Ecstasy come una normale pillola: via libera del Ministero della Salute | Con la ricetta medica lo compri in farmacia

Ecstasy (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Ecstasy in farmacia? Gli studi aprono a un possibile uso terapeutico, tra esperienze di volti noti e altri pareri.
Negli ultimi tempi si sente spesso parlare di metodi alternativi per trattare disturbi mentali. Non è più solo questione di farmaci classici o sedute di terapia infinite: nuove ricerche stanno puntando su sostanze che, fino a poco fa, venivano considerate veri e propri tabù.
Tipo? Alcune “droghe” che, rivalutate in laboratorio, potrebbero avere effetti molto utili. Sembra assurdo, ma a quanto pare la scienza ci sta lavorando sul serio. Il modo di vedere certe sostanze sta cambiando.
Quello che una volta veniva bandito senza appello ora viene analizzato da medici, ricercatori e anche dalle grandi aziende farmaceutiche, che stanno investendo un sacco di soldi in studi clinici. Non stiamo parlando di un capriccio, ma di tentativi concreti per trovare nuove cure per problemi come la depressione o il disturbo post-traumatico da stress.
Tra l’altro, i personaggi famosi ci stanno mettendo del loro. Raccontano esperienze personali, condividono storie che in qualche modo normalizzano l’uso terapeutico di queste sostanze. Ok, non sono prove scientifiche, ovvio, però aiutano ad aprire una discussione più ampia, a mettere in discussione pregiudizi che per anni hanno bloccato qualsiasi ricerca seria in questo campo.
Il ruolo delle esperienze personali nel cambiamento culturale
Prendi Gwyneth Paltrow, per esempio. In un episodio del suo podcast Goop ha raccontato di aver usato MDMA durante una terapia per sistemare il rapporto complicato con sua madre, Blythe Danner. Non era neanche la prima volta che lo faceva.
Lo aveva già provato col marito Brad Falchuck, sempre per motivi terapeutici. A commentare la vicenda è stato Massimo Clerici, psichiatra e docente universitario, che ha spiegato come l’MDMA (e non solo) stia guadagnando l’attenzione della ricerca medica come possibile alleato contro problemi psichici importanti.
Ecstasy in farmacia: una possibilità concreta?
Alla luce di studi recenti, non è escluso che in futuro si possa valutare l’introduzione dell’MDMA come farmaco a uso terapeutico. Le ricerche, svolte negli Stati Uniti, in Australia e nel Regno Unito, hanno mostrato risultati promettenti sull’uso dell’MDMA in combinazione con la psicoterapia per trattare disturbi come il disturbo post-traumatico da stress.
Tuttavia, come sottolinea Massimo Clerici, gli studi disponibili oggi sono ancora su campioni limitati e osservano periodi troppo brevi. Prima di un eventuale via libera alla vendita in farmacia, serviranno dati più solidi, che confermino sicurezza ed efficacia nel lungo termine. Per ora, l’ipotesi di trovare l’ecstasy come normale pillola da banco resta una possibilità, ma ancora lontana.