Dipendenza da farmaci e stupefacenti: con questa domanda riesco a convincere i miei pazienti a smettere del tutto
Se si è dipendenti da farmaci e da stupefacenti, questa potrebbe essere buona una nuova soluzione a questo problema.
La dipendenza da farmaci e stupefacenti è una condizione cronica caratterizzata dall’uso compulsivo di sostanze nonostante le conseguenze negative sulla salute e sulla vita sociale.
Questa dipendenza può coinvolgere farmaci prescritti come oppioidi, benzodiazepine o stimolanti, così come sostanze illecite come cocaina, eroina e cannabis.
A livello neurologico, le sostanze interferiscono con i sistemi di neurotrasmettitori come la dopamina, alterando i circuiti del piacere e della ricompensa.
I sintomi della dipendenza includono desiderio intenso della sostanza, perdita di controllo, sintomi di astinenza e uso continuato nonostante i problemi derivanti.
Un aumento preoccupante
Negli ultimi anni, il consumo di cocaina è aumentato significativamente in Spagna, rendendo questa sostanza più accessibile a un pubblico sempre più ampio. Se un tempo era considerata una “droga dei ricchi”, oggi è diffusa in tutte le fasce della popolazione. Questo fenomeno è aggravato da una maggiore produzione nei paesi esportatori come la Colombia, con un conseguente afflusso di grandi quantità di cocaina in Europa. Inoltre, il policonsumo, cioé l’uso simultaneo di più sostanze come THC, alcol ed ecstasy, è sempre più frequente, specialmente tra i giovani.
Il policonsumo complica ulteriormente i trattamenti di disintossicazione. Molti pazienti non presentano dipendenze isolate, ma combinano cocaina con altre sostanze, rendendo il percorso di recupero più complesso. Affrontare il policonsumo richiede interventi multidisciplinari che possano considerare le specificità di ciascuna sostanza e il comportamento globale dell’individuo.
Un approccio terapeutico
Il trattamento delle dipendenze da cocaina e altre sostanze richiede un approccio integrato che consideri sia l’aspetto medico che quello psicologico. La domanda centrale posta ai pazienti, “Non sei stanco di soffrire?”, aiuta a stimolare una riflessione sulla loro situazione. Questo approccio punta a far emergere la consapevolezza del disagio causato dalla dipendenza e a motivare il cambiamento. La terapia include il supporto di psicologi, psichiatri e professionisti con esperienza diretta della dipendenza, creando una connessione umana che facilita il percorso di recupero.
La dipendenza è una malattia comportamentale che va oltre l’uso della sostanza stessa. La lotta principale è contro i meccanismi di autoinganno e contro sé stessi. Anche se la genetica può predisporre alla dipendenza, non è un fattore determinante. Il passaggio tra uso, abuso e dipendenza è spesso graduale e difficile da individuare in tempo. Per questo motivo, la prevenzione, il riconoscimento precoce dei segnali di dipendenza e l’aderenza costante alle terapie sono fondamentali per un recupero duraturo.