo anche sulla parte cognitiva appunto.”
Analizzando la situazione attuale, la lista di attesa per poter usufruire del dispositivo Angel’s Wings è piuttosto lunga e una nuova persona inserita in lista potrebbe anche aspettare mesi.
“Quello che mi piacerebbe molto sarebbe che questo tipo di metodica venisse
presa in considerazione e valutata da più centri, visti i risultati
appunto, di modo tale che decisamente molti più pazienti potrebbero
usufruire di questo metodo e banalmente anche i pazienti che non sono
vicini alla mia sede operativa.”
Recapito mail dell’Ing. Messa: messalucavalerio@gmail.com
Il dispositivo angel’s wings
L’aspetto chiave di questo dispositivo è la sua semplicità non solo strutturale ma anche di utilizzo.
Il dispositivo è costituito da un sedile con schienale calibrato con tre carrucole collegate a dei pesi programmabili e i tempi di esecuzione dell’esercizio sono dell’ordine di pochi minuti al giorno. Può essere utilizzato praticamente da tutti e ad individui di ogni età; inoltre, è facilmente collocabile sia nel pubblico che nel privato.
Il suo scopo è la distensione dei muscoli cervico-dorsali e per questo può essere utilizzato sia da sportivi che da sedentari: infatti, se da un lato molte categorie di sportivi sfruttano in modo esagerato alcune fasce muscolari, dall’altra anche le persone che adottano uno stile di vita sedentario attivano altre fasce muscolari, sempre in modo esagerato, come ad esempio chi lavora al computer.
I risultati dei dati ottenuti dallo studio del sistema son stati pubblicati nella rivista internazionale Journal of Functional Morphology and Kinesiology.
La semplicità della struttura, di primo acchito, può lasciare indifferenti, come a pensare “beh, tutto qui?”.
In realtà spesso si dimentica che, secondo il principio noto anche come Rasoio di Occam, la soluzione più semplice è anche quella più ovvia e preferibile.
Ciò che ha controbilanciato la semplicità del dispositivo, come ci racconta l’Ingegnere:
“è stato arrivare all’essenziale per raggiungere un risultato unico e tutt’altro che banale, che possa aiutare a risolvere un problema, estetico o funzionale, avvertito da una gran parte di popolazione.”
E continua:
“Se qualcuno cerca un sistema per migliorare la postura, per motivi estetici o funzionali, o per contrastare il dolore al collo e alle spalle, o per contrastare la sintomatologia funzionale e/o posturale dovuta alla presenza di stati patologici, ecco che allora propongo il metodo più semplice e meno faticoso, adattabile a chiunque, uomini e donne, sportivi e sedentari, di tutte le età.”