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Antibiotici meno efficaci? Le microplastiche potrebbero essere la causa

Le microplastiche potrebbero ridurre l’efficacia degli antibiotici e aumentare la resistenza batterica? Ecco cosa dice la ricerca!

Gli antibiotici sono importanti per trattare le infezioni batteriche, ma la crescente resistenza agli antibiotici minaccia l’efficacia. Nuove ricerche suggeriscono che le microplastiche potrebbero contribuire a questa crescente resistenza.

L’abuso di antibiotici, causato da prescrizioni eccessive o uso improprio, è una delle cause della resistenza batterica. Questo fenomeno è esacerbato dalla presenza di microplastiche, che creano ambienti favorevoli alla crescita di batteri resistenti.

Gli antibiotici ad ampio spettro, una volta efficaci contro molte infezioni, stanno perdendo la loro capacità di combattere i batteri. L’esposizione alle microplastiche sembra rafforzare la resistenza dei batteri.

Una ricerca condotta alla Boston University ha rivelato che le microplastiche favoriscono la resistenza batterica. I batteri, come l’Escherichia coli, si attaccano alle microplastiche, così creano biofilm protettivi che impediscono agli antibiotici di agire. Cosa dice lo studio? Scoprilo ora!

Come funziona

La ricerca ha dimostrato che le microplastiche accelerano la resistenza ai farmaci. I batteri, quando esposti a microplastiche, formano biofilm più resistenti che proteggono i batteri dagli antibiotici.

Gli scienziati della Boston University hanno studiato come i batteri interagiscono con le microplastiche in ambienti controllati. Hanno scoperto che le microplastiche forniscono una superficie ideale per l’attacco e la proliferazione batterica. Cosa cambia nei trattamenti?

Tipi di antibiotici (Canva Foto) – www.biomedicalcue.it

Cosa succede per i trattamenti medici

Per affrontare la crescente resistenza batterica causata dalle microplastiche, è necessario ridurre l’inquinamento da plastica e migliorare la gestione dei rifiuti. È importante sensibilizzare le comunità e sviluppare alternative ecologiche ai materiali plastici. Per ridurre l’impatto delle microplastiche sulla resistenza agli antibiotici, le soluzioni devono partire dalla riduzione dei rifiuti plastici, in ambienti ad alta densità come i campi profughi. Le politiche di gestione dei rifiuti devono essere rafforzate per evitare che le microplastiche si accumulano nell’ambiente. Sviluppare materiali alternativi alla plastica, come bioplastiche, possono ridurre la proliferazione di batteri resistenti. Le tecnologie di filtraggio e pulizia delle acque devono essere migliorate per rimuovere le microplastiche dagli ambienti naturali e urbani. Occorre sensibilizzare le comunità riguardo l’uso eccessivo di antibiotici, con una prescrizione più responsabile.

L’educazione sanitaria nelle aree vulnerabili, può contribuire a prevenire l’uso improprio degli antibiotici. Servono altri studi per monitorare la correlazione tra microplastiche e resistenza ai farmaci, in modo da orientare politiche sanitarie a livello internazionale, con un focus sulle aree più a rischio. La resistenza agli antibiotici si sviluppa quando i batteri, esposti a trattamenti ripetuti, evolvono per sopravvivere. Le microplastiche contribuiscono a questo processo creando ambienti in cui i batteri possono proliferare. Quando i batteri formano biofilm su queste superfici, diventano meno vulnerabili agli antibiotici, e causano infezioni più difficili da trattare con l’aumento del rischio di epidemie. Se un antibiotico ad ampio spettro non funziona a causa della resistenza batterica, le infezioni che potrebbero essere trattate diventano difficili da curare. Questo può portare a complicazioni gravi, all’aumento delle morti, alla diffusione di malattie infettive e al ricorso a trattamenti più invasivi o meno efficaci. La notizia arriva da ScienceDaily.

Published by
Annarita Faggioni