La perdita dei capelli può essere, per alcune persone, causa di disagio sia dal punto di vista estetico che psicologico. Per combattere la più comune forma di calvizia, detta alopecia androgenetica (AGA), un gruppo di scienziati della Cina ha sviluppato un cerotto a microaghi e lo ha testato su dei topi. I risultati dello studio sono stati pubblicati su ACS Nano.
L’alopecia è la caduta dei peli in una qualsiasi parte del corpo. La perdita di peli del cuoio capelluto è generalmente chiamata calvizia. L’alopecia più frequente è l’alopecia androgenetica, la perdita dei capelli che può presentarsi sia negli uomini che nelle donne. La perdita dei capelli è sempre più diffusa nella società attuale, ne soffre oltre il 50% della popolazione generale.
L’alopecia androgenetica è una malattia cronica e progressiva, la cui prevalenza aumenta con l’età. Nel caso di alopecia di tipo maschile si ha la perdita di capelli a partire dalle tempie per poi diventare un diradamento diffuso. Nel caso di alopecia di tipo femminile, si ha un diradamento dei capelli nelle regioni frontale, parietale e coronale.
Per comprendere la perdita dei capelli è importante considerare che i peli e i capelli hanno una crescita ciclica, in cui ogni ciclo è caratterizzato dalla fase anagen, dalla fase catagen, seguita dalla fase telogen. La fase anagen ha una durata dai 2 ai 6 anni, è caratterizzata da circa un centimetro di crescita al mese. Segue la fase catagen che è breve, di circa 3 settimane e porta il pelo verso gli strati più superficiali dell’epidermide. La fase telogen ha durata di 2/3 mesi e durante questo periodo le fasi vitali del pelo cessano, ma il pelo rimane ancora sul cuoio capelluto prima di cadere.
Ogni giorno alcuni capelli raggiungono la fine della fase telogen e cadono, il ciclo poi ricomincia quando dal follicolo ricomincia a crescere un nuovo capello. I disturbi del ciclo di crescita possono essere legati alla prima fase, cioè si ha un’interruzione della crescita e la perdita dei capelli nella fase anagen. Oppure possono essere legati alla fase telogen, cioè un numero più elevato del normale di capelli passa nella fase di riposo.
Per le persone con AGA la perdita dei capelli è permanente, in quanto vi è una carenza di vasi sanguigni necessari per fornire nutrienti e altre molecole essenziali per la crescita dei capelli. Oltre alla insufficiente circolazione sanguigna nell’area colpita, un’altra causa può essere l’accumulo di specie reattive dell’ossigeno che sono in grado di causare la morte prematura delle cellule che fanno crescere i nuovi capelli.
Il gruppo di scienziati della Cina ha perciò voluto progettare una nuova tecnologia, in grado di combattere proprio queste cause dell’AGA. Da precedenti studi, era già noto che le nanoparticelle contenenti cerio sono in grado di imitare l’azione di enzimi capaci di ridurre l’accumulo di specie reattive dell’ossigeno.
Le nanoparticelle contenenti cerio non sono in grado di attraversare lo strato più esterno della pelle. I ricercatori hanno sviluppato un cerotto con micro aghi in grado di fornire queste nanoparticelle in modo minimamente invasivo, per permettere ai capelli di crescere. Il cerotto solubile, contenente nanoparticelle di cerio, è rivestito da una miscela di acido ialuronico.
Il cerotto è stato testato su topi maschi, in particolare utilizzando su alcuni di essi dei cerotti di controllo e su altri il cerotto progettato. In entrambi i casi, si è avuta la formazione di nuovi vasi sanguigni intorno ai follicoli piliferi, ma il cerotto con nanoparticelle ha mostrato risultati migliori. Il cerotto con nanoparticelle ha permesso dei miglioramenti più rapidi e ha ridotto la presenza di specie reattive dell’ossigeno.
Il cerotto con nanoparticelle ha portato ad una crescita di capelli che, in termini di densità e diametro, è simile ai risultati ottenibili con le soluzioni migliori già presenti sul mercato, con il vantaggio che questi cerotti potrebbero essere usati anche meno frequentemente rispetto ad altre soluzioni. I ricercatori perciò ritengono che sono una strategia promettente per i pazienti con alopecia androgenetica.