Curiosità e consigli

Benefici e rischi provocati dall’esposizione al sole

Il sole è la fonte di vita per eccellenza: la Terra di fatto non sarebbe adatta alla vita senza la sua presenza. I raggi solari forniscono luce e calore, ma consentono anche l’attivazione di fenomeni come il processo di fotosintesi clorofilliana, attraverso il quale le piante producono energia e sostanze nutrienti. Inoltre, la luce solare fornisce la capacità di ricevere e scambiare informazioni nel mondo vivente: ad esempio, l’occhio umano raccoglie l’energia luminosa, ne regola l’intensità e forma un’immagine sulla retina. Tuttavia, se da un lato l’esposizione al sole apporta una svariata serie di effetti benefici, dall’altro può essere la causa di danni particolarmente severi al nostro organismo. Quindi, come è necessario comportarsi?

Da cosa sono composti i raggi solari?

I raggi solari sono costituiti da uno spettro di emissioni elettromagnetiche ad energia crescente, inferiore a quella dei raggi x e superiore a quella delle onde radio. Quella che noi vediamo è la luce visibile, che si trova ad un’energia intermedia. Ciononostante, l’irradiazione solare contiene anche raggi infrarossi e ultravioletti, invisibile agli occhi ma in grado di provocare degli effetti sul nostro corpo.

Credits: Medicina online

I raggi ultravioletti, comunemente chiamati raggi UV, coprono la regione dello spettro elettromagnetico compresa tra 100 e 400 nanometri di lunghezza d’onda. I raggi UV possono essere classificati in tre categorie principali:

  • UV-A (315-400 nm)
  • UV-B (280-315 nm)
  • UV-C (100-280 nm).

Che differenza c’è tra UV-A, UV-B e UV-C? La differenza principale è data dalla loro capacità di penetrazione e, di conseguenza, dalla loro pericolosità sull’uomo. Infatti, la probabilità di causare danni severi aumenta al diminuire della lunghezza d’onda e, quindi, all’aumentare della frequenza.

Gli UV-A costituiscono circa il 95% dei raggi UV che colpiscono la Terra. Questi hanno la capacità di penetrare in profondità la pelle, stimolando da un lato l’abbronzatura, ma dall’altro danneggiando lentamente le sue fibre elastiche. Questo li rende i principali responsabili dell’invecchiamento cutaneo, della comparsa di rughe e macchie della pelle.

Gli UV-B rappresentano una piccola porzione della radiazione UV che raggiunge la Terra. Essi sono quelli che ci donano la cosiddetta tintarella durante i mesi estivi. Inoltre, catalizzano la produzione di vitamina D, sostanza fondamentale per il nostro corpo e responsabile dell’assorbimento di calcio. Come per tutti i raggi UV, un’esposizione al sole prolungata può provocare gravi scottature e, nei casi più gravi, anche diverse patologie tumorali.

Credits: glasses direct blog

Avendo una lunghezza d’onda tra i 100 nm e i 280 nm, gli UV-C sono in linea teorica i più dannosi. Essi vengono bloccati dallo strato di ozono dell’atmosfera e, quindi, non riescono raggiungere la superficie terrestre. Inoltre, i livelli di UV-C aumentano al crescere dell’altitudine e dell’altezza del Sole. In genere, ogni 1000 metri di altezza, i livelli di UV-C aumentano del 10-12%.

Tuttavia, la riduzione dello strato dell’ozono, causata dall’aumento di sostanze chimiche inquinanti, fa sì che i raggi UV più nocivi per l’uomo possano passare e arrivare fino alla superficie terrestre, esponendo la salute umana, ma più in generale, tutto l’ecosistema ad una serie di rischi.

[amazon box =”B07PTMN37T”]

I rischi provocati dall’esposizione al sole

Secondo la classificazione fatta dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), il sole è tra i carcinogeni sicuri per l’uomo e contribuisce alla formazione dei tumori della pelle. Questo significa che è necessario non sottovalutare i suoi effetti e proteggersi tutto l’anno, con particolare attenzione durante i mesi estivi.

Luce visibile e raggi UV possono essere responsabili di diverse patologie a carico di occhi, labbra e pelle. In particolare, le radiazioni solari possono causare danni irreversibili alla retina e possono indurre retinopatia solare e maculopatia degenerative senile. Dall’altro lato, i raggi UV possono essere causa di carcinoma squamoso della cornea, anche se in rari casi. Generalmente, favoriscono la cataratta, ovvero una degenerazione del cristallino che, diventando più opaco, può compromettere la vista e, nei casi peggiori, portare alla cecità. Inoltre, per le persone che soffrono di herpes labiale, un’esposizione eccessiva al sole può provocare una riattivazione o un peggioramento del disturbo. Anche in questo caso, è possibile che i raggi UV possano essere la causa di tumori al labbro.

Credits: Immunoncologia

Per quanto riguarda la pelle, l’esposizione ai raggi solari è responsabile di scottature nel breve termine, mentre può indurre la comparsa di rughe e malattie croniche nel lungo termine. Tra le patologie più severe che possono essere provocate dai raggi UV c’è sicuramente il melanoma cutaneo. Il principale fattore di rischio è proprio la radiazione ultravioletta UV-A e UV-B. Ma non solo. Predisposizione genetica, caratteristiche individuali della pelle, presenza di molti nei possono contribuire alla sua formazione.

Quindi il sole fa male? Tenendo in considerazione delle problematiche che può causare, bisogna cercare di adottare delle abitudini che possano ridurre il più possibile il rischio delle patologie sopracitate. Come fare? Ad esempio, scegliendo il tempo e modo di esposizione, prottegendosi in maniera adeguata e tenendo in conto dell’età e del tipo di pelle che abbiamo.

[amazon box =”B088P3GJ49″]

Non solo rischi: gli effetti benefici provocati dal sole

Se è vero che è necessario proteggersi dai raggi solari per evitare invecchiamento della pelle, macchie, problemi alla vista e, nei casi peggiori, tumori e melanoma, è vero anche che il sole può essere un vero e proprio toccasana per la nostra salute. Un’esposizione al sole controllata e con le necessarie cautele può rivelarsi particolarmente utile al sistema immunitario e al nostro umore.

Il sole favorisce la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che regola l’umore ed è comunemente noto come ormone della felicità. Non solo regola l’umore, ma anche una serie di funzioni biologiche come il sonno, l’appetito e la sessualità.

Un altro effetto benefico è la produzione di vitamina D. La vitamina D è un elemento fondamentale per la salute del nostro organismo, in particolare per la funzionalità delle nostre ossa. Dal momento che il nostro corpo non la produce, è necessario assumerla. Questo può avvenire o tramite alimenti oppure tramite la sintesi che opera il nostro organismo quando è esposto al sole.

Credits: MedicinaInformazione

Come indicato dagli esperti, è vero che la vitamina D viene sintetizzata esponendo la pelle al sole, ma è d’altra parte anche vero che bisogna sempre tenere in mente il modo, la durata e il livello di protezione necessario per evitare arrossamenti e scottature.

[amazon box =”B08C8BBBQZ”]

Published by
Giulia Nucci