Le “Blue Zones”, o “Zone blu”sono aree geografiche con una speranza di vita significativamente superiore alla media globale. Questi luoghi, identificati grazie agli studi dei demografi Gianni Pes e Michel Poulain pubblicati su Experimental Gerontology, sono diventati un fulcro di interesse per gli scienziati che studiano la longevità umana.
Le “Zone blu” sono regioni del mondo dove le persone vivono eccezionalmente a lungo e in salute. Questo concetto, introdotto da Gianni Pes e Michel Poulain, è stato approfondito da Dan Buettner, che ha identificato cinque luoghi con le più alte concentrazioni di centenari e una qualità di vita eccezionale: Okinawa in Giappone, l’Ogliastra in Sardegna, Nicoya in Costa Rica, Icaria in Grecia, e la comunità di avventisti di Loma Linda in California. Queste aree sono caratterizzate da stili di vita unici, diete salutari e un forte senso di comunità, contribuendo alla loro notevole longevità.
Queste aree condividono alcune caratteristiche di stile di vita che secondo quanto dichiarato da Dan Buettner contribuiscono alla loro eccezionale longevità:
In queste comunità, la famiglia è un pilastro fondamentale della vita quotidiana. Le relazioni familiari strette e il supporto reciproco non solo offrono stabilità emotiva ma contribuiscono anche a ridurre lo stress e aumentare la sensazione di appartenenza, fattori importanti per la salute a lungo termine.
Uno dei tratti comuni nelle Zone Blu è il basso consumo di tabacco. Il fumo è noto per i suoi effetti dannosi sulla salute, quindi la scarsa prevalenza del tabagismo in queste aree gioca un ruolo cruciale nel promuovere una vita più lunga e salutare.
L’alimentazione in queste zone tende a essere prevalentemente vegetale. Una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e grassi sani, con un consumo limitato di carne, è associata a minori rischi di malattie croniche e a una maggiore longevità.
Invece di esercizi intensi, la popolazione delle Zone Blu pratica una moderata attività fisica regolare. Questo include camminare, lavorare nei campi, giardinaggio e altre attività quotidiane che mantengono il corpo attivo senza sottoporlo a stress eccessivi.
Un altro aspetto fondamentale è la percezione di svolgere un ruolo attivo e utile nella società. Questo senso di scopo e appartenenza contribuisce al benessere mentale e può avere effetti positivi sulla salute fisica.
Infine, la dieta nelle Zone Blu è caratterizzata da un alto consumo di legumi. Ricchi di proteine, fibre e nutrienti essenziali, i legumi sono un componente chiave di una dieta bilanciata che promuove la salute e la longevità.
Queste comunità non solo vivono più a lungo, ma godono anche di una vecchiaia più sana e con minori probabilità di soffrire di malattie che causano decessi nel resto del mondo. La ricerca e lo studio approfondito di queste “Blue Zones” offrono spunti preziosi per comprendere come fattori ambientali, stili di vita e relazioni sociali possano influenzare la longevità umana.