Medicina

Autotrapianto oculare: per la prima volta un paziente cieco rivede

A Torino tramite un intervento eseguito alla Molinette, un paziente cieco da oltre 30 anni ha riacquistato la vista con autotrapianto oculare. Si analizza cosa è un autotrapianto, il trapianto della cornea e l’intervento avvenuto.

Cos’è un autotrapianto?

L’autotrapianto o trapianto autologo, si ha quando le cellule o i tessuti per il trapianto vengono prelevati direttamente dal paziente, in modo tale da annullare i rischi di rigetto. Si può avere un trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche per la cura di gravi malattie sanguigne, come la leucemia; oppure un trapianto autologo di cellule staminali nel quale un paziente riceve le proprie cellule staminali, è usato per malattie del sistema immunitario o malattie della cornea.

Trapianto di cornea

Nella storia della medicina si parla di trapianto alla cornea, ma non di autotrapianto. Per trapianto di tale tipo si identifica la sostituzione della cornea malata o di una sua parte proveniente da un donatore. Sulla base della gravità si programma un trapianto selettivo del tessuto patologico, lamellare anteriore profondo, in cui è sostituita solo la porzione anteriore della cornea.

Se la cornea è completamente compromessa, in quel caso si ricorre ad un trapianto di cornea a tutto spessore. Essendo un trapianto vi è necessità di un donatore, per tale motivo esistono le banche delle cornee che permettono di ottenere la cornea per il trapianto e ripristinare quindi l’anatomia corneale.

Come ogni intervento, non si possono escludere delle complicanze, le quali dipendono dal grado di compromissione della cornea stessa. Inoltre, non è un’operazione dolorosa ed è eseguita in anestesia generale, ma è soggetta ad un alto rischio di infezione, che può essere evitato con una massima igiene. Bisogna considerare anche il fattore rigetto, il quale si riduce dopo i 5 anni.

Autotrapianto oculare: il primo caso a Torino

Il primo caso al mondo in cui un paziente cieco ha recuperato la vista in seguito ad un autotrapianto oculare è avvenuto all’ospedale Molinette della Città della Salute a Torino. In pratica il paziente ha assunto sia il ruolo di ricevente che di donatore.

L’uomo di 83 anni affetto da patologie, aveva perso da 30 anni la vista dell’occhio sinistro a causa di una cecità retinica irreversibile. Anche l’occhio destro era cieco per colpa di una pseudo pemfigoide oculare, per risolvere tale handicap ha subito due trapianti di cornea tradizionali a tutto spessore, i quali sono entrambi falliti.

Per tale motivo il paziente è stato sottoposto ad un autotrapianto dell’intera superficie oculare cornea, una parte di sclera e la congiuntiva, l’operazione è stata eseguita dal professore Michele Reibaldi e dal professore Vincenzo Sarnicola.

Come dichiara Michele Reibaldi sull’operazione:

“In estrema sintesi, il paziente per problemi retinici aveva irrimediabilmente perso la funzionalità dell’occhio sinistro, mentre l’occhio destro aveva mantenuto una potenzialità di recupero che però si era rivelata vana con trapianti tradizionali. Abbiamo deciso di coinvolgere il professor Sarnicola perché notissimo nel mondo per aver proposto e realizzato tecniche alternative ai trapianti perforanti tradizionali”.

L’intervento è durato quattro ore, è avvenuto prelevando un terzo dell’occhio sinistro, irrecuperabile dal punto di vista funzionale, in quanto sia la superficie oculare e sia la cornea erano utilizzabili, permettendo al paziente di ritornare a vedere.

Come dichiara Sarnicola:

“La vera novità consiste nell’aver allargato il trapianto corneale all’intera superficie oculare, ai tessuti congiuntivo-sclerali, che giocano un ruolo fondamentale nel permettere il successo del trapianto in condizioni particolari, come nel caso del nostro paziente. Allo stesso tempo, l’occhio sinistro è stato ricostruito con tessuti da donatore solo a scopo estetico”.

Con la speranza che tale autotrapianto oculare, sia il primo di una lunga serie, portando coloro i quali hanno patologie che incidono sulla vista a riacquistarla come il paziente in questione il quale è rimasto sbalordito di poter ritornare a vedere.

Published by
Valentina Maria Barberio