La caffeina aiuta la crescita dei capelli
Recenti studi hanno dimostrato che la caffeina ha un effetto benefico nei trattamenti per i capelli.
La caffeina risulta essere molto utile come ingrediente nel trattamento delle principali problematiche tricologiche. Tra esse l’abbondante caduta e l’alopecia androgenetica (AGA), ovvero la principale causa di caduta cronica di capelli sia maschile che femminile.
Cos’è la caffeina
La caffeina (1,3,7- trimetilxantina), nota anche come teina, è un alcaloide vegetale. Essa è presente in frutti, semi e foglie di diversi tipi di piante quali caffè, tè, guaranà e mate. La sua azione a livello del cuoio capelluto è conosciuta per migliorare l’apporto sanguigno locale, aiutando l’arrivo di ossigeno e micronutrienti ai follicoli piliferi.
Azione sul cuoio capelluto
La caffeina ha importanti proprietà a livello tricologico. Essa, infatti, aiuta il ciclo di crescita dei capelli aumentandone di conseguenza la velocità di allungamento. Un team di ricercatori ha voluto testare in vitro la reazione di follicoli di soggetti affetti da AGA. Essi hanno applicato piccole concentrazioni di caffeina sui follicoli in coltura, precedentemente estratti dal cuoio capelluto dei pazienti. La ricerca ha dimostrato che la caffeina comporta una significativa stimolazione della crescita del follicolo pilifero in vitro. La caffeina, quindi, aiuta l’allungamento dei capelli, la proliferazione dei cheratinociti e prolunga il tempo in cui il follicolo rimane nella fase di crescita (anagen).
Trattamento della calvizia
L’adenosina ciclica monofosfato (cAMP) è coinvolta nella regolazione della proliferazione e differenziazione cellulare e aiuta la fase vitale del capello, aumentandone la crescita. Da tempo è noto che le xantine, e quindi anche la caffeina, sono capaci di inibire la fosfodiesterasi, un enzima che catalizza la conversione dell’cAMP in AMP (inattivo). L’inibizione della fosfodiesterasi porta ad un accumulo intracellulare di cAMP.
Ciò ha indirizzato diversi ricercatori verso l’utilizzo topico delle xantine nel tentativo di allungare la fase anagen. I risultati di questo tipo di approccio terapeutico sono promettenti; si può concludere, pertanto, che le xantine, in particolare la caffeina e la teofillina, considerata anche la loro innocuità, potrebbero essere utilizzate come preparati topici di routine nel trattamento precoce della calvizia comune.
Ulteriori effetti benefici dati dalla caffeina
La caffeina, inoltre, possiede un’elevata attività biologica ed è capace di penetrare nella barriera cutanea agendo in profondità. Ecco perché il suo utilizzo è ottimale nel preparato ad uso topico. Studi in vitro hanno evidenziat,o infine, che la caffeina per via topica svolge anche un’azione protettiva contro i raggi UVR che influiscono sull’omeostasi del follicolo pilifero.
Un recente studio ha irradiato, per via trans-epidermica ed usando raggi UVA e UVB, la cute del cuoio capelluto umano. In seguito, è stato applicato lo 0,1% di caffeina per via topica per tre giorni prima dell’esposizione ai raggi UV e per tre giorni dopo. Gli effetti della tossicità e della vitalità sono stati misurati in compartimenti cutanei e follicoli piliferi definiti. I risultati mostrano che la caffeina protegge contro la citotossicità e la distrofia del follicolo pilifero mediata da UVR, dall’apoptosi dei cheratinociti e dalla modulazione negativa del fattore di crescita promotore del catagen (seconda fase del ciclo del capello).
In conclusione, questo studio in vivo di irradiazione UV del cuoio capelluto, fornisce la prima prova che la radiazione UV trans-epidermica influisce negativamente su importanti funzioni del follicolo pilifero. Ciò suggerisce che integrare la caffeina nei trattamenti topici e cosmetici può servire da foto protettore dei follicoli piliferi. L’utilizzo della caffeina per uso topico nei trattamenti tricologici è quindi utile per aumentare la velocità di allungamento, avere potenti proprietà antiossidanti, proteggere le cellule dai raggi UV e rallentare il processo di foto invecchiamento della pelle, oltre a sostenere la fase di ricrescita nei periodi di maggiore caduta e debolezza.