Fiocco bianco cancro ai polmoni (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Il cancro ai polmoni è uno di quelli più difficili da identificare e può radicarsi anche nei non fumatori.
Il cancro ai polmoni è uno di quei tumori che rimane latente fino a quando la malattia non arriva allo stadio finale. Esso nasce da una condizione caratterizzata da una divisione cellulare incontrollata nei polmoni, infatti si ha una crescita incontrollata delle cellule cancerose interferisce con la normale funzione cellulare. Si sviluppano quindi cellule cancerose che possono entrare nel circolo del flusso sanguigno e nei linfonodi e spesso possono diffondere il danno spostandosi in altre parti del corpo.
L’origine dei tumori polmonari avviene solitamente nelle vie aeree come bronchioli o bronchi o nei piccoli sacchi d’aria, gli alveoli, all’interno dei polmoni. Questi cambiamenti cellulari hanno cause ancora poco conosciute, ma esistono alcuni fattori che aumentano il rischio di danni cellulari che possono causare il cancro ai polmoni.
Una delle caratteristiche svantaggiose di questa tipologia di cancro è che nelle fasi iniziali è spesso asintomatico e solo nelle fasi finali compaiono i sintomi principali che includono tosse persistente o che peggiora nel tempo, dolore al petto che peggiora con la respirazione profonda o la tosse, fiato corto, raucedine e perdita di peso inspiegabile.
Anche dal punto di vista medico spesso è difficile individuare i “noduli” polmonari. Solitamente un medico prescrive al paziente esami come TAC toraciche per individuare la presenza o meno di strutture sospette. Tuttavia, spesso essi si confondono con i vasi presenti all’interno della struttura polmonare. Anche se ultimamente la medicina sta facendo passi eneormi grazie anche all’uso di algoritmi di intelligenza artificiale. Esistono però molti programmi di screening che prevedono scansioni a bassa dose (LDCT) annuali per le persone di età compresa tra 50 e 80 anni.
Le cause del cancro ai polmoni possono essere molteplici e dipendere da vari fattori. Certamente uno di questi è il fumo di tabacco che rappresenta il fattore di rischio più importante e più forte per questa tipologia di tumore. Circa l’80% dei decessi per cancro ai polmoni è attribuito al fumo, con l’esposizione al fumo passivo come altro fattore significativo.
Però anche molti non fumatori sono soggetti all’insorgere della malattia. I non fumatori spesso colpiti sono individui più giovani che mostrano fattori genetici distinti rispetto ai tumori correlati ai fumatori. Si tratta infatti di fattori genetici, ereditati da entrambi i genitori, che influenzano l’insorgere delle malattie per molti tumori. O ancore esposizioni a radon, al fumo passivo, all’inquinamento atmosferico o ad altri fattori ambientali possono causare il cancro in soggetti non fumatori.
In termini di numeri uno studio dell’American Cancer Society stima che circa il 20% dei casi di decesso per cancro ai polmoni in America ogni anno non abbia mai consumato tabacco in alcuna forma. Anche se non si hanno stime consolidate per l’India, gli esperti del settore segnalano una chiara tendenza all’aumento dei casi di cancro ai polmoni tra i non fumatori.
Una ricerca condotta in India ha dimostrato che su 10 pazienti a cui viene diagnosticato un tumore polmonare, circa tre pazienti non hanno una storia di fumo. Secondo l’All India Institute of Medical Sciences (AIIMS) fino al 20-25% dei pazienti con cancro ai polmoni siano non fumatori. Inoltre ultimamente vediamo un numero crescente di individui più giovani, non fumatori e donne colpiti dal cancro ai polmoni, al contrario di quanto avveniva prima.