Innovazione

Arriva una nuova terapia per l’iperidrosi

Il caldo ti porta a sudare tanto, anche in maniera eccessiva? Sappi che non sei l’unico, infatti questa condizione medica, conosciuta come iperidrosi, colpisce l’1-3% della popolazione generale. Per risolvere questo problema, che per alcuni è un vero e proprio disagio, arriva una terapia per l’iperidrosi: una pomata topica che può diminuire la produzione di sudore. Ancor prima di analizzare più nello specifico cosa riguarda e in che modo può risanare la situazione, è essenziale aprire una parentesi su cosa sia l’iperidrosi.

Iperidrosi: cos’è e come può essere curata

L’iperidrosi, conosciuta anche come sudorazione eccessiva, a differenza di come si pensa, non solo è un “difetto estetico” ma è una vera e propria condizione medica. Chi ne soffre, produce eccessiva quantità di sudore rispetto alle normali esigenze di cui il corpo necessita per regolare la temperatura corporea. Tale condizione può interessare differenti zone del corpo come le ascelle, i palmi delle mani e dei piedi e il viso.

Sono conosciute due differenti tipologie di iperidrosi:

  1. Iperidrosi primaria o focalizzata: è la forma più comune ed è ereditaria. Per tale tipologia, le ghiandole sudoripare sono iperattive e causano un’eccessiva sudorazione.
  2. Iperidrosi secondaria o generalizzata: è causa di diverse condizioni come l’obesità, l’ipertiroidismo, le infezioni, alcuni farmaci o disturbi neurologici.

Ovviamente tale condizione comporta un disagio per coloro che ne sono affetti. Delle possibili soluzioni possono essere:

  • Anti traspiranti: specialmente quelli contenenti cloruro di alluminio, usati per le ascelle, i palmi delle mani e piante dei piedi. Questi prodotti hanno la capacità di ridurre temporaneamente la produzione delle ghiandole sudoripare.
  • Terapia ionotoforetica: si utilizza una macchina iontoforetica che si avvale di una piccola corrente elettrica, riducendo la sudorazione.
  • Toxina botulinica: conosciuta anche come botox, può essere iniettato nelle zone colpite per bloccare temporaneamente la ghiandole sudoripare.
  • Farmaci anticolinergici: agiscono come antagonisti dei recettori colinergici che possono essere prescritti per ridurre la sudorazione eccessiva.
  • Simpatectomia toracica endoscopica: questo è un intervento chirurgico meno invasivo che comporta la sezione di alcuni nervi simpatici per ridurre la sudorazione.

La nuova terapia per l’iperidrosi

L’iperidrosi, come afferma Giuseppe Monfrecola, consigliere della Società Italiana di Dermatologia SIDeMaST, è una condizione molto spesso sottovalutata. Molte persone affette lo considerano un difetto estetico e non si rivolgono al proprio medico, senza avere una diagnosi precisa.

Le terapie disponibili sono differenti e sono efficaci e sicure, ma a quelle già presenti se ne aggiunge un’altra che potrebbe rappresentare la svolta per molte persone. Il nuovo trattamento approvato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), è un crema a base di glicopirronio bromuro all’1%, la quale deve essere applicata nelle zone colpite dall’iperidrosi per due volte alla settimana.

I risultati di questo nuovo approccio fanno ben sperare in quanto, dopo otto giorni, la produzione del sudore diminuisce. A dichiarare il tutto è Campanati, membro del comitato scientifico SIDeMaST, il quale spiega che il farmaco agisce direttamente sui recettori dell’acetilcolina, neurotrasmettitore che stimola la secrezione delle nostre ghiandole sudoripare innervate da fibre colinergiche del sistema nervoso simpatico. Infatti, la diminuzione del sudore permane nei pazienti fino a 76 settimane cioè 19 mesi, senza effetti collaterali.

Sviluppi futuri

Sicuramente la nuova terapia per l’iperidrosi, rappresenta una volta per coloro i quali hanno una sudorazione eccessiva. Questa condizione è dettata da circa tre milioni di ghiandole sudoripare distribuite sul corpo, le quali, in alcuni soggetti, reagiscono in maniera eccessiva agli stimoli producendo più sudore del necessario. È importante sottolineare come la sudorazione sia un meccanismo essenziale per la regolazione della temperatura corporea, che serve a proteggerlo dal surriscaldamento eccessivo, favorendo l’idratazione e il mantenimento dell’equilibrio di liquidi e sali.

Published by
Valentina Maria Barberio