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Diete Veg in pediatria: tipologie, stato nutrizionale e rischi

Le cosiddette “diete veg” sono diventate sempre più popolari negli ultimi anni sia tra gli adulti che tra i più piccoli. Conoscerle nella loro “interezza” ponendo attenzione anche sui possibili rischi associati a questo genere di alimentazione risulta essere fondamentale per garantire il benessere dell’organismo.

Le diete Vegetariane

Con “diete Veg” ci riferiamo ad un insieme di diverse tipologie di diete che tra di loro differiscono per la presenza o meno di determinati nutrienti che è necessario conoscere per effettuare anche una scelta responsabile e consapevole. In particolare, ci sono ben 7 tipi di diete veg:

  • Pescetariana: come si può facilmente dedurre dal nome, questa dieta non include carne animale, ma comprende pesce, molluschi e crostacei e cibi che provengono da derivati animali come latte e formaggi, uova. Ovviamente, ad eccezione della carne, una dieta pescetariana prevede il consumo di cereali, frutta, verdura e legumi
  • Latto-ovo-vegetariana: a differenza della precedente, non si fa uso neanche di pesce, molluschi e crostacei
  • Latto vegetariana (LV): come si evince già dal nome, differisce dalla latto-ovo-vegetariana solamente per l’esclusione del consumo di uova
  • Ovo-vegetariana: ancora più restrittiva perchè consiste in una dieta LV privata anche di latte e latticini
  • Vegana: non sono contemplati in questa dieta alimenti di origine animale, ma anche alimenti prodotti dagli stessi come, ad esempio, miele e uova
  • Crudista: sono contemplati solo alimenti vegetali non sottoposti a cottura o ad altri trattamenti che superino i 42°C, ma è ammessa l’essiccazione. Pertanto, possono essere consumati frutta, verdura, noci, semi, cereali e legumi germogliati
  • Fruttariana: basata sul consumo esclusivo di ortaggi da frutto, frutta fresca e secca e frutta grassa come olive ed avocado. Come accennato, nell’ambito degli ortaggi si intende solamente il frutto (pomodori, peperoni) e non foglie, semi e fiori.

Diete Veg e stato nutrizionale

Possiamo facilmente immaginare come molte delle diete appena analizzate possano essere collegate ad alcuni rischi nutrizionali soprattutto durante la prima infanzia, l’adolescenza, la gravidanza o l’allattamento. Ci si sofferma maggiormente su questi periodi perchè in questi momenti si verifica un aumento del fabbisogno energetico e nutrizionale degli individui.

Pertanto, prima di approcciarsi ad un determinato stile di vita è bene conoscere l’importanza di alcuni nutrienti per il benessere ed il corretto funzionamento del nostro organismo; proteine, micronutrienti come ferro, selenio e iodio, zinco, calcio e vitamine.

Nel periodo della gravidanza e dell’allattamento, è necessario che la dieta sia bilanciata affinchè venga apportato il giusto nutrimento al feto attraverso la placenta ed al neonato attraverso il latte materno. Diversi studi hanno dimostrato come il latte di donne malnutrite riesca a mantenere livelli accettabili di lattosio e proteine, ma non di micronutrienti importantissimi per lo sviluppo del bambino. Pertanto, in questi casi o nei casi di bambini non allattati al seno, si procede con un’integrazione a base di proteine vegetali con proteine e amminoacidi.

Quali rischi comportano le diete Veg?

Per esaminare i rischi correlati a carenze nutrizionali ci soffermeremo sull’importanza dei diversi nutrienti.

  • Proteine: l’assunzione di amminoacidi essenziali, ovvero di quelli che non possono essere sintetizzati dall’organismo e che sono presenti in cibi di origine animale e vegetali sono molto importanti sin dall’età pediatrica. Le proteine svolgono un ruolo fondamentale nel supporto muscolare.
  • Grassi: quelli essenziali (omega-3 e omega-6) svolgono un ruolo molto importante per la formazione del sistema nervoso dal periodo fetale fino ai primi anni di vita. Inoltre, influenzano la crescita intellettiva, la coordinazione motoria e oculare, lo sviluppo della retina e proteggono dall’insorgenza di malattie cardiovascolari.
  • Fibre: presenti in abbondanza nelle diete vegetariane e sebbene siano fondamentali per il corretto funzionamento intestinale e di molte vie metaboliche, se in eccesso influenzano negativamente l’assorbimento di carboidrati e di altri nutrienti.
  • Ferro: la forma meglio assimilata ed utilizzata dall’organismo è la cosiddetta forma EME, che la ritroviamo solo negli alimenti di origine animale. Pertanto, tramite alcune accortezze si cerca di favorirne l’assorbimento; ad esempio, abbinare alimenti vegetali ricchi di ferro non EME con alimenti ricchi di vit C.
  • Calcio: la carenza di questo micronutriente è poco probabile nei latto-ovo vegetariani in quanto la dieta prevede il consumo di latte, latticini e uova, mentre l’apporto di calcio risulta insufficiente nell’alimentazione vegana. Il calcio è fondamentale per lo sviluppo, la crescita e mantenimento delle ossa, regola la contrazione muscolare ed è coinvolto nella coagulazione del sangue. Inoltre, funge da coenzima per molti enzimi.
  • Vitamina B12: fa parte delle vitamine idrosolubili ovvero, quelle vitamine che non possono essere accumulate nell’organismo, ma devono essere assunte nell’organismo. Svolge un ruolo importante nella produzione di globuli rossi e nella formazione del midollo osseo. La si riscontra maggiormente negli alimenti di origine animale ed una sua carenza, infatti, è legata a disturbi del sistema nervoso e all’insorgenza di anemia. In particolare, se carente durante i primi anni di vita si potrebbero sviluppare modifiche della velocità di conduzione di stimoli nervosi, rallentamento di stimoli nei sistemi uditivi e visivi, ritardo o regressione delle tappe di sviluppo neuromotorio.
  • Vitamina D: la carenza di questa vitamina è molto comune nella maggior parte delle diete elencate. Nei bambini un suo deficit potrebbe compromettere la crescita ossea ed il funzionamento del sistema immunitario
  • Sali minerali: fondamentali per la crescita, lo sviluppo psicomotorio e cognitivo, per la maturazione del sistema immunitario e la risposta alle infezioni.

Come approcciarsi a queste diete

Dopo aver analizzato le diverse tipologie di diete Veg ed aver spiegato l’importanza dei diversi nutrienti per l’organismo sin dai primi momenti di vita, concludiamo con alcune considerazioni. Al giorno d’oggi sono molteplici le richieste di diete veg ai pediatri ed, inoltre, il marketing di prodotti vegetariani/vegani è sempre in costante aumento.

La “popolarità” di questi stili di vita è fortemente legato al fatto che spesso gli alimenti vegani e vegetariani sono etichettati e pubblicizzati come alimenti salutari, ma attenzione non è così. Gli studi condotti hanno dimostrato come negli ultimi anni si è registrato un aumento di lattanti ricoverati in condizioni critiche per malnutrizione a seguito di diete non adatte a ricoprire il fabbisogno degli stessi.

Pertanto, prima di approcciarsi ad uno stile di vita “veg” coinvolgendo direttamente o indirettamente anche i più piccoli è bene informarsi con lo scopo di evitare i rischi sopraelencati. Ancora una volta, ricordiamoci che, è la dose a fare il veleno.

Published by
Chiara Ricci