Ogni anno muoiono più persone di Alzheimer che di cancro al seno e cancro alla prostata messi insieme. Ad oggi, una persona su nove di età pari o superiore a 65 anni è affetto da morbo di Alzheimer. In questo momento, non c’è modo di fermare o rallentare il decorso della malattia.
Le nuove scoperte potrebbero un giorno presto consentirci di alterare sostanzialmente il decorso della malattia. Una delle aree in cui sono presenti i maggiori progressi è la diagnostica.
L’attuale processo di diagnosi dell’Alzheimer è un enorme ostacolo. Se vogliamo trovare un trattamento rivoluzionario, dovremo testare molte ipotesi diverse, il che significherebbe condurre molti studi clinici. Ciò richiede il reclutamento di molti partecipanti ad uno stadio precoce di malattia, quando un farmaco potrebbe fare la differenza.
Ma i pazienti devono mostrare segni di declino cognitivo prima di essere testati, quindi il morbo di Alzheimer sarebbe già in stadio abbastanza avanzato e di conseguenza molti potenziali volontari non sono idonei. Abbiamo bisogno di un modo economico e non invasivo per diagnosticare la malattia prima che i sintomi peggiorino.
La buona notizia è che ci sono una serie di nuovi promettenti test diagnostici in cantiere. Bill Gates ha collaborato con l’ Alzheimer’s Drug Discovery Foundation per sviluppare un fondo filantropico chiamato Diagnostics Accelerator diversi anni fa con la speranza che potesse dare il via a una serie di nuove ricerche.
Successivamente si sono aggiunti Jeff Bezos, MacKenzie Scott, la famiglia Dolby e molti altri. Il primo round di finanziamento dovrebbe essere completato entro la fine dell’anno e molti dei destinatari stanno già facendo progressi straordinari.
Alcuni stanno lavorando a una diagnostica che potrebbe essere presto disponibile, come il semplice esame del sangue in fase di sviluppo presso l’Università di Göteborg in Svezia. Gli esami del sangue sono il gold standard per la diagnosi di molte malattie per un motivo: sono facili da somministrare e possono essere poco costosi da analizzare. Il test sviluppato a Göteborg cerca diversi indicatori nel sangue, inclusa la presenza di una proteina chiamata amiloide che può causare placche nel cervello. I campioni vengono esaminati attraverso una piattaforma diagnostica sviluppata da Roche molto diffusa, il che significa che possono essere analizzati nella maggior parte dei laboratori.
Avere un esame del sangue accessibile per l’Alzheimer sarebbe un grandissimo progresso. Molti di noi si fanno prelevare il sangue una volta all’anno ed è facile immaginare un futuro in cui i risultati ti diranno come sta andando il tuo cervello, proprio come ricevi attualmente aggiornamenti sullo stato del tuo cuore.
Altre diagnostiche in cantiere utilizzano metodi più inaspettati per rilevare l’Alzheimer, come un esame della vista. Cecilia Lee, una ricercatrice dell’Università di Washington, crede che la retina possa fornire una finestra sul cervello. Nel 2018, ha pubblicato uno studio che mostra che avere una condizione agli occhi come il glaucoma o la degenerazione maculare raddoppia il rischio di Alzheimer. Da allora, ha cercato modi per utilizzare questo collegamento per diagnosticare l’Alzheimer.
Cecilia e i suoi colleghi stanno esplorando diversi modi per scansionare gli occhi alla ricerca di segni precoci di Alzheimer, anche utilizzando l’intelligenza artificiale per individuare piccole irregolarità che un essere umano non potrebbe mai trovare.
Il team della Dottoressa Lee non è l’unico gruppo che spera che gli occhi siano la chiave per una diagnosi migliore. Diverse aziende tra cui RetiSpec, Neurovision Imaging e Optina Diagnostics stanno utilizzando nuove tecniche di imaging per cercare le placche amiloidi.
Tutti i test menzionati richiedono un professionista medico qualificato e attrezzature specializzate. Diverse aziende peró stanno lavorando su app altamente sofisticate che un giorno potrebbero diventare strumenti diagnostici accessibili a chiunque possieda uno smartphone o un tablet. Hanno un enorme potenziale, anche se è troppo presto per dire se qualcuno di loro avrà successo.
Cogstate sta lavorando a un test che assomiglia a una serie di giochi per cellulari. Ognuno valuta una diversa funzione del cervello, come la capacità di riconoscere le emozioni o concentrarsi su un compito.
Un’altra società chiamata Altoida sta sviluppando un’app per il telefono o tablet che utilizza giochi di realtà aumentata per valutare le capacità cognitive. Se si ottenesse un punteggio inferiore a una certa soglia nei test, il medico di famiglia potrebbe prescrivere un esame diagnostico, come un esame del sangue, per confermare la presenza della malattia.
Quasi tutti i test menzionati sono supportati da Diagnostics Accelerator. Finora il fondo ha investito in 25 candidati. Diagnostics Accelerator sta anche facendo un ottimo lavoro per rendere disponibili più campioni e dati ai ricercatori, il che si spera accelererà il tempo necessario per trovare una svolta.
Se vogliamo fermare l’Alzheimer, una delle cose più importanti che dobbiamo sviluppare è una diagnostica affidabile, economica e accessibile. Penso che siamo vicini ad averne uno, e gli sviluppi che abbiamo visto negli ultimi due anni mi rendono più ottimista che mai sul fatto che un giorno potremo fermare l’Alzheimer. Non vedo l’ora di vedere quali nuovi progressi vengono sbloccati grazie a test migliori.
Bill Gates