Per contrastare la morte cardiaca improvvisa arriva il defibrillatore indossabile Jewel
Ogni anno negli Stati Uniti 325.000 persone muoiono per arresto cardiaco improvviso. È da questo dato allarmante che è partito Uday Kumar, presidente e CEO di Element Science, un’azienda di San Francisco focalizzata sullo sviluppo di dispositivi indossabili che possano cambiare la vita delle persone. Il primo dispositivo medico che la compagnia sta realizzando non sarebbe solo in grado di cambiare la vita ma di salvarla: si tratta infatti di un defibrillatore cardioversore indossabile di ultimissima generazione.
La morte cardiaca improvvisa
La morte cardiaca improvvisa è dovuta a un’aritmia che provoca un’inaspettata cessazione dell’attività di pompa del cuore. Dopo l’arresto cardiaco subentra l’arresto circolatorio, la perdita di coscienza e l’arresto respiratorio, seguiti da danni neuronali irreversibili, dovuti alla mancata ossigenazione del cervello. È una condizione di emergenza che deve essere trattata tempestivamente con l’unica terapia efficace in questi casi, ossia la defibrillazione delle cellule cardiache.
La principale causa della morte cardiaca improvvisa è la fibrillazione ventricolare, una forma di aritmia che comporta una contrazione caotica, rapida e priva di efficacia delle fibre muscolari che costituiscono i ventricoli.
La defibrillazione consiste in una scarica di corrente elettrica che, scorrendo attraverso le cellule cardiache, è in grado di ripristinare una contrazione corretta e funzionale, in modo che il cuore riacquisisca la sua capacità di pompare il sangue.
Negli USA ogni giorno muoiono circa 1.200 persone per questa condizione patologica, tra cui anche molti giovani. In Italia i dati non sono più rassicuranti: nel nostro paese si verificano ogni anno 60.000 decessi imputabili alla morte cardiaca improvvisa, che rappresenta la principale causa di morte a livello mondiale.
All’interno di questo quadro potrebbe un defibrillatore indossabile fare davvero la differenza? Considerando che il tempo utile per defibrillare un soggetto è di soli 5-8 minuti la risposta è decisamente sì.
Il defibrillatore indossabile Jewel di Element Science
I tre scopi strettamente concatenati di un defibrillatore cardioversore indossabile sono: il monitoraggio continuo del ritmo cardiaco e di eventuali aritmie, il rilevamento di un arresto cardiaco e l’erogazione automatica e immediata di una scarica elettrica. Per fare ciò il dispositivo deve essere indossato in qualsiasi momento della giornata. Element Science ha sviluppato il suo defibrillatore indossabile Jewel in modo che esso sia poco ingombrante, leggero, discreto e impermeabile così da poter essere indossato ininterrottamente, anche mentre si dorme o si fa la doccia.
Il dispositivo è costituito da due placche dotate di un cerotto, che vengono posizionate una sul petto e l’altra nell’area delle costole inferiori sinistre. Entrambe le placche presentano sia degli elettrodi per rilevare l’attività cardiaca, sia gli elettrodi per la defibrillazione. La posizione delle placche è la stessa in cui vengono posizionati gli elettrodi nella defibrillazione esterna comune, in modo da garantire il passaggio di corrente attraverso il cuore.
La situazione attuale e gli sviluppi futuri di Jewel
Element Science ha ricevuto un investimento di 145.6 milioni di dollari, con cui è intenzionata a far partire i test clinici del dispositivo e cominciare il lancio commerciale. L’obiettivo primario sarà quello di fornire un sistema terapeutico efficace ai soggetti più predisposti alla morte cardiaca improvvisa, che sono i pazienti che hanno subito interventi al cuore, circa 500.000 ogni anni negli USA. Il defibrillatore indossabile vorrebbe essere un aiuto cruciale nel periodo di transizione dall’ospedale al ritorno a casa.
[bquote by=”Uday Kumar” other=”Presidente e CEO di Element Science”] “Il nostro dispositivo indossabile digitale di ultima generazione è un passo avanti unico nell’assistenza sanitaria digitale personalizzata, basato su anni di estesa ricerca e di test.” [/bquote]
Sono già molte le strategie studiate per fare fronte alla fibrillazione atriale, come la mappa virtuale OPTIMA. Un sistema che sia in grado di contrastare la fibrillazione ventricolare potrebbe davvero rappresentare la differenza tra la vita e la morte di migliaia di persone.