Dalla dichiarazione del presidente americano che la pandemia di Covid19 è terminata, molti esperti sanitari hanno risposto all’affermazione di Biden con alcune analisi attuali sul virus. Il presidente ha annunciato domenica 18 settembre la conclusione della pandemia in un’intervista, nonostante molti paesi stiano combattendo tutt’ora con questa emergenza sanitaria.
Qui di seguito alcune delle parole del presidente: “c’è ancora un problema con il Covid19, ci stiamo ancora lavorando molto, ma la pandemia è finita. Nessuno indossa le mascherine, tutti sembrano essere in buona salute e, quindi, penso che la situazione stia cambiando.” Un’istantanea dei recenti dati statunitensi mostra che ci sono stati più di 2 milioni di casi confermati di Covid19 e circa 12.700 decessi dovuti al virus in tutto il paese negli ultimi 28 giorni. Dall’inizio della pandemia, più di 1 milione di persone sono morte a livello nazionale.
La preside della School of Public Health della Brown University, la dottoressa Megan Ranney, non è d’accordo con l’affermazione del presidente secondo cui la pandemia sia conclusa e fa riferimento ai recenti conteggi e ai numerosi morti. Megan ha scritto su Twitter: “La pandemia è DIVERSA? Certo.” Secondo l’esperta la situazione è mutata perché ci sono vaccini e immunità indotta dalle infezioni, sono disponibili dei nuovi trattamenti e dei test di rilevazione più rapidi ed affidabili. Rispetto ad inizio pandemia il tasso di mortalità si è abbassato e per questa ragione, secondo la dottoressa, la pandemia ai nostri occhi ora sembra diversa.
In un altro tweet postato dal dottor Eric Feigl-Ding, un epidemiologo ed economista sanitario, si legge: “con tutto il rispetto, @JoeBiden – ti sbagli. La pandemia non è finita”: Il dottore ha nominato i morti nell’ultima settimana: quasi 3.000 americani. Questo definisce la situazione attuale come un 11 settembre settimanale e si distacca dal pensiero del presidente americano.
Il dottor Eric Topol, cardiologo e direttore dello Scripps Research Translational Institute, ha scritto su Twitter: “ricordate quando la pandemia è finita nel giugno 2021, quando eravamo scesi a <12.000 (numero reale) casi confermati al giorno ed era stata dichiarata l’indipendenza? Poi è arrivato Delta. E poi Omicron BA.1, BA.2, BA.2.12.1, BA.5“. L’esperto sembra ribadire di stare in allerta e non dire affrettatamente che la grave situazione sanitaria è terminata.
Alla domanda sul futuro del Covid19 e della pandemia, il dottor William Gruber, vicepresidente senior di Pfizer Vaccine Clinical Research and Development, ha detto in un’intervista del 12 settembre che nessuno può prevedere il futuro, ma che con il mutare del virus si sono notati sempre meno ricoveri. Il dottore è ottimista sul fatto che in futuro vedremo il Covid19 come un’influenza.
Biden afferma che la pandemia è terminata, ma cos’è una pandemia? Questo termine ormai è diventato d’uso comune da anni. Ci sono diverse definizioni simili di pandemia che enfatizzano un dettaglio in particolare: è un evento globale. La Columbia University definisce una pandemia come un evento “attraverso i confini internazionali”. Per la National Library Meducine: “una vera pandemia si verifica quando la trasmissione quasi simultanea avviene in tutto il mondo”.
Dunque, attualmente, innumerevoli esperti si trovano contro il pensiero del presidente ed invitano la popolazione a non abbassare la guardia; questo per evitare possibili ripercussioni e ricadute sul servizio sanitario. D’altro canto in Italia, o meglio in Europa, la situazione Covid19 risulta diversa rispetto al panorama americano.