La depressione è una patologia sempre più diffusa al giorno d’oggi. Non si tratta semplicemente di sentirsi tristi per un periodo di tempo limitato: ci riferiamo a uno stato d’animo costante, contraddistinto da un profondo abbattimento, che arriva a condizionare in negativo le giornate dall’inizio alla fine.
Chi soffre di questa problematica tende ad isolarsi, perde interesse per le relazioni sociali e per le normali attività quotidiane. Diminuisce il piacere dello stare con gli altri, nonché il rendimento sul lavoro e la capacità di concentrazione.
Nelle prossime righe andremo ad analizzare i sintomi, le cause e i rimedi per la depressione. Un consiglio è quello di non esitare a chiedere aiuto ad un esperto se si notano delle avvisaglie: per curare la depressione serve un bravo psicologo, che si soffermerà sul vissuto emotivo del paziente mettendo in luce le radici del disturbo.
Vi sono vari campanelli d’allarme che mettono in evidenza il pericolo di depressione.
Come già detto, uno dei segnali è l’orientamento alla solitudine: il tono dell’umore è così basso che non si ha voglia di frequentare le altre persone, anche quelle più care. L’evitamento si associa all’apatia, alla rinuncia agli hobby e alle uscite, a continue lamentele, a una stanchezza fisica e mentale che sembra non passare mai.
Chi è colpito dalla depressione ha regolari pensieri di morte, nei casi più gravi giunge a meditare il suicidio. Non sono rare le circostanze in cui la tristezza si alterna a una strana euforia, quasi come se l’organismo avesse una reazione fisiologica di opposizione.
A volte si verifica insonnia, altre volte ipersonnia. C’è chi percepisce le proprie membra come pesanti, chi invece è iperattivo prima di sprofondare nella malinconia. Alcune manifestazioni sono basilari e abbastanza comuni, altre si differenziano a seconda della situazione.
L’elenco dei sintomi comprende anche la mancanza di desiderio sessuale, la nausea, la sudorazione eccessiva, la difficoltà di memoria, l’aumento rapido di peso o al contrario un celere dimagrimento senza dieta. È opportuno contattare un terapeuta non appena ci si rende conto di simili spie, soprattutto se si combinano tra loro.
Ma quali sono le cause della depressione?
Ancora oggi vi sono numerosi studi al riguardo: sembra, comunque, che vi sia una vera e propria unione di fattori biologici, psicologici, sociali e genetici. Spieghiamoci meglio.
L’elemento biologico corrisponde ad alterazioni delle attività degli ormoni e dei neurotrasmettitori: per esempio una riduzione dei livelli di serotonina. Quello psicologico può essere connesso ad eventi traumatici, separazioni, lutti, ma anche ad ostacoli più leggeri che però sembrano insormontabili.
La depressione può avere anche un’origine socio-ambientale: un contesto familiare complicato, un giro di amicizie sbagliato, ecc. Spesso contribuisce la genetica, in quanto alcune persone sono più predisposte di altre alla depressione per ragioni ereditarie. Capita che ci siano più casi di questa patologia all’interno del medesimo nucleo familiare.
Come già sottolineato, per la cura della depressione è importante rivolgersi ad un professionista: uno psicologo o uno psicoterapeuta che sappia elaborare una strategia su misura per accompagnare il paziente verso la guarigione.
Vi sono anche centri appositi per il trattamento della depressione presso i quali si svolgono sedute singole e di gruppo. Può essere utile confrontarsi con altri individui che hanno lo stesso problema, anche se questo approccio è consigliabile solo in determinate circostanze.
Il terapeuta fornisce gli strumenti per riprendere i comportamenti di prima, i passatempi abbandonati e così via. Grazie alla psicoterapia si apprende come assumere atteggiamenti più razionali e come conferire un maggiore equilibrio alla propria psiche.
Si possono utilizzare diverse tecniche, da quella cognitivo-comportamentale alla psicologia dei costrutti personali fino all’ipnosi. È lo specialista a decidere quale metodo sia più adeguato alla situazione.
Un altro obiettivo è capire le ragioni che hanno portato alla depressione, trovare le radici del disturbo ed estirparle. Il tutto abbinato ad una graduale rimozione dei pensieri negativi e dell’ipercriticismo che caratterizza spesso questo disturbo.
Il Dott. Michele Canil ha una lunga esperienza nella cura della depressione: egli lavora a Treviso come psicologo e psicoterapeuta ed ha alle spalle una marcata formazione teorica e pratica.
Il Dottor Canil ha dimostrato di essere in grado di fronteggiare anche casi molto complessi: è stato, ad esempio, Psicologo dell’Emergenza presso PxP Psicologi per i Popoli, in occasione del terremoto in Abruzzo del 2009. Collabora al Servizio Tossicodipendenze e Alcologia presso Ulss 2 con sede a Conegliano ed ha collaborato con numerose aziende sanitarie.
Inoltre, il dott. Michele Canil è neuropsicologo e si occupa di deficit emotivi e cognitivi che derivano da disfunzioni e lesioni del sistema nervoso. È possibile contattarlo anche per patologie come il morbo di Parkinson, le afasie, il morbo di Alzheimer, ecc.