Approvato un vaccino contro la malaria efficace al 75%
La malaria rientra tra le malattie infettive più antiche e pericolose ed è la causa di morte di mezzo milione di persone al mondo, soprattutto bambini sotto i 5 anni dell’Africa Sub-Saharina. Nel 2021 quattro sono stati i paesi che hanno registrato circa la metà dei decessi per malaria, rispettivamente: Repubblica Democratica del Congo (13%), Niger (4%), Nigeria (31%) e Repubblica Unita di Tanzania (4%). Una buona notizia sembrerebbe giungere dall’Università di Oxford, la quale ha ottenuto l’autorizzazione per somministrare un vaccino contro la malaria in Ghana, vaccino che presenta un’efficacia di circa il 75%.
Chi ha inventato il vaccino contro la malaria?
L’Università di Oxford ha ideato un vaccino contro la malaria che ha un’efficacia di oltre il 75%, come calcolato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il vaccino contro la malaria (R-21/Matrix-M), progettato dai ricercatori dello Jenner Institute dell’Università di Oxford, è stato approvato dalle autorità regolatorie ghanesi (Fda Ghana) per utilizzarlo nei bambini di età compresa tra i 5 mesi ed i 36 mesi che sono più esposti a morire a causa della malaria. Per giungere a tale risultato, gli studi clinici sono stati condotti in Thailandia, nel Regno Unito ed in differenti Paesi africani. La terza fase ha coinvolto Kenya, il Mali e la Tanzania per un totale di 4.800 bambini.
Cosa contiene il vaccino per la malaria?
Il vaccino contro la malaria contiene “Matrix-M“, un adiuvante prodotto da Novavax. È una sostanza a base di saponine che potenzia la risposta immunitaria dell’organismo, permettendogli di perdurare nel tempo. La tecnologia servirebbe a riconoscere l’antigene da parte dei linfonodi che si trovano nelle vicinanze del sito dell’infezione. Ciò è stato riscontrato iniettando una dose con più alta percentuale di adiuvante che ha permesso di ottenere un’efficacia maggiore del 77%. Invece a coloro i quali è stata iniettata una quantità minore di adiuvante hanno riscontrato un’efficacia minore.
Il capo del team di ricercatori e direttore dello Jenner Institute dichiara quanto segue:
“Questo risultato segna il culmine di 30 anni di ricerca sui vaccini contro la malaria nel nostro ateneo, con la progettazione e la fornitura di un vaccino ad alta efficacia che può essere dato su scala adeguata ai Paesi che ne hanno bisogno di più. Come per il vaccino Oxford-AstraZeneca Covid-19 , la nostra partnership con il Serum Institute of India è stata la chiave per il successo di una produzione su larga scala e un rapido sviluppo”.
Tale vaccino può essere prodotto su larga scala a costi contenuti e ciò permetterebbe di essere adoperato e reso disponibile nei paesi africani maggiormente colpiti da malaria, ottenendo una protezione tale da evitare di contrarre la malattia.
Affinché si possa adoperare tale vaccino, oltre l’approvazione da parte delle autorità ghanesi, si necessita del via libera da parte dell’Oms. Come afferma Derrick Sim:
“L’approvazione del vaccino R21 da parte delle autorità ghanesi – ha commentato Derrick Sim, direttore dell’area Vaccine Markets & Health Security di Gavi – the Vaccine Alliance, la partnership pubblico-privato che promuove le vaccinazioni contro diverse malattie mortali – mostra che il mondo sta per avere a disposizione un secondo vaccino contro la malaria. Ora è importante che i dati della sperimentazione vengano rapidamente pubblicati così che l’Oms possa valutare la qualità, la sicurezza e l’efficacia del prodotto. Inoltre è fondamentale che il Serum Institute onori gli impegni pubblici e mantenga il costo del vaccino a 3 dollari, così da consentire a più persone di essere protette”.
Inoltre, l’istituto indiano Serum Institute of India Pvt Ltd. ha stabilito la capacità produttiva potenziale di oltre 200 milioni di dosi all’anno, in modo tale da permettere di avere un’elevata copertura nei paesi maggiormente colpiti.
La Gavi Alliace (Global Alliance for Vaccines and Immunisation) si aspetta che i risultati della III fase della sperimentazione del vaccino contro la malaria siano pubblicati a breve.
Sviluppi futuri
Tale vaccino rappresenta un’ ulteriore arma contro la malaria, la quale è presente in più di 100 paesi al mondo, specialmente nelle grandi aree dell’Africa e dell’Asia, America centrale e meridionale, alcune parti del Medio Oriente, alcune isole del Pacifico ed anche ad Haiti e la Repubblica Dominicana. Inoltre, sapere di poter adoperare il vaccino contro la malaria su larga scala e ad un costo ridotto fa apparire come meno temibile la malattia, la quale, quando non viene diagnosticata e curata prontamente, può essere mortale.