Demenza fronto temporale: conferma per Bruce Wills
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A meno di un anno di distanza dalla diagnosi di afasia, la famiglia dell’attore rende nota l’ulteriore e precisa diagnosi della malattia che ha colpito Bruca Wills: demenza fronto temporale. Che cos’è e come si manifesta questa malattia?
Che cos’è la demenza fronto temporale?
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La demenza fronto temporale è una malattia scoperta per la prima volta da Pick nel 1892 ed ha subito numerosi cambiamenti nella nomenclatura e negli schemi di categorizzazione. Attualmente, con il termine “demenza fronto temporale” indichiamo una malattia che colpisce principalmente la parte frontale e laterale del cervello.
Le conseguenze di questa malattia sono un’anomalia del comportamento, della personalità, del linguaggio e del movimento. A differenza delle altre demenze, che colpiscono generalmente persone di oltre 65
anni di età, la demenza fronto temporale tende a manifestarsi in persone più giovani. Per quanto riguarda, invece, il progredire della condizione patologica, anche la demenza fronto temporale diventa più grave con il passare del tempo.
Sintomi
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La demenza fronte temporale si presenta con diversi sintomi che possono non essere presenti tutti insieme e la gravità può variare da persona a persona. Il progredire della malattia rende sempre più difficile le normali attività quotidiane fino alla perdita dell’autosufficienza.
I principali sintomi possono includere:
- cambiamenti nella personalità e nel comportamento: comparsa di apatia, comportamenti impulsivi o socialmente inappropriati, egoismo o incapacità di mostrare interesse per i sentimenti altrui, trascuratezza dell’igiene personale, comportamenti ossessivamente ripetitivi, eccessi nell’alimentazione
- cambiamenti progressivi del linguaggio: le regioni frontali e temporali colpite sono responsabili del controllo del linguaggio e del comportamento. Il soggetto, pertanto, inizia a mostrare difficoltà nel parlare, nel pronunciare correttamente una parola e difficoltà nel comporre una frase corretta. Inoltre, compare anche la difficoltà nel comprendere le frasi udito o lette
- problemi con le abilità mentali: il soggetto tende a distrarsi facilmente e ad avere difficoltà nella pianificazione e nell’organizzazione delle attività giornaliere
- disturbi della memoria: anche se a differenza delle altre demenze, tendono ad insorgere più tardi
- problemi muscolari: il progredire della malattia è responsabile, come detto, della perdita da parte del soggetto dell’autosufficienza. Infatti, si verifica rigidità e lentezza nei movimenti, perdita del controllo della vescica o dell’intestino, debolezza muscolare e difficoltà nella deglutizione.
Patogenesi della malattia
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La demenza fronto temporale è causata da un accumulo anomalo di proteine difettose all’interno delle cellule del cervello. Tutto ciò, comporta un danneggiamento delle cellule e di conseguenza, ne impedisce il loro corretto funzionamento.
Nonostante i numerosi studi, la causa principale dell’accumulo di proteine non è stata ancora compresa del tutto, ma sembrerebbe essere legata ad un’alterazione dei geni. Inoltre, la predisposizione genetica gioca un ruolo molto importante; circa una persona su tre affetta da demenza fronto temporale ha altri casi di demenza nella propria famiglia.
Diagnosi
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Se dovessero presentarsi uno o più sintomi è bene rivolgersi da uno specialista per procedere con esami volti a chiarire la situazione. In realtà, non esiste un singolo test per accertare la demenza fronto temporale, ma è necessario svolgere un insieme di esami per delineare un preciso quadro clinico.
- Valutazione dei sintomi: il medico eseguirà la visita del paziente con la presenza anche dei familiari i quali, se necessario, descriveranno i disturbi del soggetto.
- Valutazione delle abilità mentali: si effettua un esame che consiste nell’esecuzione di alcune semplici attività e nella risposta ad una serie di domande
- Indagini strumentali al cervello: per identificare le parti del cervello danneggiate si procede con una risonanza magnetica o una TAC
- Prelievo lombare: per analizzare il fluido spinale e può essere utile per distinguere la demenza fronto-temporale da altri tipi di demenze
- Esami del sangue: per escludere malattie che causano disturbi simili a quelli della demenza
Trattamenti
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Ad oggi non ci sono farmaci specifici per trattare la demenza fronto temporale, ma i trattamenti hanno principalmente lo scopo di controllare i sintomi. Parliamo, infatti, di:
- Farmaci che controllano maggiormente i disturbi del comportamento
- Attività occupazionali, terapie del linguaggio: si tenta di rallentare gli effetti della malattia sulle attività quotidiane e sulla comunicazione
- Fisioterapia