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Diagnosi immediata del coronavirus grazie all’olfatto dei cani

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PUBBLICATO IL: 4 Aprile 2020

Covid-19 / Diagnostica

I cani, oltre ad essere dei fantastici animali da compagnia, si rivelano spesso di grande aiuto nei più disparati campi: cani-guida per persone non vedenti, pet-therapy, cani anti-droga… Già dalla fine dell’Ottocento, i cani affiancano l’uomo nel servizio pubblico per la sicurezza, la difesa e il soccorso e, in generale, lo accopagnano nella vita di tutti i giorni da 14000 anni.

Una caratteristica fondamentale per ricoprire ruoli socialmente utili è stata sicuramente la sua natura piuttosto docile, che lo rende facilmente addomesticabile, ma non dimentichiamo l’olfatto. E’ quest’ultima peculiarità che lo ha reso importante in determinati ambiti, soprattutto in quello medico.

Come possono i cani individuare malattie?

L’olfatto dei cani è molto più sensibile del nostro. Si stima che esso sia tra 100000 e 1 milione di volte più forte di quello dell’essere umano. Ciò grazie al suo rinencefalo (parte della corteccia che comprende le strutture nervose dell’olfatto) che è 7 volte maggiore di quello dell’essere umano.

Nel 1989, su una rivista inglese “The Lancelet” fu pubblicato un articolo che riportava il caso di un cane che aveva salvato la padrona da un tumore. Il cane, infatti, annusava insistentemente un punto preciso della gamba della donna. Quest’ultima, insospettitasi, si fece visitare e dalle analisi risultò effettivamente la presenza di un tumore. Da lì gli studiosi iniziarono ad interessarsi ai cani, per capire come sfruttare il loro olfatto per le diagnosi. Nel 2019 all’Experimental Biology meeting quattro beagle sono stati impiegati per riconoscere i campioni di sangue di pazienti affetti da tumore ai polmoni. Nel 97% dei casi i quattro cani hanno riconosciuto i campioni positivi.

A volte l’ olfatto dei nostri pelosetti risulta anche più preciso di alcuni test di laboratorio, come nel caso delle analisi del sangue nelle feci per l’individuazione di tumore colon-rettale.

Cani diagnosi coronavirus
Cane che annusa campioni Credits: ok-salute.it

Diagnosi del coronavirus

Ad oggi, sappiamo che l’unico modo per diagnosticare il nuovo coronavirus è il tampone. Questo tipo di test però non è immediato, inoltre lo si può effettuare solamente se si presentano dei sintomi.

Medical Detection Dogs insieme a London School of Hygiene and Tropical Medicine (LSHTM) and Durham University recentemente sono riusciti ad addestrare i cani per diagnosticare la malaria. I diversi team coinvolti, hanno accertato che questo genere di infezioni cambia l’odore del paziente. Al momento, stanno cercando di determinare “l’odore del coronavirus”. Applicando, poi, lo stesso principio, dello studio precedente dovrebbero riuscire ad addestrare i cani per l’individuazione del covid-19. La Medical Detection Dogs afferma che l’addestramento dovrebbe durare 6 settimane.

Gli studiosi confermano che i cani sono già capaci di percepire se la temperatura dell’uomo è superiore al normale e, quindi, se presenta febbre.

Vantaggi della diagnosi con i cani

Il nuovo “strumento diagnostico” potrebbe essere rivoluzionario durante la pandemia, che sta piegando il mondo intero, per diversi motivi. Innanzitutto rappresenta un metodo immediato e non invasivo. I team sottolineano che stanno impiegando le loro energie soprattutto per far sì che i cani riescano a diagnosticare la presenza di coronavirus anche negli asintomatici. Aspetto importantissimo, poiché, come sappiamo, agli asintomatici non può essere effettuato nessun tipo di test, proprio perché non presentano alcun sintomo. Se l’addestramento dovesse risultare funzionale, si potrebbe alleggerire il lavoro delle varie cliniche che analizzano i tamponi, poiché ne riceverebbero un numero molto inferiore. Inoltre i nostri amici a 4 zampe potrebbero essere impiegati negli aeroporti per controllare tutti i passeggeri ed evitare ulteriori contagi.

AUTORE

Antonella Barone

Studentessa di ingegneria industriale presso l'Università degli studi dell'Aquila e appassionata, da sempre, dell'ambito biomedico.

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