Una nuova scoperta sulla crescente presenza dell’arteria mediana nell’avambraccio umano. Ecco come cambierà l’uomo tra qualche decennio.
Le arterie sono vasi sanguigni fondamentali che trasportano il sangue ossigenato dal cuore verso i vari tessuti e organi del corpo. Si distinguono dalle vene, che riportano il sangue deossigenato al cuore. Le arterie sono caratterizzate da pareti spesse e elastiche, resistenti all’alta pressione del sangue che viene pompato dal cuore durante la contrazione.
La principale arteria del corpo umano è l’aorta, che si dirama in arterie più piccole che raggiungono ogni parte del corpo. Le arterie si suddividono ulteriormente in arterie di piccolo e medio calibro, come le arteriole, che regolano il flusso sanguigno ai capillari.
La salute delle arterie è cruciale per il benessere generale. È importante adottare uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata e attività fisica regolare, per mantenere le arterie in buone condizioni.
Le arterie delle braccia, invece, sono fondamentali per il trasporto del sangue ossigenato dai muscoli e dai tessuti dalla parte superiore del corpo. Questi vasi sanguigni forniscono nutrimento e ossigeno ai muscoli del braccio, consentendo la loro corretta funzione e mobilità.
Recenti studi suggeriscono che gli esseri umani potrebbero sviluppare una nuova arteria, conosciuta come arteria mediana, entro il 2100. Questa arteria si forma durante lo sviluppo embrionario, ma generalmente scompare prima della nascita o subito dopo. In passato, era un vaso sanguigno temporaneo, la cui funzione era quella di fornire sangue ai tessuti circostanti del braccio. Tuttavia, sembra che la sua presenza stia aumentando tra la popolazione moderna. Secondo una ricerca condotta da un team di anatomisti delle università australiane di Flinders e Adelaide, la prevalenza di questa arteria nei soggetti adulti è triplicata negli ultimi 150 anni.
L’analisi ha rivelato che nel XIX secolo solo il 10% delle persone presentava l’arteria mediana, mentre oggi la cifra è salita al 30%. Gli studiosi hanno esaminato un campione di 80 estremità di cadaveri donati, scoprendo che l’arteria mediana è diventata molto più comune rispetto al passato. Questo cambiamento è un esempio “evoluzione in diretta”, in quanto all’interno della popolazione umana sta aumentando il numero di individui che conservano questo canale. Le possibili cause di questo aumento includono mutazioni genetiche e fattori legati alla salute delle madri durante la gravidanza.
Le conseguenze dell’aumento della prevalenza dell’arteria mediana non sono ancora del tutto chiare. Gli esperti ipotizzano che la sua presenza potrebbe fornire un apporto di sangue più affidabile ai polpastrelli e agli avambracci, ma ci sono anche rischi associati. Infatti, la presenza di questa arteria potrebbe aumentare il rischio di sviluppare il sindrome del tunnel carpale, una condizione in cui c’è pressione sul nervo mediano. Inoltre, potrebbe complicare alcune procedure chirurgiche nell’avambraccio, richiedendo ulteriori ricerche per comprenderne le implicazioni.
Questo fenomeno è paragonabile a quello dell’aumento della prevalenza di un piccolo osso del ginocchio chiamato fabela, che è anch’esso triplicato negli ultimi cento anni. La comprensione di questi cambiamenti evolutivi non solo offre spunti affascinanti sulla nostra biologia, ma solleva anche importanti interrogativi sulla salute futura dell’umanità. Con l’aumento della presenza dell’arteria mediana, la scienza dovrà esplorare a fondo come queste evoluzioni potrebbero influenzare la nostra vita quotidiana e la nostra salute.