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Ecco come risulta a distanza di un anno il primo trapianto di faccia e occhio sullo stesso paziente

Faccia e occhi trapiantati: il caso dell’uomo al quale erano stati trapiantati il viso e l’occhio di un donatore aveva destato interesse nella comunità scientifica.

Faccia e occhio sono elementi molto delicati del volto umano. Infatti, la pelle che si trova sul viso è soggetta agli agenti esterni – come contatto con l’aria, inquinamento, ecc. – mentre l’occhio è un organo delicatissimo. Basta una piccola infezione per generare problemi di vista.

Per questo gli interventi in questa zona del corpo sono stati oggetti di studio dalla comunità scientifica, in particolare medica e chirurgica, con una specializzazione dedicata. Le ricerche in questo contesto non smettono mai, proprio per rispondere sempre meglio a malattie dove non c’è ancora una cura.

Tra queste ricerche una delle più innovative è stata la possibilità di rigenerare i tessuti della pelle facendo sì che il paziente e il donatore siano la stessa persona, come avviene oggi con la coltivazione dei tessuti in laboratorio.

Questa tecnica non è sempre possibile, per cui ancora oggi è importante avere un donatore compatibile quando ci si riferisce a un trapianto per il viso, soprattutto in caso di ustioni o infezioni gravi. Un caso recente ha destato la curiosità della comunità scientifica in tal senso.

Faccia e occhio, i risultati dopo un anno

Un uomo di 43 anni, in seguito a un incidente sul lavoro, ha dovuto subire un trapianto della faccia e dell’occhio. Se per il viso non si tratta certo del primo caso, un trapianto con anche l’occhio è stato considerato singolare dalla comunità scientifica. Infatti, non c’è stato alcun rigetto da parte del corpo del paziente, nonostante l’occhio non fosse il suo. Le funzionalità sono state ripristinate solo in parte secondo i medici, che lasciano ben sperare.

Prima di dare l’intervento chiururgico per riuscito, però, era importante attendere i risultati dopo un anno, cioè dopo aver completato il percorso di primo monitoraggio. Al momento il paziente non vede ancora benissimo, ma la retina reagisce bene. Per questo i medici ritengono di poter ottenere in futuro un trapianto di faccia e occhio con il ripristino delle funzionalità nel prossimo futuro.

Faccia e occhio Pixabay (foto) – www.biomedicalcue.it

Perché si effettua un monitoraggio dopo il trapianto

Nonostante le percentuali di successo dopo un trapianto sono aumentate tantissimo nel corso degli anni, ci sono delle regole di monitoraggio che si applicano durante tutte le fasi dell’intervento chirurgico. Infatti, prima di qualsiasi intervento chirurgico è importante che la persona abbia lo stomaco vuoto e per questo si invita a evitare l’assunzione di cibo. In caso di trapianto in particolare ci sono anche degli esami medici di compatibilità, utili per evitare il rischio di rigetto.

Durante l’operazione ci sono delle pratiche igieniche di routine – come l’utilizzo di strumenti sterili – che servono per evitare successive infezioni e complicazioni. Infine, si effettuano delle visite di controllo per capire come sta procedendo il trapianto. I monitoraggi servono per intervenire tempestivamente in caso di complicazioni e di verificare che tutto stia andando bene. Per questo è importante – anche in caso di intervento chirurgico non invasivo – avere un medico specialista di riferimento.

Published by
Annarita Faggioni