Curiosità e consigli

Ansia da breaking news: tra linguaggio e psicologia umana

I moderni mezzi d’informazione di massa consentono un livello di accessibilità al mondo esterno senza paragoni. Tuttavia, laddove la quantità di informazioni scambiate sempre più velocemente ci permette di rimanere continuamente aggiornati, l’accuratezza dei fatti riportati va via via diminuendo. Questo è dovuto ad un linguaggio che mira ad attirare l’attenzione in maniera immediata e spesso precipitosa, facendo prevalere nel lettore il tono soggettivo dell’accaduto. Sono in particolare notizie negative e fonti non ufficiali che arricchiscono la carica di stress nei soggetti più sensibili. Essere cittadini informati deve rimanere una prerogativa per tutta la popolazione, senza però danneggiare il benessere psicofisico dell’individuo. Resta quindi da capire quando si è compromesso il rapporto tra mass media e disturbi d’ansia e come intervenire.

Proprio nell’ultimo decennio si sta ponendo sempre più l’attenzione sulla relazione tra mass media e disturbi d’ansia, tanto da attribuire un nome a questo fenomeno crescente. Risale alle elezioni presidenziali del 2016 quando il terapeuta americano Steven Stosny annuncia il cosiddetto Election Stress Disorder. Durante la campagna elettorale di Trump egli notò in molti dei suoi pazienti un comportamento simile a quello riscontrato nel disturbo d’ansia generalizzata. Stosny attribuì questa reazione di impotenza, panico e frustrazione all’incessante esposizione a news di ogni tipo, dai telegiornali ai social network. Finite le elezioni, il termine evolve in Headline Stress Disorder (HSD).

Di cosa si tratta?

Nonostante la sintomatologia sia molto simile a quella del disturbo d’ansia generalizzata (GAD), l’Headline Stress Disorder non è ancora classificato nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) comunemente utilizzato per la diagnosi standardizzata dei vari disturbi. Dolori al petto, palpitazioni e insonnia sono tra i sintomi comuni che se trascurati possono sfociare in disfunzioni più pesanti. La differenza tra i due giace fondamentalmente nella causa: l’HSD è scatenato prevalentemente da notizie negative. Dal momento in cui ci svegliamo e controlliamo il telefono prima di ogni altra cosa, inizia il vortice di titoli nelle testate dei giornali, dai nuovi casi di Covid-19 ai crimini commessi la sera precedente. Per non parlare degli innumerevoli post condivisi sulla bacheca di Facebook. Il rischio di scatenare una risposta emotiva non indifferente è molto alto, perdendo il controllo su ciò che ci accade intorno, come è stato riscontrato durante l’esplosione della pandemia di Covid-19 dove il panico aleggiava nella popolazione.

Credits: Psychiatry Advisor

Infatti, proprio a Marzo del 2020 Mengyuan Dong e Jin Zheng scrissero una lettera all’editore del Washington Post paragonando le supposizioni iniziali del dottor Stosny a quanto accadeva durante l’emergenza sanitaria. E non è caso isolato. Similmente, nel 2014 durante l’epidemia da virus Ebola e nel 2017 con il vaiolo delle scimmie in Nigeria, i casi di panico generale furono attribuiti alla drammaticità e sgomento riportato dai mass media nella gestione del fenomeno.

Come prevenire l’Headline Stress Disorder?

Ascoltare i segnali del proprio corpo, ma soprattutto: consapevolezza. Essere lucidi e critici nei confronti delle notizie raccolte dal mondo esterno aiuta a non farsi prendere dal panico. Fare le scelte giuste in materia di informazione è essenziale per documentarsi senza essere colti da stress improvviso. La psicologa Melissa Keough, Sidney, suggerisce di affrontare le proprie emozioni giorno per giorno, riconoscendole piuttosto che cercare di allontanarle. Ecco i consigli degli esperti:

L’approccio dei Social Network

La piattaforma Reddit ha recentemente introdotto uno strumento per prevenire questo fenomeno, confermando una particolare attenzione per la salute mentale degli users nei confronti dei contenuti pubblicati. Reddit è una piattaforma di condivisione di social news, discussione e distribuzione di link. I suoi utenti, i ‘redditors’, possono creare contenuti ed è la comunità a determinare quali sono importanti. Le notizie vengono raccolte in forum, i subreddit. L’innovazione si avvale di un sistema in grado di captare il ‘sentimento’ dell’articolo, rilasciando una percentuale delle emozioni riscontrate nel testo. Si chiama IBM Watson Tone Analyzer, il suo scopo principale è quello di fornire al lettore una panoramica sul carattere del contenuto, affidandogli la decisione di leggere, consapevolmente.

Risultato dell’analisi dell’IBM. Credits: medium.com

La soluzione proposta sembra molto semplice per un problema purtroppo molto esteso, ma che se implementata offre una prospettiva incoraggiante, ad esempio personalizzando una soglia di tolleranza oltre la quale avvisare l’utente. Le possibilità future di sviluppo sono molteplici. L’obiettivo? Rendere il mondo delle online news più sicuro e l’approccio degli utenti più responsabile.

Articolo a cura di Gloria Zucchini.

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