Come funziona?

Coronavirus e referendum: votare in sicurezza

Il 20 e 21 settembre i cittadini italiani sono chiamati a votare per il Referendum Costituzionale relativo al taglio dei parlamentari. In 6 regioni a statuto ordinario e in una a statuto speciale, invece, si voterà per le elezioni regionali e in 962 comuni si avranno le amministrative. Quindi nei vari seggi, dal nord al sud dello stivale, vi sarà un gran via vai di elettori e, considerata l’emergenza coronavirus sarà essenziale seguire alcune semplici norme per poter votare in sicurezza. Sul sito del Ministero della Salute sono riportate tutte le misure anti-coronavirus che verranno adottate per votare in sicurezza, sia per i comuni elettori, sia per coloro i quali sono attualmente affetti da coronavirus, o sono in trattamento domiciliare o in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario (persone sintomatiche per le quali non vi è accertamento di positività al coronavirus oppure persone positive che non necessitano di alcun trattamento).

Le norme anti-coronavirus per votare in sicurezza

In questo periodo la prudenza non è mai troppa e considerando l’avanzare dei casi giornalieri, è opportuno non abbassare la guardia. Non saranno adottati stratagemmi particolari, ma si continuerà sulla linea adottata sin’ora: distanziamento sociale, utilizzo di dispositivi di protezione, disinfezione frequente delle mani e percorsi separati di entrata e di uscita, per evitare che i due flussi si incrocino. Saranno inoltre previste aree di sosta esterna per evitare assembramenti all’interno dei seggi e quindi contingentare il numero dei presenti, affinché si limiti la diffusione del coronavirus e si riesca a votare in sicurezza.

Norme adottate per i votanti in seggio

Le zone comuni dell’edificio saranno opportunamente pulite e disinfettate prima dell’inizio delle votazioni e alla fine delle giornate in cui si vota, in particolare i bagni potranno essere detersi più volte al giorno. Inoltre, nonostante il contagio da superfici sia altamente improbabile, i banchi d’appoggio per segnare la scheda elettorale potranno essere sottoposti a detersione più volte al giorno. Come sappiamo, è importante disinfettare le mani con soluzioni idroalcoliche, essendo uno dei maggiori veicoli del coronavirus, evitando comunque di portarle al viso, occhi o bocca. I dispenser di gel idroalcolico, per evitare la diffusione del coronavirus e votare in sicurezza, saranno presenti all’ingresso della struttura in cui si voterà e all’interno della stanza adibita a seggio. Sarà necessario disinfettarsi le mani all’entrata dell’edificio e poi una volta entrati al seggio, di fronte agli scrutinatori. Una volta che l’elettore avrà terminato l’operazione di votazione, sarà opportuno che si disinfetti nuovamente le mani. Ciascuna persona presente all’interno dell’edificio dovrà indossare una mascherina chirurgica o, in alternativa una FFP2 o FFP3 per un massimo di 4/6 ore. L’unico momento in cui l’elettore deve togliere la mascherina è quello in cui avviene il riconoscimento, quindi, questione di pochi secondi, e bisogna che mantenga una distanza dai componenti del seggio di almeno due metri. La scelta degli edifici in cui si voterà non è casuale, ma è fondamentale che vi sia spazio sufficiente a garantire la distanza di almeno un metro tra una persona ed un’altra, e che vi siano finestre per arieggiare correttamente gli spazi, così da limitare eventuali contagi di coronavirus e votare in sicurezza. Gli elettori non saranno sottoposti al controllo della temperatura, pur essendo obbligatorio non averla superiore ai 37.5°C e resta comunque necessario non aver avuto contatti con casi covid negli ultimi 15 giorni, o essere in quarantena.

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Votare se si è affetti da covid o in quarantena

Il decreto legge del 14 agosto e la circolare del Ministero della Salute dell’ 11 settembre 2020 assicurano la possibilità di voto anche a soggetti sottoposti a trattamento domiciliare, quarantena, o in isolamento fiduciario. Il soggetto votante che si trovi presso il proprio domicilio, potrà votare direttamente a casa, assumendo opportuni comportamenti. I suddetti elettori devono far pervenire al sindaco del comune, in un periodo compreso tra il decimo e il quinto giorno antecedente quello della votazione:

  • – una dichiarazione che attesti la volontà di esprimere il voto presso il proprio domicilio;
  • – un certificato che attesti le condizioni dell’elettore.

Il sindaco del comune, poi, sulla base delle richieste pervenute, provvede a pianificare ed organizzare il supporto tecnico-operativo a disposizione dei seggi per la raccolta del voto domiciliare. Sia l’elettore che l’operatore dovranno in ogni momento indossare una mascherina, in particolare il personale di seggio ha l’obbligo di indossare una FP2 o FFP3. Inoltre l’operatore avrà un camice o grembiule monouso e una protezione per gli occhi (es. visiera). Una volta tolte le protezioni, è necessario effettuare accurata igiene delle mani con soluzione idroalcolica. La scheda, dopo la votazione, sarà depositata in un’apposita busta, le matite vanno cambiate o adeguatamente disinfettate dopo ogni utilizzo. Per quanto riguarda la raccolta del voto nei reparti Covid, valgono le raccomandazioni rivolte alla raccolta a domicilio, con ulteriori eventuali accorgimenti che saranno indicati dal personale sanitario a questi preposto.

Le presenti norme si rendono necessarie affinché venga garantito, durante l’emergenza coronavirus, il diritto di votare in totale sicurezza.

Published by
Antonella Barone