Come funziona?

Dieci anni senza leucemia: la terapia CAR-T salva due pazienti

Da qualche anno è in sviluppo una nuova terapia per combattere i tumori: la CAR-T. La nuova tecnica è risultata un’alternativa per tutti quei pazienti che non rispondono alle cure tradizionali. Dalla sua prima autorizzazione dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA) avvenuta nel 2018 i tassi di remissione nei tumori trattati sono stati molto elevati: fino a un 82% nella leucemia linfoblastica acuta, tra il 40 e il 50% per due linfomi non-Hodgkin, oltre a notevoli miglioramenti nella sopravvivenza di pazienti con mieloma. I dati citati, però, mancano delle misure di follow-up a lungo termine. Ma i risultati recentemente pubblicati su Nature forniscono interessanti informazioni a riguardo. Due pazienti con leucemia cronica trattati con la terapia CAR-T sono infatti in remissione da dieci anni, il che fa ben sperare sulla possibilità di guarigione definitiva grazie a questa tecnica. 

Cos’è e come funziona la terapia CAR-T

La terapia genica a base di CAR-T (Chimeric Antigen Receptor) è una terapia cellulare. L’approccio si basa sul potenziamento dei linfociti T, ovvero cellule del sistema immunitario che nel caso di tumori al sangue risultano particolarmente indebolite e non sono quindi in grado di svolgere al meglio la propria funzione di difesa.

L’iter prevede un prelievo di sangue, cui segue l’isolamento dei linfociti del paziente grazie a una tecnica di separazione chiamata aferesi. I linfociti raccolti vengono quindi trattati in laboratorio. La modifica consiste nell’introduzione del recettore CAR, che è quello in grado di riconoscere le cellule tumorali. Le cellule così modificate, ovvero proprio le CAR-T, presentano sulla membrana il recettore per l’antigene CD19, una proteina presente nei linfomi. I linfociti ottenuti vengono poi infusi nel sangue del paziente, dove si moltiplicano e svolgono il ruolo per cui sono progettate: distruggere il tumore riconoscendolo grazie al recettore CAR

Questo trattamento viene solitamente impiegato nei casi di linfomi molto aggressivi che hanno dato ricadute. In Italia i centri autorizzati alla somministrazione sono 30 e le terapie approvate dall’Agenzia Italiana del Farmaco sono solo due, ovvero quella per gli adulti con una particolare forma di linfoma e per i pazienti pediatrici con leucemia linfoblastica acuta. Tuttavia questo tipo di approccio non funziona in tutti i pazienti, motivo per cui è bene affidarsi ai centri specializzati. 

Sono piuttosto recenti dei promettenti risultati ottenuti in Italia. A giugno dello scorso anno la terapia è stata sperimentata su tre bambini affetti da leucemia linfoide acuta. In tutti e tre i casi la remissione della malattia è stata totale. A fine anno, invece, è stato trattato anche un paziente di 62 anni affetto da linfoma non-Hodgkin con cellule B in stadio avanzato e anche in questo caso la procedura è stata completata con successo.

I due pazienti senza leucemia da dieci anni grazie alla terapia CAR-T

Nel 2010 due pazienti affetti da leucemia linfatica cronica sono stati trattati con la strategia CAR-T negli Stati Uniti. Al tempo l’approccio era solo agli inizi e rientrava in un trial di fase I. All’ultimo follow-up, avvenuto 10 anni dopo la procedura, i pazienti si sono confermati in remissione dalla malattia. Le cellule CAR-T modificate sono infatti state trovate anche al follow-up, mentre delle cellule tumorali non è stata trovata traccia. 

I ricercatori sono riusciti a caratterizzare la risposta dell’organismo ottenuta grazie alla terapia. In particolare in un primo momento questa è stata guidata da cellule CD8+, che attaccano le cellule tumorali. A lungo termine, invece, è stata rilevata una forma inusuale di linfociti T CD4+ citotossici per il tumore, che sono diventati dominanti e hanno mantenuto lo stato in remissione. 

Sviluppi

I due pazienti oggetto dello studio, Olson e Ludwig, avevano già tentato numerose altre vie di cura, ma nessuna aveva funzionato. Con la CAR-T, invece, entrambi sono andati in remissione. Olson negli ultimi anni ha corso sei mezze maratone e fondato un’associazione per i malati di leucemia. Ludwig ha deciso di compiere un viaggio con sua moglie e ha potuto assistere a tutti gli eventi importanti con la sua famiglia. È deceduto nel 2021 a causa di complicazioni del COVID-19. Si tratta di esiti incredibili per due pazienti che si vedevano senza speranze.

I risultati dello studio sono molto incoraggianti e fanno ben sperare sul funzionamento a lungo termine di questa terapia. Tuttavia, i pazienti coinvolti sono stati solo due, motivo per cui è bene interpretare adeguatamente i dati e attendere successivi sviluppi che li confermino. Se questo avverrà la terapia CAR-T potrà diventare molto più diffusa e disponibile come valida alternativa agli altri trattamenti ora disponibile, una nuova speranza per i malati. 

Published by
Linda Carpenedo