Medicina

Il “coma irreversibile”, cos’è e quanto può durare?

Negli ultimi tempi, si è assistito a un aumento delle discussioni riguardanti il coma irreversibile, soprattutto in riferimento al recente stato di questa condizione vissuto da Matteo Messina Denaro nei suoi ultimi giorni di vita. È importante sottolineare che il coma irreversibile si differenzia dalla morte cerebrale in quanto è caratterizzato dalla persistenza dell’attività cardiaca, benché all’interno della comunità scientifica esistano ancora dibattiti su questa distinzione. Di seguito esamineremo attentamente il significato del coma irreversibile e la sua durata potenziale.

Il coma e i suoi quattro stadi

Esamineremo ora i quattro stati del coma:

  1. Coma superficiale: Questo primo stadio comporta un risveglio dopo pochi giorni. Nei successivi due stadi, il risveglio, salvo complicazioni, richiede tempi più lunghi.
  2. Coma irreversibile: In questo stadio, il cervello non presenta più attività elettrica. Ciò è evidente dalla mancanza di reattività delle pupille alla luce e dalla perdita delle funzioni vitali del paziente.
  3. Stato vegetativo: Qui, il paziente ha subito gravi danni alla corteccia cerebrale, risultando privo di coscienza di sé. Tuttavia, mantiene alcune funzionalità degli organi, come la capacità di respirare.
  4. Morte cerebrale: In questa fase, il paziente è praticamente deceduto. L’elettroencefalogramma mostra un’attività piatta e non vi è alcuna percezione del dolore o funzione motoria registrabile.

È importante sottolineare che ognuno di questi stati presenta sfumature diverse e richiede un’attenzione e una valutazione clinica specifiche. Inoltre, la ricerca medica continua a esplorare le complessità e le possibilità di trattamento per i pazienti in tali condizioni.

Il coma irreversibile

Dopo una dettagliata analisi dei quattro stadi del coma, approfondiamo ora il coma irreversibile. Conosciuto anche come stato vegetativo persistente o stato di minima coscienza, si tratta di una forma di alterazione della coscienza profonda e duratura. In questa condizione, il cervello del paziente mostra una completa assenza di attività elettrica.

Nonostante la mancanza di attività elettrica cerebrale, il battito cardiaco persiste, ma il flusso sanguigno al cervello è compromesso. Il sostegno della ventilazione meccanica è essenziale per la respirazione, il che significa che il paziente è mantenuto artificialmente in vita.

Le cause del coma irreversibile possono derivare da una varietà di fattori, tra cui lesioni cerebrali gravi, ictus estesi, danni cerebrali ischemici o emorragici, traumi cranici gravi o condizioni neurologiche avanzate. È importante notare che, a differenza del coma temporaneo, le possibilità di recupero in questo stato sono estremamente scarse o praticamente nulle.

Nel caso di pazienti in coma irreversibile, le decisioni riguardanti il loro trattamento e supporto spettano ai familiari e ai caregiver. In diversi paesi, sono stabilite procedure legali e linee guida specifiche per gestire e assistere i pazienti in questa condizione.

Coma irreversibile Vs morte celebrale

Il coma irreversibile e la morte celebrale sono due distinte condizioni mediche che coinvolgono la coscienza e le funzioni cerebrali. Nel primo caso, si manifesta una profonda alterazione della coscienza e il paziente non è in grado di comunicare o interagire con l’ambiente circostante. L’attività cerebrale è praticamente nulla e le prospettive di recupero sono estremamente limitate o pressoché inesistenti. Spesso, è necessario il supporto della ventilazione meccanica per la respirazione e il mantenimento delle funzioni vitali.

Nella morte celebrale, c’è una completa assenza di attività elettrica misurabile. L’elettroencefalogramma (EEG) evidenzia un’attività piatta e tutte le altre funzioni cerebrali sono irreversibilmente cessate. A differenza del coma irreversibile, l’attività cardiaca viene mantenuta attraverso un supporto meccanico, e le prospettive di recupero sono nulle.

Entrambe queste condizioni richiedono una valutazione approfondita da parte di professionisti medici e spesso implicano decisioni difficili per i familiari dei pazienti. È importante comprendere le differenze chiave tra queste due condizioni per prendere decisioni informate e compassionevoli riguardo al trattamento e al supporto del paziente.

Matteo Messina Denaro e il coma irreversibile

Oggi, il 25 Settembre, ci giunge la notizia della scomparsa di Matteo Messina Denaro dopo giorni di lotta contro una grave forma di tumore al colon. I medici, di fronte alla gravità della situazione, hanno preso la decisione di interrompere la chemioterapia e di adottare misure di alleviamento del dolore seguite dalla sedazione.

È importante notare che, secondo le volontà espresse nel suo testamento biologico, il capomafia aveva manifestato il desiderio di non essere sottoposto a trattamenti aggressivi. Di conseguenza, il paziente è stato idratato dai medici, ma non è stato alimentato o sottoposto a procedure di rianimazione.

Nella giornata di venerdì, sono state cessate tutte le ultime procedure che lo tenevano in vita dopo che era entrato in uno stato di coma irreversibile.

Published by
Valentina Maria Barberio