Nel 2016 L’Oréal ha introdotto un cerotto che misura l’esposizione al sole e notificare all’utente quando sta per scottarsi. Il cerotto cambia colore per avvertire del rischio di cancro. Più recente è invece l’adesivo da mettere sulle unghie, più discreto ma altrettanto funzionante. La L’Oréal ha infatti collaborato col designer Yves Béhar per creare questo piccolo sensore UV per aiutare le persone a controllare quanto tempo spendono sotto al sole. Forse sarebbe anche più facile convincere i bambini, dicendogli che quando lo sticker cambia colore devono mettersi per un po’ sotto all’ombrellone.
Comunque, se non vi piace l’idea di attaccarvi niente sul corpo, potreste provare dei sensori indossabili come Shade o Violet Plus wearable. Hanno la stessa funzionalità, ma si possono attaccare sui vestiti (o sul costume da bagno).
Un’immagine tipica di una spiaggia raffigura una mamma che punta gli occhi sul suo bambino in mare, come una sentinella. La tecnologia potrebbe aiutare i genitori a rilassarsi un po’ di più.
L’azienda Acquatic Safety Concepts ha introdotto iSwimband, un dispositivo che allerta lo smartphone a cui è associato se resta sott’acqua per più di 20 secondi. Se messo sulla testa di una persona, quindi, potrebbe avvertirci in caso di un’immersione potenzialmente pericolosa.
Siete in viaggio in una remota regione della Cina e vi fermate a mangiare da un’improbabile ristorante. E avete un’allergia alimentare. Come fare per non rischiare la salute?
Alcuni dispositivi restituiscono la serenità nel mangiare, grazie a sensori che riescono a percepire la presenza di diversi allergeni in pochi minuti.
Il Nima ne è un esempio. È molto maneggiabile e riesce a svelare la presenza di glutine in due minuti. Gli utenti americani che usano questo dispositivo hanno scoperto la presenza di glutine in, mediamente, 1 ristorante su 3, tra i ristoranti dichiarati gluten-free!
Mentre si viaggia ci si potrebbe scordare di bere abbastanza per restare abbastanza idratati. Forse potreste essere troppo impegnati nel rilassarvi sulla spiaggia o ad arrampicarvi sul K2, ma l’idratazione è essenziale, specialmente quando siamo tanto esposti al soli, al caldo e agli alcolici.
La soluzione più semplice è portarsi dietro una borraccia, ma la tecnologia potrebbe venire in aiuto. LVL è un braccialetto che misura l’idratazione, battito cardiaco e le attività svolte. Questo particolare fitband ti allerta in tempo reale di quanta acqua hai bisogno con esattezza, misurando la quantità d’acqua presente nel sangue attraverso la luce a infrarossi.
Siete in campeggio a rilassarvi tra la natura, quando vi accorgerete di avere un sospettoso rush cutaneo. La Telemedicina può fare al caso vostro, perché vi permette di rilevare un problema alla pelle attraverso il vostro smartphone. Basterà inviare una foto della zona interessata al dermatologo che, da remoto, la analizzerà. Esistono diversi servizi di teledermatologia: iDoc24, SkinMDnow, Direct Dermatology, Zwivel, FirstDerm, Spruce. Questi sono tutti servizi che permettono ai pazienti di connettersi con un dermatologo per un consulto online.
Le app medicali possono essere particolarmente utili nel momento in cui, quando siamo in vacanza, diventa più difficile trovare un medico. Esistono alcune applicazioni per smartphone, come Ada Health, Babylon Healt o Your.MD che forniscono informazioni basate sui sintomi e una inesauribile conoscenza medica di base.
Altre applicazioni, forse ancora più utili, permettono di trovare pronto soccorsi, farmacie e ospedali nei nostri dintorni.