Colesterolo, sopra i 200 mg/dl è un’assicurazione sulla vita | Crollano tutte le certezze
Il colesterolo alto, spesso considerato un nemico della salute, potrebbe invece nascondere benefici sorprendenti.
Il colesterolo è una di quelle parole che tutti conoscono ma che spesso genera più paura che comprensione. Lo sentiamo nominare ovunque: al supermercato, nelle pubblicità, dal medico. Eppure, quanti di noi sanno davvero cosa fa questa molecola nel nostro corpo?
Beh, per cominciare, è indispensabile per un sacco di processi vitali, tipo costruire le membrane delle cellule o produrre certi ormoni. Ma nonostante tutto, continua a essere uno dei bersagli preferiti quando si parla di malattie cardiovascolari.
Negli anni, le linee guida sui livelli “giusti” di colesterolo sono cambiate parecchie volte, mandando un po’ tutti in confusione. Prima erano considerati normali valori ben più alti rispetto a oggi, ma poi la soglia si è abbassata, quasi come fosse una gara al ribasso. Questo ha spinto molti a chiedersi: ma siamo sicuri che mantenere il colesterolo basso sia davvero così essenziale? È una domanda che fa discutere, sia tra la gente comune che tra gli esperti.
Si parla spesso di colesterolo buono (HDL) e cattivo (LDL), ma forse la questione non è così semplice. In realtà, il colesterolo fa un sacco di cose utili, come supportare il nostro sistema immunitario e aiutare a riparare i danni cellulari. Però, di queste cose si parla poco, e la narrativa che prevale tende a metterlo sul banco degli imputati, accusandolo di essere il colpevole principale di infarti e arterie ostruite. Ma sarà davvero così?
Uno sguardo critico
Intanto, c’è chi suggerisce che bisognerebbe guardare oltre. Altri fattori, come stress, fumo, sedentarietà e cibo ultra-processato, hanno un impatto enorme sulla salute cardiovascolare. Forse il colesterolo è solo un facile capro espiatorio, mentre le vere cause restano in ombra. E ora nuove ricerche stanno iniziando a sfidare le vecchie certezze, proponendo una visione molto diversa.
C’è chi non si limita a mettere in discussione le attuali linee guida. Va oltre, puntando il dito contro interessi economici enormi, come quelli dell’industria farmaceutica, che guadagna cifre stellari vendendo farmaci per abbassare il colesterolo. Secondo quest’uomo, invece di demonizzare una molecola fondamentale, bisognerebbe concentrarsi su ciò che davvero fa la differenza: un’alimentazione sana, più movimento e meno stress.
Un libro che cambia prospettiva
Il nutrizionista Juan Bola non ha dubbi: siamo stati ingannati sul colesterolo. Nel suo libro El engaño del colesterol, afferma che livelli tra i 210 e i 250 mg/dl non solo non sono dannosi, ma potrebbero addirittura essere un segno di buona salute. Bola basa le sue affermazioni su ricerche condotte su milioni di persone, che mostrano come chi ha il colesterolo un po’ più alto viva più a lungo e meglio.
Uno dei punti più sorprendenti che emerge dalle sue analisi è che alti livelli di colesterolo sembrano essere associati a una maggiore longevità. Per esempio, tra le persone over 65, chi ha valori alti di colesterolo ha più probabilità di raggiungere i 100 anni rispetto a chi li ha bassi. E non solo: uno studio su oltre un milione di donne suggerisce che il colesterolo potrebbe persino avere un effetto protettivo contro il cancro al seno, riducendo il rischio del 45%. Ovviamente, il suo rimane un parere isolato rispetto a quello maggioritario della comunità scientifica.