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Entro il 2025 ci sarà il doppio dei morti dovuti ai tumori

Al mondo potrebbe esserci un aumento entro il 2025 del doppio delle vittime dopo aver ricevuto una diagnosi di tumore.

Jama Network Open ha reso pubblica l’analisi portata avanti da Habtamu Bizuayehu dell’Università del Queensland, in Australia.

Nello specifico, l’analisi ha rivelato che entro il 2050 vi potrebbe essere un aumento sostanziale del 50% delle vittime di tumore in tutto il mondo. Questo dato è la causa di un possibile aumento di diagnosi oncologiche nei paesi a basso o medio reddito.

Inoltre, lo studio è stato effettuato grazie all’utilizzo del database del Global Cancer Observatory, che possiede dati relativi ad impatto e mortalità per 36 diverse tipologie di tumore in 185 paesi.

In base a questi dati, i ricercatori australiani hanno cercato di calcolare una probabile percentuale di futuri diagnosi e decessi, nello specifico tassi che rientrano entro il 2050.

Ecco cosa è emerso dalle analisi dei ricercatori

I ricercatori, a seguito dei loro studi, hanno stimato delle percentuali approssimative che potrebbero verificarsi entro il 2050 in tutto il mondo. Infatti, è emerso che i casi di tumore potrebbero aumentare quasi del 77%. Questo indica che entro il 2050 si potrebbe arrivare a 15,3 milioni di diagnosi in più rispetto ai 20 milioni del 2022.

Invece, per quanto riguarda i decessi che potrebbero verificarsi a livello mondiale, si stima un incremento significativo che toccherebbe il 90%. Questo vale a dire che entro il 2050 si potrebbe registrare un numero dei decessi di 8,8 milioni in più rispetto ai 9,7 milioni del 2022.

Laboratorio analisi (Pixabay FOTO) – www.biomedicalcue.it

I paesi meno sviluppati sono i principali bersagli

Secondo gli studi quali sono i paesi con più probabilità di registrare un aumento di diagnosi oncologica o decesso? Da queste analisi emerge che i maggiori incrementi potrebbero verificarsi nei paesi che hanno totalizzato un punteggio basso e medio nell’Indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite. Quest’ultimo sarebbe un indice che tiene conto di aspettativa di vita, livello di istruzione e reddito individuale medio. Nello specifico, i paesi a cui stiamo facendo riferimento sono ad esempio Niger e Afghanistan. Infatti, si prevede che i casi e i decessi potrebbero addirittura triplicare. Mentre in paesi come la Norvegia, i casi di diagnosi e decessi potrebbe aumentare rispettivamente del 42% e del 56% entro il 2050.

Ma che cosa determina un tale incremento di diagnosi oncologiche? Un aumento del genere è possibile che sia condizionato da fattori come l’invecchiamento della popolazione, che aumenterebbe il pericolo di tumore. Nonostante si siano registrati dati così scoraggianti per la popolazione mondiale, lo studio non ha considerato la messa in atto di nuovi trattamenti che potrebbero cambiare le sorti di milioni di persone da qui al 2050. Per quanto concerne i paesi meno sviluppati, è possibile che gli aumenti dei casi di malattie come il tumore siano ancora più elevati a causa della cosiddetta occidentalizzazione delle popolazioni locali. Questo fenomeno si riferisce alla crescente tendenza delle persone in queste aree ad adottare stili di vita e comportamenti tipici delle società occidentali. Ciò viene spesso associato a un rischio maggiore di sviluppare patologie gravi. Nello specifico, si parla di comportamenti come l’adozione di diete meno salutari e l’abbandono di regimi alimentari più genuini. Questo fenomeno potrebbe causare un irrimediabile aumento di casistiche oncologiche.

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Martina Serpe