Covid-19

AstraZeneca: sospeso lotto in Italia per morti sospette

L’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) ha bloccato la distribuzione di un lotto del vaccino AstraZeneca e lo ha, quindi, sospeso a seguito di “eventi avversi gravi”. Hanno anticipato tale decisione Danimarca, Islanda e Norvegia che, per il momento, hanno bloccato totalmente la distribuzione del vaccino AstraZeneca poiché ci sono stati diversi casi di coagulazione nel sangue. Pertanto, preferiscono approfondire i rischi legati alla somministrazione di questo vaccino prima di proseguire. In una nota, l’Ema (Agenzia del Farmaco Europea) ha sottolineato che “al 10 marzo 2021, sono stati segnalati 30 casi di eventi tromboembolici su quasi 5 milioni di persone immunizzate con il vaccino anti-Covid AstraZeneca nello Spazio economico europeo”.

Due morti in Italia dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca

A seguito di due morti sospette, poco successive alla somministrazione del vaccino AstraZeneca, l’Aifa ha sospeso la distribuzione di un determinato lotto, ABV2856. Due persone sono decedute a seguito della somministrazione del vaccino AstraZeneca: il sottufficiale della Marina, Stefano Paternò, 43 anni, e l’agente dell’Anticrimine, Davide Villa, 50 anni. Il primo è deceduto per arresto cardiaco la notte successiva alla somministrazione del vaccino, dopo aver avuto febbre e convulsioni. Il secondo è spirato dopo 12 giorni. Saranno sottoposti ad autopsia. Al momento, non risultano nessi tra le morti e la somministrazione del vaccino.

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Le parole di Aifa ed Ema sulla vicenda

La stessa Aifa ha dichiarato: “A seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti Covid-19, Aifa ha sospeso in via precauzionale l’utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale. Si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’Ema”. Precisa, inoltre, che “al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi“. L’Aifa sta procedendo a eseguire tutte le verifiche del caso. Sta acquisendo documentazioni cliniche in collaborazione con i Nas e le autorità competenti. L’Istituto Superiore di Sanità procederà all’analisi del lotto incriminato.

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A proposito dei casi di trombosi

Per ciò che concerne i casi di trombosi, avvenuti in Danimarca, Islanda e Norvegia, non ci sono indicazioni che la vaccinazione ne sia responsabile. Infatti, le informazioni dai dati disponibili risulta che il numero di eventi tromboembolici nelle persone vaccinate non è superiore a quello osservato nel resto della popolazione. L’Ema, comunque,precisa che “i benefici del vaccino continuano a superare i suoi rischi e il vaccino può continuare a essere somministrato.

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Intanto sono in corso le indagini sui casi”. L’Ema promette di rendere noti i responsi degli studi di approfondimento sui casi di reazioni avverse particolarmente gravi. Aifa ed Ema sottolineano che il vaccino AstraZeneca è stato sospeso in via assolutamente precauzionale. Lo stesso accadde quando, durante la sperimentazione di AstraZeneca, un volontario si ammalò e lo studio fu temporaneamente sospeso. La sperimentazione riprese dopo che emerse dalle analisi che la mielite acuta trasversa non era stata causata dalla somministrazione del vaccino.

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Le posizioni degli altri Paesi europei su AstraZeneca

La sospensione della somministrazione del vaccino AstraZeneca in Danimarca sarà di 14 giorni. Il Premier danese però precisa che questa scelta non implica che il vaccino AstraZeneca non sarà mai più usato nel Paese. Ad ogni modo, il lotto su cui si indaga in relazione agli eventi avversi in Danimarca è lo stesso che è stato distribuito in 17 Paesi europei, ma diverso da quello distribuito in Italia. Tra i Paesi che stanno somministrando AstraZeneca, Estonia, Austria, Lituania, Lettonia e Lussemburgo hanno sospeso l’utilizzo di fiale del lotto “danese”. Controcorrente la Spagna che al momento non ha registrato casi di trombosi, pertanto continuerà regolarmente a utilizzarlo. Sono per la stessa decisione Francia e Germania.

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Secondo rapporto dell’Aifa sui vaccini covid finora somministrati: AstraZeneca, Moderna, Pfizer-BioNTech

Nel secondo rapporto Aifa sulla sorveglianza dei vaccini covid-19 emerge che “complessivamente al 26 febbraio 2021 nella RNF sono state valutate 30.015 segnalazioni su un totale di 4.118.277 dosi somministrate per tutti i vaccini, con un tasso di segnalazione di 729 ogni 100.000 dosi. Un tasso più elevato di quello che abitualmente si osserva per altre vaccinazioni, per esempio quella antinfluenzale. Coerente, però, con i risultati degli studi clinici e indicativo della speciale attenzione dedicata a questa vaccinazione. L’età media è di 46 anni, coerente con l’età media dei vaccinati, in gran parte operatori sanitari. Il 93,6% delle segnalazioni è riferito a eventi non gravi e risulta in linea con le informazioni già presenti nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto dei vaccini.” Per eventi non gravi si intende: dolori muscolari/articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea (il 93% delle segnalazioni).

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Antonella Barone