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Comportamento, se ti è mancata questa figura genitoriale hai sviluppato una serie di tratti tipici | Ecco i più problematici, non li conosci nemmeno tu

Genitori

Genitori con figlio piccolo (Pixabay Foto) - www.biomedicalcue.it

Comportamento: l’assenza di una figura genitoriale influenza la personalità, ecco i tratti caratteristici più complessi da gestire.

Hai mai pensato a quanto i genitori ci plasmino, nel bene e nel male? E non intendo solo con le regole o l’educazione, ma proprio con tutto quello che succede in famiglia. Anche le piccole cose contano: un sorriso, una frase detta di sfuggita o, al contrario, un silenzio troppo lungo. Sono quelle cose che, senza rendercene conto, si fissano dentro di noi e diventano parte di quello che siamo.

Ogni famiglia è un mondo a sé, con le sue regole, i suoi difetti e – diciamolo – le sue stranezze. E non esiste il manuale perfetto per fare il genitore. Però, c’è una cosa che è certa: il modo in cui mamma e papà ci trattano, e anche il loro rapporto tra di loro, ha un impatto enorme. Perché sì, tutto quello che succede in casa – anche quello che non ci riguarda direttamente – ci insegna qualcosa su come funzionano le relazioni, l’amore, il rispetto… o su cosa manca.

E quante volte ti sei chiesto: “Perché mi sento così?” Magari una tua insicurezza o un certo modo di reagire arriva proprio da lì, da quelle dinamiche familiari a cui non hai mai dato peso. I genitori sono il nostro primo specchio: il modo in cui ci vedono e si relazionano con noi ci insegna a vedere noi stessi. È un po’ inquietante, no? Eppure, è così che funziona.

Poi, certo, non tutte le famiglie sono complete. A volte manca una figura importante, per mille motivi. E quella mancanza non è solo un vuoto fisico, ma diventa anche un peso emotivo. Non c’è modo di evitarlo: quando uno dei due genitori è assente, qualcosa cambia, e spesso quel cambiamento resta con noi anche da adulti.

Cosa succede quando manca una figura genitoriale

Crescere senza uno dei due genitori, specialmente senza il padre, lascia un segno profondo. Non parlo solo dell’assenza fisica, ma anche di quei padri che, pur essendoci, sono emotivamente distanti. La loro mancanza si riflette spesso in insicurezze o in un bisogno costante di sentirsi accettati dagli altri. È come avere un buco da qualche parte dentro di te, un qualcosa che cerchi continuamente di riempire.

Molti si portano dietro emozioni pesanti, come rabbia o tristezza, che spesso non riescono nemmeno a identificare. Sono sentimenti che nascono lì, in quel vuoto, e che crescendo si trasformano. A volte diventano un filtro che condiziona le relazioni, altre volte esplodono in comportamenti eccessivi, nel tentativo di colmare quel bisogno mai soddisfatto.

Padre e figlio
Padre e figlio (Pixabay Foto) – www.biomedicalcue.it

Come cambia il carattere in assenza di un genitore

Una delle conseguenze più comuni è una sorta di fragilità interiore, quella sensazione di non sentirsi mai abbastanza. C’è chi cerca conferme ovunque, inseguendo relazioni tossiche o tentando di compiacere tutti. E poi c’è chi, per difendersi, diventa duro, quasi insensibile, per non rischiare di essere ferito di nuovo.

E non finisce qui: la paura dell’abbandono può fare brutti scherzi. Può spingerti a stringerti troppo agli altri o, al contrario, a tenere sempre una certa distanza, per paura di essere lasciato. E le emozioni? Spesso diventano un caos ingestibile, portando a reazioni impulsive o comportamenti fuori controllo. Ma sai una cosa? Capire da dove arrivano questi meccanismi è il primo passo per affrontarli e, pian piano, superarli.