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Biocerotto del MIT, ecco la novità che sta conquistando tutti

Al giorno d’oggi non si contano più le novità che corrispondono agli intrecci tra tecnologia e medicina. Se è vero da una parte che l’evoluzione tecnologica ha coinvolto praticamente qualsiasi settore, compreso quello dei casino bonus e del gioco online, è altrettanto facile rimanere in ogni caso a bocca aperta di fronte alle innovazioni che vengono svelate con ritmi impressionanti.

Una delle ultime novità che ha lasciato sbalorditi tantissimi addetti ai lavori in campo medico, corrisponde senza ombra di dubbio al nuovo biocerotto del MIT. I complimenti arrivano da tutto il mondo e ormai non si contano più: proviamo, di conseguenza, a capire come questo biocerotto potrà essere rivoluzionario in questo settore, senza confonderlo con il cerotto intelligente sviluppato l’anno scorso che segnala subito se ha il Covid-19.

L’ultima novità del MIT

Come abbiamo detto, la tecnologia sta permettendo di fare grandi passi in avanti anche in campo medico. Tra le novità più interessanti troviamo senza ombra di dubbio quella del biocerotto intelligente, che è stato realizzato da parte del Massachusetts Institute of Technology, che potrebbe tornare decisamente utile per garantire la cura dei pazienti nel corso di tutti quegli interventi chirurgici che sono particolarmente delicati.

Non solo, dal momento che questo particolarissimo biocerotto si può sfruttare anche tramite un medico robot. Un vantaggio di non poco conto, soprattutto che testimonia i notevoli passi in avanti che sono stati fatti da parte della robotica in questo ambito, sempre di pari passo con la medicina e la normale tecnologia.

Questa nuova invenzione si caratterizza per essere una soluzione perfetta per tutti quei casi in cui i pazienti devono sottoporsi a delle operazioni decisamente complicate e ricche di difficoltà. Gli scienziati hanno lavorato a lungo per poter sviluppare questo biocerotto, che è in grado di garantire un alto livello di precisione. Non solo, dato che un altro aspetto positivo è rappresentato dal fatto che non ci sono, almeno per il momento, delle controindicazioni.

Il funzionamento di questo biocerotto intelligente

Il biocerotto che è stato realizzato da parte del MIT si caratterizza per essere composta da tre strati di materiale differente: si tratta dell’idrogel, del silicone e della guaina sintetica. Il fatto di aver scelto questi materiali offre la possibilità di adattarsi alle parti interne del corpo senza particolari problemi, evitando che si possano creare dei rischi di infezione oppure che si sviluppino altre complicazioni.

Questo particolare strumento, andrà ad attaccarsi a un vero e proprio braccio robot chirurgico: quest’ultimo avrà il compito di collocarlo in modo decisamente preciso all’interno del corpo umano nel corso dell’intervento chirurgico. Di conseguenza, l’impiego del robot chirurgico, offre la possibilità di raggiungere una sicurezza relativa all’operazione pari al 100%.

È bene mettere in evidenza un altro aspetto decisamente interessante, ovvero che il MIT sta lavorando molto per poter fare in modo di aumentare notevolmente l’efficacia in relazione all’attacco del biocerotto al braccio robot.

In realtà, è bene mettere in evidenza come questa tipologia di cerotto non si può considerare una novità sotto tutti gli aspetti, ma l’uso delle versioni che sono state realizzate fino a questo momento non è stato esente da problematiche e controindicazioni. I biocerotti intelligenti che sono stati impiegati fino a questo momento, infatti, non sono una soluzione adeguata a delle suture che hanno bisogno di una specifica resistenza, così come non vanno bene in determinate condizioni.

Il nuovo biocerotto realizzato dal MIT, come detto, presenta tre strati con materiali differenti. Il primo è quello adesivo, grazie all’uso dell’idrogel, poi c’è un rivestimento che impiega il silicone e che ha l’obiettivo di evitare che il cerotto si possa incollare alla zona dell’organismo non corretta e, infine, una guaina in materiale sintetico, che svolge una funzione di protezione rispetto alle varie infezioni di natura batterica.

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Redazione