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Combatte oltre 15 patologie: il segreto degli esperti per stare meglio | Basta farlo pochi minuti ogni giorno

Famiglia felice

Il segreto per vivere in modo più sano (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Inserisci questa pratica nel tuo programma settimanale e ottieni benefici indubbi sul lungo termine. Uno scudo naturale contro la comparsa di gravi patologie

Lo svolgimento dell’attività fisica dovrebbe essere una prassi quotidiana all’interno della routine di ciascuno di noi. I suoi benefici sono indubbi, non soltanto dal punto di vista della linea e del peso, ma anche per quanto riguarda il contrasto all’insorgenza di malattie.

Problemi cardiaci, pressione elevata, diabete e colesterolo, sono patologie che possono essere prevenute a fronte di una costante attività fisica giornaliera e che, nel caso in cui le stesse abbiano già malauguratamente fatto la loro comparsa, potranno essere tenute sotto controllo proprio grazie al movimento.

Anche l’intero apparato muscolo-scheletrico subirà elevati benefici; restando sul tema, con l’avanzare dell’età la pratica di una regolare attività, anche se molto leggera e per solamente qualche decina di minuti, contribuirà significativamente a ridurre il rischio di cadute e consentirà un’elasticità e una dinamicità senza precedenti.

Per non parlare dell’importante effetto preventivo che il movimento fisico esercita nei confronti dei tumori. Sono molteplici gli studi che si sono concentrati proprio sulla correlazione, evidenziandone gli effetti benefici, tra la pratica di esercizi e attività regolari con la ribassata incidenza e comparsa di neoplasie.

Le più gravi patologie correlate al sedentarismo

Una ricerca effettuata da un team proveniente dall’Università dell’Iowa, Stati Uniti d’America, ha messo in evidenza quali siano le patologie cardiovascolari prevalentemente associabili ad uno stile di vita estremamente sedentario, ponendo la propria attenzione sulle malattie ischemiche cardiache, il cui principale esempio è l’infarto, e su quelle cerebrovascolari, come l’ictus.

Lo studio è stato pubblicato sulla Preventing Chronic Disease, per merito del suo autore, il professor Lucas J. Carr del Dipartimento di Salute e Fisiologia Umana proprio presso l’Università dell’Iowa. Il focus principale è stato individuato proprio nella pratica quotidiana di un allenamento, che in rapporto alle proprie condizioni di salute dovrà essere bilanciato, ma comunque svolto giornalmente.

Il team ha proceduto con l’esame dei risultati forniti da oltre 7.000 pazienti, ai quali era stato chiesto di stabilire, mediante la compilazione di un questionario, l’attività fisica praticata. I resoconti hanno permesso di sottolineare come l’esercizio maggiormente intenso per almeno 150 minuti alla settimana, è correlabile ad un rischio statistico inferiore rispetto alla possibilità d’insorgenza di ben 19 patologie croniche.

Mentre per coloro che attestavano la propria pratica settimanale sotto il limite, al contrario, il rischio di sviluppare obesità, ipertensione o depressione, soltanto per citarne alcune, risultava essere decisamente in aumento.

Attività fisica al parco
I benefici dell’attività fisica giornaliera (Depositphotos foto) – www.biomedicalcue.it

Le tempistiche e l’intensità suggerita per l’allenamento quotidiano

Al report stilato dall’Università dell’Iowa si affianca una meta-analisi attribuibile alla NIH (Scuola Norvegese di Scienze dello Sport), poi diffusa mediante pubblicazione sul British Journal of Sports Medicine. La NIH ha stabilito le modalità e le tempistiche più adeguate inerenti allo svolgimento di un’attività fisica in grado di comportare benefici per la salute, riducendo considerevolmente il rischio d’insorgenza di determinate patologie, comprendendo anche le 19 malattie croniche precedentemente citate.

All’interno dell’analisi viene esposto come, al fine di bilanciare dieci ore trascorse in puro stato di sedentarismo, sia sufficiente un periodo di attività moderata o maggiormente intensa pari a 30/40 minuti al giorno. Al contrario, per i soggetti che evitano la pratica sportiva pur restando seduti o sdraiati per almeno sei ore al giorno, avranno possibilità di sviluppare patologie gravi – specie a livello cardiaco – morire prematuramente del 12%-20%, rispetto a chi mantiene una posizione sedentaria per meno di quattro ore e ritaglia anche una minima parte della propria giornata per destinarla all’attività fisica.