Cambio dell’ora: jet lag ed effetti sulla salute
Ritmo circadiano regola il ciclo sonno-veglia dell’individuo.
Il 26 Marzo le lancette sono andate avanti di un’ora sancendo nuovamente il ritorno dell’ora legale. Ma da tempo l’Unione Europea in concomitanza della crisi economica ed energetica ha riacceso il dibattito sul “Mantenere l ‘ora legale tutto l’anno” o continuare col cambio dell’ora.
Un’ora in più di luce porta con sè diversi vantaggi, come risparmio economico sui consumi di energia e emissioni di CO2. Inoltre fa guadagnare un’ora di sole in più la sera che aumenta i nostri livelli di serotonina e favorisce la produzione di vitamina D.
Ma allo stesso tempo la ricerca scientifica sostiene che il cambio dell’ora due volte all’anno turba l’orologio biologico degli individui con conseguenze non trascurabili sulla nostra salute. Si traduce in stress, fatica, malessere nei giorni successivi e l’ora legale tutto l’anno porterebbe rischi a lungo termine. Ecco quali sono gli effetti sul nostro organismo.
Cambio dell’ora: effetti sul ritmo circadiano
Ogni organismo vivente regola le proprie funzioni fisiologiche secondo un orologio biologico, detto ritmo circadiano, che è sincronizzato secondo il ciclo quotidiano di luminosità e oscurità causato dalla rotazione della Terra.
Ci sono processi biochimici dipendenti dalla luce del giorno: la luce raggiunge le strutture profonde dell’ipotalamo attraverso la retina e spegne la produzione di melatonina che è un mediatore del sonno. In mancanza di luce solare, l’ipotalamo produce melatonina che ci aiuta ad addomentarci portando benessere psico-fisico all’individuo e aiuta anche nella prevenzione di diverse patologie.
Inoltre la melatonina regola altre funzioni cicliche come la temperatura corporea che è un misuratore delle nostre attività metaboliche. La melatonina consente di abbassare di 1 grado la temperatura corporea nelle ore notturne rispetto alla mattina.
Al cambio dall’ora solare a legale, la produzione di melatonina può subire un’alterazione influenzando alcuni processi fisiologici e quindi la nostra salute fisica e mentale.
Cambio dell’ora causa la sindrome del jet lag
Il disallineamento tra orologio biologico e orologio solare crea “una sorta di jet lag”. La “sindrome del fuso orario” o jet lag avviene quando si raggiunge un paese con fuso orario diverso da quello di partenza. La mancanza di sincronia fa sì che il corpo non si adatti facilmente portando a risvolti negativi sulla salute e disagi psicofisici.
I disturbi più frequenti sono la difficoltà nell’addormentarsi, insonnia o sonno frazionato che portano ad una minore concentrazione al risveglio. Questi disturbi sono più preponderenti in persone che già soffrono di disturbi del sonno. Ci sono anche effetti a livello psicologico, come ansia, alterazioni dell’umore e variazioni delle abitudini alimentari con inappetenza e turbe digestive. Ritmi differenti da quelli registrati il giorno prima incidono negativamente sulla pressione arteriosa e frequenza cardiaca, e può influenzare la crono-modulazione della secrezione ormonale.
Relazione tra jet lag e microbiota intestinale
I sintomi del jet lag sono molto diversi tra gli individui, in particolare tra individui con cronotipi differenti. Il cronotipo è l’insieme di tutte le caratteristiche personali sulla base dei ritmi di sonno e veglia che appartengono a ciascuno di noi.
Secondo un recente studio pubblicato su PubMed, si è valutata la relazione tra il microbioma intestinale e il cronotipo. Si è scoperto che l’abbandonanza di alcuni gruppi batterici è differente tra i mattinieri (chi si sveglia presto) e i tiratardi (chi dorme più tardi e si sveglia tardi). Ciò è dovuto alla dieta dei diversi cronotipi, infatti nelle diete dei mattinieri sono preponderanti cibi ricchi di fibre e acqua potabile, invece nelle diete dei tiratardi sono preponderanti cibi ad alto contenuto proteico e zuccherati.
Per contrastare il jet lag, si potrebbero identificare modelli dietetici specifici che possano agire sul microbiota intestinale così da poter rendere gli individui più performanti al cambio dell’ora.
Ora legale permanente porterebbe asincronia cronica
La preoccupazione per l’adozione di una modifica permanente all’ora legale è che potrebbe portare cronicamente i nostri corpi fuori sincronia con il sole e a una serie di problemi di salute. Ma anche il cambio dell’ora due volte all’anno ha delle conseguenze.
Secondo gli esperti l’ora di luce persa la mattina può avere conseguenze. Il Washington Post ha pubblicato un articolo che, attraverso una serie di illustrazioni animate, spiega come l’ora legale influisca sul nostro organismo e quali effetti potrebbe avere mantenerla per sempre.
L’ora in più di luce solare dopo il lavoro può essere piacevole, ma avere un tramonto vicino all’ora di coricarsi può ritardare l’insorgenza di quegli ormoni del sonno (produzione della melatonina), facendo slittare l’orologio biologico.
Se l’ora legale diventasse permanente, in inverno il sole sorgerebbe più tardi dopo che si è già svegli, quindi ci si sveglierebbe nell’oscurità. L’orologio biologico non riuscirebbe a sincronizzarsi perfettamente disallineandosi sempre di più dall’orologio solare. Di conseguenza, rimanere nell’ora legale tutto l’anno potrebbe esporre le persone a un rischio maggiore di depressione stagionale nei mesi invernali, affermano gli esperti. Inoltre influenzerebbe anche la produzione di melatonina che oltre alla regolazione del ritmo circadiano, può anche rallentare la diffusione del cancro.
Vivere cronicamente fuori sincrono con l’ orologio biologico espone gli individui a un rischio maggiore di perdita di sonno, obesità, diabete, malattie cardiache, disturbi dell’umore e persino alcuni tipi di cancro.
Se invece adottassimo l’ora solare tutto l’anno, elimineremmo i problemi di salute a breve termine e la frustrazione causati dalla regolazione dell’orologio due volte all’anno. Con un migliore allineamento circadiano, potremmo ridurre il rischio di molti problemi di salute a lungo termine.