Riconoscere i primi sintomi dell’infezione da SARS-CoV-2 è fondamentale per intercettare un possibile contagio e per prevenire la diffusione del virus ,ma spesso tale compito può rivelarsi arduo vista la somiglianza del quadro sintomatologico del Covid-19 con quello che caratterizza diverse patologie influenzali. In realtà nel caso del nuovo coronavirus esiste un ordine preciso in cui si manifestano i sintomi. A stabilirlo è uno studio effettuato dalla University of Southern California, pubblicato sulla rivista Frontiers in Public Health, che ha dimostrato l’esistenza di una sequenza cronologica precisa nella manifestazione dei sintomi da SARS-CoV-2, che differisce dall’ordine tipico evidenziatosi in altre patologie quali SARS e MERS, ma soprattutto dalla classica influenza stagionale.
Grazie al contributo dell’OMS,gli studiosi hanno potuto condurre le ricerche su campione molto vasto comprendente circa 55mila pazienti affette da Covid-19, 150 pazienti da SARS del Canada, 45 pazienti da MERS della Corea del Sud, e migliaia di persone colpite da influenze stagionali negli anni scorsi. Sul campione complessivo, per ogni patologia, è stata riscostruita la catena della sintomatologia, riuscendo ad evidenziare l’ordine più frequente emerso da questo studio.
“L’ordine con cui si presentano i sintomi è importante – spiega uno degli autori Joseph Larsen -Conoscendo la progressione di ogni malattia i medici possono individuare precocemente se una persona ha con più probabilità il Covid-19 o un’altra patologia, prendendo decisioni migliori sul trattamento”.
Facendo un primo confronto tra Covid-19 SARS e MERS, il sintomo iniziale più probabile nelle 3 malattie è la febbre,seguita dalla tosse e da dolori muscolari.A questo punto si evidenzia un’importante differenza in quanto nel COVID19 il tratto gastrointestinale superiore (con la comparsa dei sintomi di nausea e vomito) sembra essere colpito prima del tratto gastrointestinale inferiore (con la comparsa di diarrea) e ciò si verifica con ordine invertito nella MERS e nella SARS. Per quanto riguarda l’influenza, essa ha un esordio diverso in quanto inizia più spesso con tosse, seguita dalla comparsa di febbre.
I ricercatori hanno dimostrato che anche in presenza di manifestazioni cliniche secondarie, come mal di gola, mal di testa o spossatezza, la sequenza dei sintomi principali rimane il più delle volte inalterata. Ciò significa che c’è un’alta probabilità che la febbre compaia per prima, confermando tra l’altro l’importanza di misurare la temperatura corporea per contenere la diffusione del coronavirus.
Gli autori dello studio hanno precisato che il loro modello non va inteso come un metodo diagnostico vero e prorpio, ma può essere d’aiuto per decidere ad esempio di isolarsi preventivamente in attesa di uno screening che chiarisca un’eventuale positività, dunque uno strumento utile per contenere la diffusione dei contagi.