Cristoforo Colombo non era italiano? Emerse nuove teorie (non ancora verificate dalla comunità scientifica) sulle sue origini
Siamo davvero sicuri che Cristoforo Colombo fosse italiano? Le ultime ricerche scientifiche danno una risposta definitiva.
Cristoforo Colombo è una delle figure più emblematiche della storia mondiale, celebrato per aver raggiunto per primo il Nuovo Mondo e aver aperto le porte all’espansione europea nelle Americhe. Tuttavia, una recente indagine genetica ha messo in discussione le convinzioni consolidate sulla sua origine.
Un’analisi durata vent’anni sui resti di Colombo ha rivelato che potrebbe non essere stato genovese, come comunemente creduto. Questo sorprendente risultato non solo capovolge secoli di speculazioni, ma anche solleva questioni intriganti sul legame tra Colombo e la monarchia spagnola che lo sostenne nei suoi viaggi.
La scoperta genetica che capovolge la storia
L’indagine, condotta da José Antonio Lorente, esperto di medicina legale presso l’Università di Granada, ha analizzato il DNA di Cristoforo Colombo e dei suoi discendenti, compreso suo figlio Fernando Colón. Il risultato più eclatante è stato che il DNA mitocondriale e il cromosoma Y di Fernando mostrano tracce compatibili con un’origine ebraica. Lorente ha spiegato che sebbene non sia possibile stabilire con certezza il luogo di nascita di Colombo, il DNA indica che potrebbe provenire dalla regione mediterranea spagnola, o dalle isole Baleari, che facevano parte della Corona di Aragona all’epoca.
Questa scoperta è di grande importanza non solo per i dettagli biografici di Colombo, ma anche per il contesto storico in cui operava. Nel 1492, lo stesso anno in cui Colombo raggiunse le Americhe, i sovrani spagnoli Ferdinando e Isabella espulsero gli ebrei dalla Spagna con l’editto di Alhambra. Se Colombo fosse stato effettivamente ebreo, la sua identità avrebbe potuto rappresentare un’importante ironia storica, dato che i suoi mecenati espellevano la comunità ebraica mentre finanziavano la sua impresa.
Un uomo con origini nascoste
Colombo potrebbe aver nascosto la sua identità ebraica per proteggersi dalle persecuzioni dell’Inquisizione. L’espulsione degli ebrei dalla Spagna nel 1492 segnò la fine di una lunga storia di persecuzioni e conversioni forzate. Molti ebrei, noti come “conversos”, si convertirono al cattolicesimo per evitare l’esilio o la morte. Se Colombo fosse stato uno di loro, questo potrebbe spiegare perché ci sono così poche tracce evidenti delle sue origini ebraiche nella sua vita pubblica.
Secondo Lorente, il DNA analizzato non è sufficiente per individuare con precisione la provenienza esatta di Colombo, ma è improbabile che fosse nato a Genova, come sostenuto dalla storiografia tradizionale. Nel XV secolo, la presenza ebraica in Italia, e in particolare a Genova, era ridotta, rendendo meno probabile che Colombo provenisse da quella città. L’ipotesi che Colombo fosse francese o siciliano è stata scartata, restringendo il campo di ricerca all’area mediterranea spagnola.
Le implicazioni storiche della scoperta
Le conclusioni di Lorente non sono state accolte senza controversie. Alcuni scienziati hanno espresso perplessità riguardo alla metodologia e alla pubblicazione dei risultati. Antonio Alonso, genetista ed ex direttore dell’Istituto nazionale di tossicologia e scienze forensi della Spagna, ha criticato il fatto che i risultati siano stati presentati al pubblico attraverso un documentario televisivo senza essere stati sottoposti alla revisione paritaria da parte della comunità scientifica. In ambito accademico, la prassi comune prevede che le scoperte siano pubblicate su riviste scientifiche, dove possano essere valutate da esperti indipendenti.
Nonostante le critiche, Lorente ha difeso il suo lavoro, sottolineando che l’indagine su Colombo è ancora in corso e che i risultati completi saranno pubblicati quando tutte le analisi saranno completate.
Un ebreo all’ombra della Spagna cattolica
Se la teoria che Colombo fosse di origine ebraica si rivelasse corretta, ciò rappresenterebbe una notevole ironia storica. Il suo successo nell’aprire la strada all’impero spagnolo, che divenne uno dei più potenti al mondo grazie alle ricchezze del Nuovo Mondo, si intreccerebbe con l’espulsione degli ebrei dal regno da parte dei sovrani cattolici che lo sostennero. Mentre la Spagna prosperava dalle sue conquiste, la comunità ebraica spagnola, conosciuta come sefardita, subiva una delle più grandi tragedie della sua storia.
Nel 2015, la Spagna ha cercato di fare ammenda per l’espulsione degli ebrei, offrendo la cittadinanza ai discendenti degli ebrei sefarditi espulsi. Più di 132.000 persone hanno richiesto la cittadinanza prima che l’offerta scadesse nel 2019, molte delle quali provenienti da paesi dell’America Latina, il continente scoperto da Colombo.