Tra i disturbi del sistema muscolo-scheletrico, la cervicalgia è il secondo più comune dopo il mal di schiena. Si tratta dunque di una problematica che interessa moltissime persone e che tende a peggiorare con il passare degli anni. Quello che però in molti non sanno è che i disturbi che interessano il tratto cervicale hanno una particolarità che li rende unici: sono spesso associati a molti altri sintomi, di natura pseudo-neurologica. Parliamo ad esempio delle vertigini, dell’emicrania, della debolezza, della difficoltà di concentrazione e via dicendo. Tutte quelle appena citate sono manifestazioni che possono derivare proprio dai disturbi alla cervicale e per trattare in modo adeguato tale problema occorre riconoscere prima di tutto i sintomi associati.
Prima di andare a vedere nel dettaglio quali possono essere le differenti cause del disturbo cervicale, è importante precisare che ernie, discopatie o artrosi non andrebbero mai considerate all’origine di questo problema. La loro presenza indica semplicemente che il tratto cervicale è sottoposto ad eccessive sollecitazioni e sono proprio queste ultime che occorre indagare per risolvere tutti i disturbi associati. Attenzione però, perché le sollecitazioni possono essere di natura meccanica ma anche psicologica o metabolica.
La fonte di questo articolo è la guida sui sintomi della cervicale infiammata di Marcello Chiapponi, che ha permesso già a moltissime persone di risolvere in modo definitivo il problema. Proprio sulla base dei suoi approfondimenti, vediamo insieme quali sono le possibili cause del disturbo cervicale ed i sintomi specifici associati.
Se il disturbo cervicale è dovuto a cause meccaniche, ossia ad una postura scorretta o ad un trauma al collo, il sintomo più evidente e comune è il dolore durante i movimenti. Possono però manifestarsi anche altri disturbi, come un senso di vertigine nel momento in cui si muove il collo, la tendenza a tenere la testa inclinata su un lato, problemi della vista ed emicrania. In questo caso, il problema alla cervicale si può risolvere con degli esercizi specifici perché se le cause sono meccaniche risponde molto bene alle stimolazioni e alle cure fisioterapiche.
Quando all’origine del disturbo cervicale ci sono problemi di natura metabolica, legati quindi all’alimentazione e allo stile di vita, il dolore è meno specifico e più diffuso: va cioè ad interessare diverse parti del corpo come la schiena e le articolazioni. Non solo, si presentano anche altri disturbi come stanchezza cronica, problemi gastro-enterici, insonnia, sbalzi d’umore. Il corpo inoltre perde tonicità e tende ad accumulare più grasso. In questo caso gli esercizi non bastano: occorre un approccio integrato che includa anche una dieta specifica e un programma di fitness mirato.
Infine, se il disturbo cervicale è dovuto a cause nervose ossia a stress ed ansia il dolore è percepito come una morsa ed è associato spesso a vertigini, cefalea tensiva, disturbi del sonno e della digestione. Anche in questo caso, per risolvere il problema occorre un approccio integrato che non si limiti al solo esercizio meccanico ma prenda in considerazione anche tecniche di rilassamento, alimentazione e via dicendo.