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Birra senza alcol, se soffri di questa patologia non berla mai più | Il suo effetto è peggiore di quella alcolica

Una birra analcolica approvata (Pixabay)

Una birra analcolica approvata (Pixabay FOTO) - www.biomedicalcue.it

La birra accompagna l’uomo da secoli, eppure ad alcuni fa male. E non bisogna berla se si soffre di alcune patologie.

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La birra senza alcol è una bevanda che conserva l’aspetto, il gusto e l’aroma della birra tradizionale, ma con un contenuto alcolico ridotto o nullo (generalmente inferiore allo 0,5%). Questo risultato si ottiene tramite processi di rimozione dell’alcol o di fermentazione controllata per limitarne la produzione.

Esistono due principali metodi per produrre birra senza alcol: la fermentazione limitata, che riduce al minimo lo sviluppo di alcol, e la dealcolizzazione, dove l’alcol viene rimosso tramite evaporazione o filtrazione. 

La birra senza alcol è una valida alternativa per chi desidera limitare il consumo di alcol, offrendo un’esperienza simile senza gli effetti negativi. Contiene minerali come il potassio e il magnesio, ha meno calorie rispetto alla birra tradizionale e può essere consumata in contesti dove l’alcol è sconsigliato, come durante la gravidanza o prima di mettersi alla guida.

Nonostante i benefici, la birra senza alcol può contenere zuccheri aggiunti per compensare la perdita di gusto dovuta alla dealcolizzazione.

La birra senza alcol

La birra senza alcol si suddivide principalmente in due categorie: la birra “senza” e la birra 0,0%. La birra “senza” contiene una quantità di alcol compresa tra 0,5% e 0,9%, mentre la birra 0,0% ha un contenuto alcolico inferiore allo 0,4%. Questa differenza, seppur minima, può essere rilevante per chi necessita di evitare completamente l’alcol, come donne in gravidanza o persone con condizioni mediche specifiche.

In Spagna, il consumo di birra è uno dei più alti in Europa, con una media di 417 litri all’anno per persona, superata solo dalla Repubblica Ceca. La popolarità della birra senza alcol è in crescita, poiché offre un’alternativa a chi vuole evitare l’alcol ma apprezza il gusto della birra. E’ importante comprendere le caratteristiche di queste varianti per effettuare scelte consapevoli.

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Alcune bottiglie di birra (Pixabay)
Alcune bottiglie di birra (Pixabay FOTO) – www.biomedicalcue.it

Gli impatti sulla salute

Sebbene la birra senza alcol sia percepita come una scelta più salutare, uno studio ha evidenziato che può aumentare i livelli di glucosio nel sangue di circa 34,8 mg/dl. Questo incremento è dovuto alla presenza di carboidrati e zuccheri che vengono rapidamente trasformati in glucosio. Di conseguenza, un consumo eccessivo può favorire lo sviluppo di condizioni come diabete, obesità e problemi cardiovascolari.

La birra senza alcol offre alcuni benefici, come un apporto calorico ridotto (circa 30 kcal per 100 ml) e nutrienti come folato, calcio e vitamine del gruppo B. Inoltre, è priva dei rischi associati all’alcol, come danni epatici e ipertensione. Tuttavia, le persone con diabete o problemi metabolici devono consumarla con moderazione, prestando attenzione al contenuto di zuccheri e scegliendo, quando possibile, la versione 0,0%.

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