I corsi di laurea in Medicina rientrano, almeno per quanto concerne l’ordinamento italiano, tra quelli ‘a numero programmato’, comunemente denominati anche ‘a numero chiuso’ (assieme ad Architettura e Scienze della Formazione primaria). In sintesi, vuol dire che tali insegnamenti non sono accessibili a tutti ma solo ad un determinato numero di studenti immatricolati, che varia in base ai posti messi ogni anno a disposizione dal Ministero dell’Istruzione.
I candidati vengono individuati per mezzo di un’apposita procedura di selezione, che consiste in un test di ammissione, in programma generalmente a settembre. Tempi e modalità di svolgimento vengono individuati direttamente dal dicastero di competenza per mezzo di un apposito decreto, pubblicato quasi sempre durante il mese di giugno. Le prove hanno luogo tra settembre e ottobre, in base alla calendarizzazione decisa direttamente dal Ministero. La preparazione per superare i test, però, comincia molto prima ed è importante che venga effettuata in maniera ottimale: in questo articolo vediamo qualche consiglio utile per affrontare con successo le prove di ammissione a Medicina e Chirurgia.
La cosa più importante da fare quando ci si prepara per sostenere un test come quello per l’ammissione ai corsi di Medicina è individuare le proprie lacune e organizzare lo studio per colmarle. A tale scopo, è bene anzitutto leggere il bando in cui sono indicate le materie oggetto della prova e il numero di quesiti previsti per ogni prova. In genere, una buona parte è riservata alle domande di logica e cultura generale. Poiché quest’ultima è una materia molto generica, non esiste un solo modo efficace per prepararsi: il consiglio è quello di affidarsi alle banche dati o rinfrescare alcune nozioni su libri di testo in uso nei licei mentre per i quiz di logica ci sono sia manuali che tool online utilizzabili per fare esercizio.
Esclusi i quesiti di cultura generale e ragionamento logico, i test di ammissione ai corsi di laurea di ambito medico infermieristico vertono su chimica, fisica e biologia. Naturalmente, il livello dei quesiti è congruente con la preparazione che può avere uno studente che abbia completato con successo gli studi superiori. In altre parole, non dovrebbero figurare temi che i candidati (almeno in teoria) non abbiano già affrontato.
Ciò nonostante, poiché si tratta di una grossa parte del test, è quantomeno consigliabile prepararsi in maniera adeguata, dando priorità allo studio o al ripasso di argomenti nei quali si è più carenti o meno sicuri. Un buon modo per aumentare o consolidare le proprie conoscenze nelle materie scientifiche è quello di rifare i test degli anni precedenti, sfruttando i tool messi a disposizione da portali specializzati, come quello dedicato ai quiz su medicina.
I test di ingresso si compongono di 60 quesiti ai quali è possibile rispondere in 100 minuti; ciò vuol dire che, per ogni domanda, il candidato ha a disposizione più di un minuto, un tempo più che sufficiente per leggere la domanda e individuare la risposta corretta. Ad ogni modo, va gestito in maniera strategica: a tale scopo, meglio dedicarsi prima ai quesiti che risultano più semplici o sui quali si hanno maggiori certezze. In tal modo si accumula un piccolo ‘tesoretto’ di tempo, da spendere nella risoluzione dei quesiti più ostici. La gestione del tempo è importante anche per evitare di andare nel panico qualora il tempo diminuisca e si abbiano ancora tanti quesiti da risolvere.
L’ultimo consiglio per affrontare al meglio i quiz di Medicina è non rispondere alle domande di cui non si conosce la risposta. Il motivo? Il sistema di valutazione dei test penalizza le risposte sbagliate, facendo così calare il punteggio complessivo. Se il margine di incertezza è troppo ampio, meglio lasciare il quesito irrisolto.