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Dolori articolari e meteo: il 70% delle persone con artrite segnala più dolore prima della pioggia

Dolori articolari

Meteo e fastidi articolari: esiste una correlazione? (Canva/Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Gli esperti sono alla ricerca di consistenti prove in grado di accertare la correlazione tra i fenomeni meteorologici instabili e il fastidio articolare

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Le articolazioni, sfruttando il liquido sinoviale che le lubrifica, permettono un movimento fluido ed indolore nei soggetti. Nel caso in cui tale movimento non avvenga con la solita scorrevolezza, la possibilità che dietro a fastidi o dolori si celino danni alla cartilagine e infiammazioni aumenta considerevolmente. Ma non si tratta delle uniche cause correlate al diasagio.

Numerosi recenti approfondimenti si sono concentrati sulla possibile correlazione tra i fattori ambientali e il dolore percepito alle proprie articolazioni. Si tratta di una credenza che affonda le sue radici già nelle tradizioni popolari dei secoli a dietro, secondo cui prima dell’arrivo di un temporale le gambe e le articolazioni delle persone tendevano a presentare numerosi fastidi.

L’argomento si è direttamente tradotto nell’ambito scientifico, dove ad esser stata posta al centro degli studi è la pressione barometrica o atmosferica; di cosa si tratta? Parliamo della forza che le molecole d’aria esercitano all’interno dell’atmosfera terrestre, variabile proprio il base ai differenti fenomeni metereologici.

Per questo, ogni minimo cambiamento nell’ambiente e nella temperatura circostante può influire sul regolare movimento delle articolazioni, come evidenziato da approfondimenti realizzati in merito alla variazione della pressione barometrica e a come questa possa generare disagi articolari.

Quali risultati ci consegnano i test effettuati?

Ad esempio, secondo quanto emerso da uno studio pubblicato sull’American Journal of Medicine, risalente al 2007, indica un’interessante, seppur minima, correlazione tra la precipitazione della pressione atmosferica e un dolore maggiorato agli arti inferiori, con particolare riferimento al ginocchio, sui pazienti sofferenti di osteoartrite presi in considerazione per il test. Ma anche la revisione del 2011 di Arthritis Research & Therapy ha svolto i propri approfondimenti in merito, raccogliendo risposte variabili e incerte, evidenziando, in alcuni casi, una totale assenza di cambiamento nel fastidio percepito.

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Uno degli ultimi interventi a riguardo, datato 2019, è stato sviluppato da Citizen Science nell’ambito del progetto ‘Cloudy with a Chance of Pain‘, che ha monitorato le variazioni del dolore mediante l’utilizzo di un app, arrivando a riscontrare un’associazione tra l’abbassamento della pressione barometrica e un aumento del disagio percepito, che però variava in base al soggetto su cui si concentrava l’esame.

Pioggia
Maltempo in città (Depositphotos foto) – www.biomedicalcue.it

Perché certificare la correlazione risulta così difficile?

Il motivo per cui un soggetto rispetto ad un altro possa sviluppare una maggior sensazione di dolore, resta ancora un argomento all’oscuro nella ricerca scientifica. Sono diverse le ipotesi avanzate, a partire dalla contrazione e l’irrigidimento dei muscoli, a cui consegue una flessibilità ridotta, che le basse temperature possono generare, analogamente a quanto accade per tendini e legamenti, con la possibilità di un movimento maggiormente limitato e una sensazione d’indolenzimento da attribuire al freddo.

La sensazione può peggiorare nelle persone già affette da infiammazioni, nelle quali la riduzione e la maggior lentezza nella circolazione sanguigna, da ricercare sempre nelle temperature poco elevate, può portare allo sviluppo di rigidità e gonfiore negli arti. L’ostacolo che si pone dinnanzi agli studiosi che sono alla ricerca di una particolare causa da attribuire all’accrescimento del dolore è proprio l’impossibilità di isolare una singola variabile, in quanto i fattori che partecipano al processo contemporaneamente sono diversi. E anche la situazione individuale del soggetto comporta modifiche significative, a partire dalla sensibilità generale dello stesso.

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