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Crisi del Sistema Sanitario Nazionale: carenza di 100 mila posti letto e 11 mila medici

Il Sistema Sanitario Nazionale italiano è attualmente in una situazione che possiamo ormai chiamare “di emergenza”, con una significativa carenza di risorse umane e materiali. Le statistiche sono allarmanti: mancano 100.000 posti letto di degenza ordinaria e 11.000 medici, evidenziando una crisi sistemica che minaccia l’efficacia del sistema sanitario nazionale.

Declino dei servizi e delle infrastrutture del Sistema Sanitario Nazionale

Negli ultimi dieci anni, la chiusura di 95 ospedali ha contribuito a una riduzione del 9% nel numero totale di nosocomi, con una diminuzione particolarmente significativa negli ospedali pubblici. L’emergenza Covid-19 ha accelerato questa tendenza, con un taglio di 32.508 posti letto tra il 2020 e il 2022. Questa carenza si riflette in liste d’attesa estese e in un accesso limitato alle cure mediche essenziali, compromettendo così il rispetto dell’articolo 32 della Costituzione italiana, che garantisce il diritto alla salute.

La fuga dei talenti medici

L’età media dei medici italiani è in aumento, con oltre la metà che supera i 55 anni. Entro il 2025, si prevede che 29.000 medici andranno in pensione, senza che vi sia un adeguato ricambio generazionale. Inoltre, tra il 2019 e il 2022, circa 11.000 medici hanno lasciato le strutture pubbliche, spesso attratti da migliori condizioni di lavoro e salari più elevati all’estero. Le società scientifiche sollecitano aumenti salariali significativi e l’adozione di misure per rendere più attraenti le specializzazioni meno popolari.

Riforme educative e organizzative, investimenti e priorità finanziarie per il Sistema Sanitario Nazionale

Per contrastare la carenza di medici, le società scientifiche propongono di eliminare il numero chiuso nei percorsi di formazione medica, favorendo invece un accesso basato su una programmazione attenta e realistica delle necessità sanitarie. Suggeriscono anche l’introduzione di nuove figure professionali come l’infermiere di ricerca e il data manager, essenziali per modernizzare il sistema sanitario italiano attraverso l’integrazione di tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale.

Il finanziamento del Fondo sanitario nazionale è aumentato in termini assoluti ma diminuito in percentuale del PIL, con una erodizione significativa a causa dell’inflazione. Le risorse sono spesso destinate a coprire incrementi salariali minimi, insufficienti per fermare l’esodo dei medici. Le società scientifiche evidenziano la necessità di un aumento sostanziale dei finanziamenti per rafforzare i livelli essenziali di assistenza e garantire l’equità nell’accesso alle cure mediche.

Verso una soluzione sostenibile

Per rispondere a queste sfide, è fondamentale che il governo italiano adotti una grande riforma strutturale che riconsideri e potenzi il sistema sanitario in linea con gli standard europei. Solo con un impegno concreto e risorse adeguate sarà possibile garantire un servizio sanitario equo e sostenibile per tutti i cittadini italiani.

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Redazione