Home / Come funziona? / Prevenzione / Fano: scoperto il focolaio autoctono di dengue più grande d’Italia
zanzare sul lago

Zanzare (Pixabay foto) - www.biomedicalcue.it

A Fano è stato identificato il più grande focolaio autoctono di dengue mai registrato in Italia.

La dengue, una malattia virale trasmessa dalle zanzare, ha fatto scattare l’allarme a Fano, nelle Marche, dove è stato registrato il più grande focolaio autoctono mai visto in Italia, con oltre 100 casi confermati e 10 casi probabili. Le autorità sanitarie locali e nazionali sono preoccupate per la possibile espansione dell’epidemia, poiché la zanzara tigre si sta rivelando un vettore sempre più efficace del virus.

Un focolaio senza precedenti in Italia

Il virus, solitamente importato da Paesi tropicali, sembra essersi radicato in modo autoctono in questa zona, favorendo una trasmissione locale sostenuta dalla zanzara tigre. Le condizioni climatiche miti di settembre e ottobre, combinate con una disinfestazione non tempestiva, hanno creato un ambiente favorevole alla proliferazione di queste zanzare, che sono le principali responsabili della diffusione del virus.

Le autorità locali hanno prontamente messo in atto un piano di contenimento. Sono stati distribuiti nelle farmacie comunali kit protettivi contenenti larvicidi, spray repellenti e disinfettanti, offerti a prezzi calmierati. Inoltre, è stata effettuata una massiccia operazione di disinfestazione su tutto il territorio urbano di Fano, mirata a ridurre la popolazione di zanzare adulte e le larve, prevenendo ulteriori casi di infezione.

Il parere degli esperti: rischio espansione

Secondo l’epidemiologo Massimo Ciccozzi, il clima mite ha contribuito alla persistenza della zanzara tigre nella regione. Questa zanzara, già nota per trasmettere malattie come il virus Zika e la chikungunya, è diventata un vettore di dengue a Fano, aumentando la preoccupazione tra gli esperti di salute pubblica. Se la zanzara tigre continua a diffondersi e a infettare, l’epidemia potrebbe estendersi oltre la regione, coinvolgendo altre aree del Paese.

L’infettivologo Matteo Bassetti sottolinea l’importanza di un intervento coordinato a livello nazionale. Oltre alle misure di disinfestazione, Bassetti propone di intensificare la sorveglianza sanitaria e avviare una campagna vaccinale per le persone a rischio.

zanzara tigre sulla pelle
Zanzara tigre (Depositphotos foto) – www.biomedicalcue.it

Strategie di prevenzione e sorveglianza

Il Comune di Fano, in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione della Ast, ha attivato una serie di misure di prevenzione per contenere la diffusione del virus. Oltre alla disinfestazione, sono state installate diverse trappole per zanzare in varie aree della città, al fine di monitorare la popolazione di zanzara tigre e determinare il rischio di infezione. Le zanzare catturate vengono esaminate dall’Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria e Marche per valutare l’eventuale presenza del virus.

Inoltre, una campagna informativa ha incoraggiato i residenti a prendere misure precauzionali, come evitare l’accumulo di acqua stagnante in giardini e cortili, utilizzare zanzariere alle finestre e indossare abiti di colore chiaro per ridurre il rischio di punture. Questi accorgimenti, combinati con le azioni di disinfestazione, mirano a ridurre l’esposizione al virus e a contenere l’epidemia.

Prospettive future e il rischio di una nuova epidemia

Il focolaio di dengue ha messo in evidenza l’urgenza di un piano nazionale per affrontare il rischio crescente delle malattie trasmesse. Gli esperti temono che, se non si interviene rapidamente, i casi di dengue possano aumentare in altre parti d’Italia. La combinazione di fattori climatici favorevoli e la diffusione della zanzara potrebbe portare a un’espansione dell’epidemia, che risulterebbe difficile da gestire.

Le prossime settimane saranno importanti per capire se le misure di contenimento adottate riusciranno a fermare la diffusione del virus. Nel frattempo, la Regione Marche ha intensificato i controlli e rimane in costante contatto con il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità per monitorare la situazione. Tuttavia, resta alto il timore che, senza un intervento efficace, il focolaio possa continuare a espandersi.

Vaccinazioni e interventi a lungo termine

Le vaccinazioni potrebbero rappresentare una delle soluzioni a lungo termine per controllare la diffusione della dengue. Alcuni centri sanitari italiani, come l’ospedale Spallanzani, hanno già avviato le prime campagne di vaccinazione per i gruppi a rischio, una misura che potrebbe prevenire ulteriori complicazioni.

Gli esperti sottolineano che le amministrazioni comunali non possono affrontare questo problema da sole. Un approccio coordinato a livello nazionale, con interventi strutturali e azioni preventive, sarà essenziale per evitare future epidemie e proteggere la popolazione dalle malattie trasmesse dalle zanzare.